La costruzione di un top
Come sottolineato da Alan il processo di sviluppo di un top importante è un processo più lungo e faticoso di quello di un bottom in quanto il massimo si realizza solitamente con una rotazione e riduzione complessiva di partecipazione mentre in un bottom primario solitamente quasi tutti i mercati e settori sono in ipervenduto.
Detto questo diamo un'occhiata alla situazioni dei mercati più importanti nella fase attuale.
Se osserviamo lo SPX abbiamo nei nostri occhi un indice che sta lentamente sgretolando la sua forza complessiva attraverso cedimenti importanti prima dell'area 1295/1300, poi della trend di supporto al rialzo partente dai minimi di ottobre 2005 e ora appena sotto la mm50 periodi.
Certamente vista la forza del petrolio e la debolezza dei bond, la complessiva tenuta dei mercati finanziari USA potrebbe permettere di effettuare dopo questa fase correttiva un nuovo spunto rialzista con alcuni indici ad effettuare nuovi massimi che sarebbero comunque effettuati con una partecipazione interna sempre più risicata. (ma non è detto che lo Spx riesca in questa impresa)
Le principali aree di supporto della spx sono state indicate sul grafico ma è soprattutto 1270 l'area cruciale per il breve termine. la sua tenuta potrebbe portare a nuovi massimi, la sua rottura lo renderebbe maggiormente complicato.
In termini di partecipazione oltre a guardare gli indicatori interni ai mercati USA che mostrano una lenta erosione della partecipazione ed un movimento sempre più concentrato su alcuni temi maggiormente speculativi si può notare come lentamente alcuni mercati e settori leader cominciano a mostrare una certa debolezza.
Ad esempio le valute dei paesi emergenti cominciano a mostrare una maggiore selezione nella forza e mentre le valute dei paesi che presentano rendimenti obbligazionari elevati continuano a rafforzarsi (real o lira Turca) le valute con rendimenti obbligazionari più bassi (fiorino ungherese, zloty polacco) cominciano a segnare il passo contro dollaro e contro euro segnale che il carry trade è sempre più speculativo (ed ha consentito di ridurre ulteriormente lo spread tra paesi emergenti e treasury pur in presenza di un rialzo dei tassi complessivo, situazione alquanto anomala) e prossimo ad una correzione.
Il carry è sicuramente ancora forte sullo Yen ma la situazione tecnica del grafico dello yen, l'andamento dei tassi mondiali a lungo termine e gli ultimi dati pubblicati dalla Boj sul rimpatrio dei denari investiti precedentemente sui mercati esteri dagli investitori Giapponesi potrebbero portare ad un cambio rempentino della direzione della valuta giapponese e la chiusura di molte operazioni speculative.
Il decennale americano ha raggiunto e superato alla fine della scorsa settimana l'area del 5% di rendimento.
Questa area è fondamentale perchè è da lì che passa la trendline discendente che segnala tutto il bear market dei rendimenti USA.
Una sua perforazione decisa su base weekly e monthly segnalerebbe la fine del bear market secolare e probabilmente farebbe rialzare i rendimenti in maniera ancora più consistente (trend da collegare all'eventuale forza dello yen).
Un indice importante da seguire perchè influenzato dall'andamento dei tassi è l'indice DJ Utilities che diventa quindi da seguire perchè nelle fasi in cui il trend dei tassi acquista importanza per le sorti dei mercati il suo andamento diventa un leading indicator e giusto in queste sedute sta raggiungendo livelli rilevanti.
Infine per ultima cosa posto l'andamento grafico di un azione e di 3 settori che stanno in queste ultime settimane avendo una pressione rialzista parabolica che solitamente porta nel giro di poco tempo ad una fase correttiva acuta e profonda.
Essendo settori trainanti di questi utlimi tre anni una loro correzione darebbe un segnale importante a tutto il mercato.