Obbligazioni societarie Monitor bond Chimica Europa

Per ora infatti balzo in avanti dei bond della Ineos ... il Vinyls ha chiuso ieri sera a 79 - 80, last 85,5 ... il 2016, sempre sulla notizia della possibile nuova emissione, passa oggi a 66 - 67,9...

PS: caso evidente di rush for trash... :D :D

RUSH FOR TRASH ? benone guardiamo un po' se mi libero di sta ciofega che a marzo e' arrivata a 9% ho il ditino pronto.

Uno con un po' di pelo sullo stomaco se lo comprava a marzo al 9% e ora festeggiava.

Mi raccomando mark, sono in relativa perdita su questo titolo,mi piacerebbe rivenderlo almeno al prezzo di carico, 76,25

Ma visto che sei sempre piu' informato di noi, fammi un fischio, se la situazione si deteriora ed e' il caso di sganciarsi anche in perdita, perche' non voglio mai piu' ritrovarmi a una situazione alla RESCAP in cui rischi di perdere TUTTO.

Questi titoli a tornare a 9% ci mettono poco

INEOS GROUP HOLDINGS PLC
EO-BONDS 2006(06 16) REG. ...

76,25 Prezzo carico

68,00 Prezzo attuale

-11,00%-4.201,25
 
RUSH FOR TRASH ? benone guardiamo un po' se mi libero di sta ciofega che a marzo e' arrivata a 9% ho il ditino pronto.

Uno con un po' di pelo sullo stomaco se lo comprava a marzo al 9% e ora festeggiava.

Mi raccomando mark, sono in relativa perdita su questo titolo,mi piacerebbe rivenderlo almeno al prezzo di carico, 76,25

Ma visto che sei sempre piu' informato di noi, fammi un fischio, se la situazione si deteriora ed e' il caso di sganciarsi anche in perdita, perche' non voglio mai piu' ritrovarmi a una situazione alla RESCAP in cui rischi di perdere TUTTO.

Questi titoli a tornare a 9% ci mettono poco

INEOS GROUP HOLDINGS PLC
EO-BONDS 2006(06 16) REG. ...

76,25 Prezzo carico

68,00 Prezzo attuale

-11,00%-4.201,25

Oggi 68,5 - 70,5, con quantità esposte in bid a in ask...

Caro Max, qui c'è da capire quanto dura... l'altro ieri in un report di una delle agenzie di rating, di quelli che purtroppo sono a pagamento, Ineos è finita in una lista di emittenti ad alto rischio default nel 2010 per quelle situazioni di cui avevamo parlato circa un mese fa...

La vicenda del bond che le grandi banche indebitate con Ineos stanno cercando di farle emettere per rientrare di una parte dei loro crediti, "spostando il rischio" almeno per questi soldi su qualche fondo HY compiacente che sottoscriva questo titolo, la dice lunga IMHO sulla "serietà" della situazione...

Questa operazione del bond ha infatti una duplice portata: da un lato appunto quella di far recuperare a queste grandi banche una parte dei propri crediti, dall'altra - sostituendo credito senior secured con credito unsecured - incrementa il recovery del restante debito secured quando il default verrà .... :cool:

Poiché il bond da piazzare dovrebbe essere appunto unsecured, per poterlo collocare sia pure presso investitori istituzionali "amici", le banche creditrici di Ineos hanno bisogno di offrire un rendimento molto elevato ma accettabile: viene da qui IMHO la risalita dei prezzi, il rush for trash... nessuno regala nulla, non ci sono pasti gratis... :cool:

Se tutto questo ha un senso, poiché il bond dovrebbe essere emesso entro fine anno, una volta collocato non vi sarà più bisogno di "tenere in alto" i rendimenti dei bond Ineos, che presumibilmente sottoperformeranno l'andamento del comparto HY, proprio per quella situazione che si evidenziava (poco cash, impossibilità di tagliare ulteriormente il capex, settore in cui operano, la petrolchimica, ad andamento negativo fino ad almeno tutto il 2011 ...).

