Fine del ciclo al rialzo?
Le imprese americane e non solo stanno presentando interessanti risultati trimestrali che mostrano aziende in salute e che al momento non risentono dei vari rischi intramarket che per molti analisti potrebbero mettere almeno sul breve a repentaglio l'andamento economico complessivo.
Il reale catalyst della forte crescita odierna dei mercati azionari USA è comunque venuto ancora una volta dalle considerazioni valutarie innescate dalla lettura delle minute FED che mostrano un orientamento meno restrittivo ed una probabile vicinanza alla fine del ciclo dei rialzi dei tassi.
La fine del ciclo del rialzo dei tassi Usa porterà per molti analisti ad una nuova debolezza del dollaro e di conseguenza alla maggiore possibilità di ricostruire le posizioni speculative di carry trade sulle curve dei tassi USA, con la possibilità di indebitarsi a breve e reinvestire il denaro su aziende mercati valute e tassi dai rendimenti superiori che si possono trovare grazie al positivo andamento congiuturale.
Nel momento in cui il carry trade sullo yen è in rallentamento per paura di repentini movimenti della valuta e sull'area euro la paura di ulteriori rialzi pone in condizione di stand by, questa opportunità è vista con molto interesse dagli hedge funds e dalle banche d'investimento.
Dall'inizio di Marzo , e cioè da quando le considerazioni di fine ciclo di rialzo si sono cominciate a sviluppare, la correlazione dollaro/mercati azionari ha acquisito nuovo vigore.
Come però faceva notare giustamente Saville oggi in questo articolo...
http://www.safehaven.com/article-4990.htm
nel recente passato la Fed si è mossa al ribasso nel ciclo dei tassi solo dopo che i mercati finanziari hanno reagito al ribasso al movimento al rialzo dei tassi a breve e viceversa ed al momento questo non si è ancora verificato.
Naturalmente al timone della FED ora c'è un nuovo comandante che potrebbe adottare una strategia differente ma certo attualmente i tassi reali risultano ancora accomodanti se si prende in considerazioni le misurazioni inflazionistiche compresi i valori energetici ed alimentari e questo non deve essere dimenticato perchè l'esplosione della liquidità che ne conseguirebbe dallo stop del rialzo dei tassi o addirittura di una sua inversione potrebbe far salire le commodity a livelli inimmaginabili.