12 EURO? TROPPO DAVVERO
Milano apre in rosso, in luce Mondadori dopo l'acquisto di Emap
20/06/2006 9.30
Apertura in calo per le Borse europee dopo la chiusura negativa di Wall Street e dopo il rialzo del dollaro. L'attenzione torna sulla prospettiva di un'ulteriore stretta monetaria dopo i timori dell'inflazione espressi dal presidente della Federal Reserve di Atlanta. La stragrande maggioranza degli economisti dà per scontato che il 29 giugno prossimo la banca centrale Usa alzerà i tassi. Quello che preoccupa è che contemporaneamente dal settore edilizio e immobiliare vengono segnali di rallentamento dell'economia.
Anche il Nikkei ha ceduto l'1,43% sulle dichiarazioni del governatore della Bank of Japan che ha riparlato di cambiamenti a breve nella politica monetaria giapponese. Così, all'avvio delle contrattazioni il Dax di Francoforte lascia sul terreno lo 0,93%, il Ftse100 di Londra lo 0,44% e il Cac40 parigino lo 0,60%. In rosso anche gli indici di piazza Affari, con il Mibtel che segna un -0,45% a 26.752 punti e l'S&P/Mib un -0,35% a quota 35.030 punti.
La debolezza colpisce soprattutto i titoli minerari e dei produttori di petrolio, a causa di un ribasso sia del prezzo delle materie prime sia di quello del greggio, tornato a 69 dollari al barile. In calo quindi i titoli oil di Milano: Eni perde lo 0,87% nel giorno dell'incontro di Scaroni, Ad del gruppo, con i vertici della russa Gazprom, Teneris il 2,65%, Saipem addirittura il 3%. Vanno meglio sul Midex Erg, con un -0,30%, e Saras, con un -0,05%.
L'attenzione degli operatori è puntata oggi proprio sul settore energia, per l'incontro odierno della Autorità per il piano tariffario luglio-settembre, per quello di Romano Prodi e Vladimir Putin e dopo l'accordo di ieri Gdf-Camfin (in pre opening), che punta ad una quota di mercato del 10%. Intanto Gaz de France ha detto di essere aperta a una partnership con Enel ma dopo la progettata fusione con il gruppo Suez.
La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura "approfondita" sulla fusione delle due società. Il governo francese ha rinviato così a dopo l'estate la legge di provatizzazione di Gdf. Il titolo della blue chip milanese cede in apertura lo 0,94% a 6,54 euro. Tra le altre utility dell'S&P/Mib, rialzo frazionale per Autostrade (+0,14%) che ha contestato i rilievi dell'Anas sulla presenza del socio-costruttore Acs e la legittimità del procedimento con cui potrebbe arrivare la revoca della concessione. La fusione con Abertis prevede anche l'ok della banche finanziatrici.
Il 4 luglio si incontreranno presso il ministero delle Infrastrutture tutte e 25 le concessionarie autostradali per una revisione generale del sistema delle concessioni.
In un altro comparto, in luce Mondadori (+1,14%) che ha acquisito il 100% di Emap France al prezzo di 545 milioni di euro, 9,2 volte il margine operativo lordo dell'ultimo bilancio chiuso il 31 marzo del 2006. La società italiana ha spiegato ieri sera che l'esborso sarà finanziato con la liquidità disponibile e apposite linee di credito.
L'acquisizione è avvenuta a valori che si collocano nella parte bassa delle ultime indiscrezioni di stampa, già inferiori ai valori circolanti nelle ultime settimane, sottolineano gli analisti di Studi e Investimenti Mobiliari, che forniranno maggiori dettagli dopo la presentazione odierna. Secondo Deutsche Bank, Emap France dovrebbe generare nell'anno fiscale in corso un giro d'affari di 461 milioni di euro con un utile operativo di 56 milioni di euro: l'operazione porterà ad un aumento dell'utile per azione di Mondadori del 23,9%.
"Il target con l'acquisizione passerebbe a 7 euro, ma aspettiamo la presentazione di oggi per avere maggiori dettagli sulle sinergie", ha detto un analista di una primaria sim milanese che attualmente ha sul titolo il rating di underperform (farà peggio del mercato) e un target price a 6,70 euro.
Altra nota positiva del listino Parmalat (+0,63%) la cui controllata venezuelana è in trattative con il Governo per cedere due dei suoi sette stabilimenti nel Paese nell'ambito di un piano di ristrutturazione. Sottotono invece Pirelli (-0,05%) che ha annunciato che il prezzo massimo dell'Opa di Tyre sarà pari a 9 euro. In sordina anche Telecom (-0,81%) con la decisione dell'Autorità per le tlc di fermare il lancio (previsto nel mese di luglio) di Unico, il primo terminale che consente di far convergere il servizio fisso con quello mobile.
Tra le banche, da segnalare che Unicredit (+0,52%), secondo Il Sole 24 Ore, avrebbe in cantiere una nuova cessione pro soluto di sofferenze da 3 miliardi. L'operazione è solo agli inizi e potrebbe essere chiusa nei primi mesi del 2007. La banca guidata da Alessandro Profumo ha da pochi mesi concluso la vendita di sofferenze per 1,7 miliardi di euro a un consorzio composto da Abn Amro, General Electric e Tecnocasa. Oggetto della cessione sono pacchetti di crediti provenienti da Unicredit Banca d'Impresa e Unicredit banca.
Sul Midex, in ripresa Recordati (+0,47%) dopo aver perso ieri circa il 13%, in seguito alla notizia dell'arresto di tre manager della società, che si è detta estranea ai fatti contestati a tre suoi funzionari arrestati. Ancora sugli scudi Banca Italease (+1,32%).
Tra i titoli minori, Cell Therapeutics, ancora in pre apertura, ha come obiettivo primario un accordo commerciale con un partner di assoluto rilievo, ha detto l'Ad James A. Bianco al quotidiano MF. Le banche che hanno in pegno la gran parte del 51% di Luigi Agarini in Enertad prendono tempo sull'Opa lanciata da Erg a 3 euro per azione.
Occhio infine a Management & Capitali, il fondo di turnaround di Carlo De Benedetti, che ieri ha chiuso la prima giornata di contrattazioni con un rialzo del 18%, a 1,18 euro. De Benedetti, secondo dichiarazioni riportate da alcuni quotidiani, non esclude un ingresso nel capitale di Silvio Berlusconi, che "con la quotazione può comprare azioni sul mercato". L'ingegnere non ha interesse per Telecom Italia. Preda potenziale sarebbe, invece, Saiag.
Antonella Marseglia
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