Quindi occhio, perchè se è vero che forse si guadagna ad Ineos qualche mese di tempo per esigenze tecniche (evitare revocatorie sul pagamento fatto alle banche con il cash del bond... ), non è detto che, chiusa l'operazione del nuovo bond, i corsi dei vecchi titoli continuino a salire...
 
Oggi 68,5 - 70,5, con quantità esposte in bid a in ask...

Caro Max, qui c'è da capire quanto dura... l'altro ieri in un report di una delle agenzie di rating, di quelli che purtroppo sono a pagamento, Ineos è finita in una lista di emittenti ad alto rischio default nel 2010 per quelle situazioni di cui avevamo parlato circa un mese fa...

La vicenda del bond che le grandi banche indebitate con Ineos stanno cercando di farle emettere per rientrare di una parte dei loro crediti, "spostando il rischio" almeno per questi soldi su qualche fondo HY compiacente che sottoscriva questo titolo, la dice lunga IMHO sulla "serietà" della situazione...

Questa operazione del bond ha infatti una duplice portata: da un lato appunto quella di far recuperare a queste grandi banche una parte dei propri crediti, dall'altra - sostituendo credito senior secured con credito unsecured - incrementa il recovery del restante debito secured quando il default verrà .... :cool:

Poiché il bond da piazzare dovrebbe essere appunto unsecured, per poterlo collocare sia pure presso investitori istituzionali "amici", le banche creditrici di Ineos hanno bisogno di offrire un rendimento molto elevato ma accettabile: viene da qui IMHO la risalita dei prezzi, il rush for trash... nessuno regala nulla, non ci sono pasti gratis... :cool:

Se tutto questo ha un senso, poiché il bond dovrebbe essere emesso entro fine anno, una volta collocato non vi sarà più bisogno di "tenere in alto" i rendimenti dei bond Ineos, che presumibilmente sottoperformeranno l'andamento del comparto HY, proprio per quella situazione che si evidenziava (poco cash, impossibilità di tagliare ulteriormente il capex, settore in cui operano, la petrolchimica, ad andamento negativo fino ad almeno tutto il 2011 ...).

Quindi occhio, perchè se è vero che forse si guadagna ad Ineos qualche mese di tempo per esigenze tecniche (evitare revocatorie sul pagamento fatto alle banche con il cash del bond... ), non è detto che, chiusa l'operazione del nuovo bond, i corsi dei vecchi titoli continuino a salire...

Anche oggi hanno lavorato per te, Max... 70 - 70,5, last a 70... complessivamente 200 k di nominale scambiato sui mercati tedeschi...

Importante però che il dito non perda di vista il pulsante.... :up: :D
 
Aggiornamento

Ribasso generalizzato anche se contenuto nell' ampiezza; su 36 titoli sotto traccia ben 32 registrano un movimento negativo, contenuto, comunque; Gli unici tre titoli positivi sono un' Air Liquide, un Degussa ed infine il Cognis, al quale una rivista del settore qualche settimana addietro aveva dedicato ampio spazio, lasciandomi comunque abbastanza perplesso sulla reale situazione della Azienda in questione.

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Il file per chi volesse disporne...
Vedi l'allegato Chemical Bonds 3.xls


Buona Domenica a Tutti.

:)
 
S&P porta a stabile, da negativo, l'outlook di K+S.

La società vara un aumento di capitale che ne rafforza la liquidità disponibile e soprattutto, per la gioia degli obbligazionisti dell'azienda tedesca, viene in vece dell'emissione di un secondo bond.

Peraltro, anche ulteriori misure allo studio di K+S per il rafforzamento del merito di credito e la tenuta della fascia di tolleranza prevista dai covenant sul debito bancario contratto nell'acquisizione di Morton Salt sono del tipo favorevole ai bondholders: S&P postula apertamente che si arrivi ad una riduzione del dividendo.

Già dal 2010, secondo S&P, K+S dovrebbe quindi conseguire una metrica finanziaria in linea con il rating, ed in particolare un leverage attorno al 2,5x ed un livello di funds from operation pari al 35% del debito.

Di qui il recente favorevole andamento dei corsi sul titolo.

