Dopo l’incidente di ieri, Israele continua i suoi
raid contro le posizioni dell’esercito siriano.
L’agenzia di stampa
Sana, ha annunciato che, nella serata di martedì, caccia israeliani hanno bombardato le postazioni di artiglieria delle forze armate di Assad,
alle pendici orientali del
monte Hermon, nel Rif di Damasco, il governatorato che circonda la capitale siriana.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, vicino all’opposizione, il raid non avrebbe provocato vittime.
Nella provincia di Quneitra, abitata in maggioranza da drusi, al confine con le alture del Golan, l’esercito siriano è, infatti,
impegnato nel respingere l’offensiva dei miliziani dell’ex fronte al Nusra, ribattezzatosi
Jabhat Fateh al-Sham,
e di un’altra organizzazione jihadista,
Shuhada al Yarmuk (i martiri di Yarmuk), considerata una branca locale dello Stato Islamico.
Oltre che delle altre formazioni ribelli dell’opposizione moderata, che stanno cercando di respingere le truppe lealiste dalla periferia di Quneitra,
lungo il confine con Israele, alle pendici del monte Hermon, nel Rif di Damasco.
Nonostante la tregua, quindi, in quest’area continuano i combattimenti.
Fateh al Sham è, infatti, considerata un gruppo jihadista alla stregua dell’Isis, ed è, pertanto,
esclusa dall’accordo sul cessate il fuoco fra Damasco e i ribelli, in vigore da due giorni in Siria.