Potash Producer K+S Aktiengesellschaft Outlook Revised To Stable; Short-Term Rating Raised To 'A-2'; 'BBB' Affirmed


  • K+S' intended capital increase will strengthen its balance sheet and liquidity.
  • We are revising our outlook on K+S to stable from negative.
  • We are affirming our 'BBB' long-term credit rating on K+S and raising our short-term rating to 'A-2' from 'A-3'.
  • The stable outlook reflects our expectation that K+S will achieve earnings and cash-flow protection ratios consistent with the ratings from 2010 onward.

FRANKFURT (Standard & Poor's) Nov. 30, 2009--Standard & Poor's Ratings Services said today it revised its outlook on Germany-based potash and salt producer K+S Aktiengesellschaft to stable from negative. At the same time, the 'BBB' long-term corporate credit rating was affirmed and the short-term corporate credit rating was raised to 'A-2' from 'A-3'.

The rating actions follow K+S' announcement of a capital increase of about €670 million, which should be finalized by Dec. 15, 2009. This will improve K+S' liquidity, strengthen its balance sheet, and resolve potential financial covenant issues.

"In our view, the proposed capital increase demonstrates management's commitment to a conservative financial policy," said Standard & Poor's credit analyst Tobias Mock.

K+S' operational earnings from potash have experienced an unprecedented decline. Lower demand for potash products in 2009 coincided with K+S' acquisition of U.S.-based Morton Salt for approximately €1.2 billion, which
closed on Oct. 1, 2009.

Consequently, K+S' balance sheet and cash-flow coverage ratios have weakened materially to levels that we consider to be inconsistent with an intermediate financial risk profile. However, we believe the capital increase should help K+S restore its balance sheet toward year-end 2009 and improve its liquidity, allowing the company to become largely independent of bank financing.

We expect K+S' operating cash flow to be significantly lower this year because of very low potash volumes.

The ratings on K+S reflect our view of the company's position as a top-five producer in the highly concentrated potash market and its global leadership as a salt producer since the acquisition of Morton Salt. In addition, K+S is Europe's largest producer of fertilizers for the home and garden market, according to its annual reports.

The potash segment dominates the company's operations, accounting for about 50% of profits historically and rising to more than 80% in 2008. We anticipate that earnings will remain volatile because we consider them highly sensitive to potash prices and volumes, farmers' incomes and buying behavior,harvests, weather conditions, and competition.

The 'A-2' short-term rating reflects our assessment that K+S' liquidity is adequate. The company reported cash holdings of €1.2 billion and unused committed credit lines totaling €1.05 billion, which more than covered €502 million of short-term debt, including €205 million in drawings under a credit line that matures in June 2010.

We understand that K+S is evaluating several options in addition to the capital increase to maintain covenant compliance and keep this credit line as a back-up facility.

"The outlook is stable because we expect K+S to successfully complete the announced capital increase, potash volumes to improve in 2010, and the company's earnings-related dividend policy to lead to lower dividend distributions," said Mr. Mock.

"From 2010, we expect K+S to achieve credit metrics in line with what we regard as commensurate with the rating, such as FFO to debt of about 35% and debt to EBITDA of about 2.5x.

However, we believe that K+S might fail to achieve these ratios in 2009 because of the Morton Salt acquisition."
 
7-12-2009

BASF si attende per il quarto trimestre un risultato operativo migliore del previsto. Lo ha dichiarato Jürgen Hambrecht, il numero uno del colosso della chimica, in un'intervista al "Frankfurter Allgemeinen Sonntagszeitung". Hambrecht prevede ora per il corrente trimestre un utile operativo conforme a quello del terzo trimestre (€1,25 miliardi). In precedenza BASF aveva atteso un calo sequenziale del suo utile operativo. Secondo Hambrecht l'andamento delle vendite sarebbe soddisfacente ed il numero degli ordinativi starebbe aumentando. Hambrecht ha però espresso prudenza sul 2010 e confermato che BASF taglierà probabilmente il suo dividendo.


BASF alza le sue stime per il quarto trimestre - Borsa, Finanza, Investimenti
 
Ineos riferisce di trattative per vendere taluni asset nel settore della raffinazione ... precedenti trattative, allora con i cinesi di CNOOC erano finite in un nulla di fatto, anche perché la collocazione della raffineria di Grangemouth è strategica, ma i costi di ammodernamento dell'impianto da sostenere negli anni a venire sono notevoli e il business della raffinazione vede i propri margini particolarmente copressi nella fase attuale....

Vediamo se riesce a rimpolpare la propria dotazione di liquidità per questa via...

Ineos in Talks to Sell Assets to Cut $12 Billion Debt (Update1)

By John Glover and Sabine Pirone

Dec. 7 (Bloomberg) -- Ineos Group Holdings Plc, the world’s third-largest chemical maker, said it’s negotiating to sell refinery assets as it seeks to cut debt

Britain’s largest privately held company is considering partial and complete asset disposals, said a company spokesman, who declined to be identified or to give further details. Ineos, which owns the Grangemouth refinery in Scotland, has $12.7 billion of debt, according to data compiled by Bloomberg.

The Lyndhurst, England-based company got a waiver on loan agreements in July after the global recession triggered a slump in demand for chemicals. Ineos is run by Jim Ratcliffe, a former private equity executive, who sought to challenge rivals BASF SE and Dow Chemical Co. by borrowing to fund the purchase of low- margin commodity assets.

“They need to generate more cash and one way of doing that is to sell assets,” said Alexandre Dray, a credit analyst at Spread Research in Lyon, France. “They need to become a smaller company with more profitable assets.”

Ineos’s banks Barclays Capital and Merrill Lynch & Co. in July 2008 pulled the syndication of 620 million euros of loans used to acquire Kerling, the polymers division of Norsk Hydro ASA, according to Standard & Poor’s LCD. A 345 million-euro portion of the loan had an 18-month maturity and a 275 million- euro part was for two years, according to LCD.

Ineos also has to refinance 160 million euros ($237 million) of 9.125 percent bonds due 2011. The company has the right to redeem the notes at face value in January and they are currently at about 90 cents on the euro, according to Alex Moss, head of high yield at Insight Investment Management in London.

Risk Diminishes

The notes fell to as low as 7.125 cents in March, according to Bloomberg Fair Value calculations, as Ineos struggled to get banks to waive loan conditions and to prepare a new business plan.

Ineos’s 1.63 billion euros of 7.875 percent bonds due 2016 have gained to the highest level since June last year, according to HSBC Holdings Plc prices on Bloomberg. The notes, which are unchanged today at 70 cents on the euro, fell to as low as 6 cents in January.

“It wouldn’t be surprising to see more corporates raising funds through asset sales in an attempt to appease current lending covenants,” said Jason Watts, head of credit trading at National Australia Bank Ltd. in Sydney. “Extra cash is helpful for any company’s credit profile.”

The cost of protecting Ineos bonds from default fell after the Times cited Ratcliffe as saying Ineos would sell assets to repay debt. Credit-default swaps on the company fell 0.4 percentage point to 30.6 percent upfront and 5 percent a year, according to CMA DataVision. That means it costs 3.06 million euros in advance and 500,000 euros a year to protect 10 million euros of bonds from default for five years.

Credit-default swaps pay the buyer face value in exchange for the underlying securities or the cash equivalent should a company fail to adhere to its debt agreements. A decrease signals improvement in perceptions of credit quality.
 
Li vedo male maluccio...Anche la vendita della raffineria: vero che la sua ristrutturazione presenta costi proibitivi e proprio per questo anche trovando un' acquirente difficilmente potrà essere venduta a prezzo adeguato... si sa in queste situazioni è l' acquirente ad essere avvantaggiato.

A questo punto basta ancora una piccola altra tempesta ...
 
Li vedo male maluccio...Anche la vendita della raffineria: vero che la sua ristrutturazione presenta costi proibitivi e proprio per questo anche trovando un' acquirente difficilmente potrà essere venduta a prezzo adeguato... si sa in queste situazioni è l' acquirente ad essere avvantaggiato.

A questo punto basta ancora una piccola altra tempesta ...

Esatto ... poi tieni conto che questa cosa di dire: non è vero che siamo nei guai con la liquidità, ci basta vendere una parte dei nostri beni, la fanno tutti, compresi quelli che si accingono a ristrutturare il debito, tipo l'emiro di Dubai, tanto per fare un esempio recente ...
 

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