Tassi di mercato (Euribor, Libor, Irs) Monitor Tassi d'Interesse (1 Viewer)

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Sono un tipo serio
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Sono un tipo serio
Si nota a livello di serie storica quanto il differenziale tra euribor a 12 mesi e tasso ufficiale BCE (linea più alta celeste) continui a restare a livelli massimi.

Chi sta bleffando?
La BCE o il mkt interbancario?

:-?

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Monetario, o/n verso discesa, liquidità alta dopo p/t 6 mesi
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Reuters - 10/08/2011 12:48:03
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MILANO, 10 agosto (Reuters)


- Con i fondi richiesti dalla banche al p/t straordinario a sei mesi di stamane, la liquidità in eccesso ha raggiunto i 134 miliardi, livello alto anche se nella media dell'ultimo mese.

I tassi stanno quindi iniziando a scendere, anche se un po' lentamente, come accade solitamente sul primo giorno del nuovo periodo.

"La liquidità in eccesso è su livelli alti, i tassi stanno gradatamente scendendo, mi aspetto un ulterire calo domani" dice un dealer.

La Bce stamane ha collocato tutti i circa 50 miliardi di euro chiesti da 114 banche al p/t a 203 giorni.

Il p/t, senza limite di ammontare, fa parte delle nuove misure non standard riadottate dalla Bce giovedì scorso per dare respiro al mercato monetario. Il tasso risulterà dalla media dei tassi dei finanziamenti principali collocati nel corso della sua vita.

La liquidtà in eccesso, che prima della metà luglio era stabile attorno ai 40 miliardi, da allora è iniziata a crescere insieme alle preoccupazioni dei mercati, fino a raggiungere un massimo la scorsa settimana di 157 miliardi.

L'overnight su piattaforma Mid tratta ancora alto stamane attorno a 1,20%, ma sulle piattaforme Otc quota già 0,90/0,95%. "Mi aspetto anche anche il Mid scenda a questi livelli tra oggi e domani" dice un tesoriere.

Ieri la chiusura di periodo ha visto il drenaggio di 145 miliardi con l'operazione di drenaggio a un giorno della Bce e il deposito di fondi o/n di 62 miliardi.

Il tasso a 3 mesi <EURIBOR3MD=>, riferimento per molte indicizzazioni, è stamane stato fissato all'1,545% da 1,555% precedente, nuovo minimo dal 25 marzo 2009 (1,548%).

La curva dei derivati Euribor il contratto settembre <FEIU1> tratta a 98,625 (-0,005), dicembre <FEIZ1> a 98,780 (-0,05) mentre marzo 2012 <FEIH2> vale 98,830 (-0,005).
 

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28 agosto 2011

Francoforte adesso farà una pausa sui tassi

di Beda Romano



Chi sperava in un messaggio chiaro di politica monetaria da parte di Jean-Claude Trichet ieri a Jackson Hole è rimasto deluso. Il presidente della Banca centrale europea non ha scoperto le carte sulle prossime, attese scelte dell'istituto di Francoforte. Il momento però è evidentemente delicato, i banchieri centrali ne sono consapevoli, e una pausa nel processo di restrizione monetaria è molto probabile.
Nel suo discorso di ieri nel Wyoming, Trichet ha deciso di prendere le distanze dalla crisi debitoria che sta scuotendo la zona euro e dall'incerta situazione economica a livello globale. Si è concentrato sulle variabili che influenzano la crescita nel lungo periodo, sottolineando come questa dipenda in fin dei conti «dalla tecnologia, dall'istruzione, dalla preparazione, dall'accumulazione di capitale e dalla qualità delle istituzioni».
Le banche centrali possono contribuire alla crescita mantenendo bassa l'inflazione, ma altrimenti la politica monetaria può fare poco per rilanciare l'economia, soprattutto nel lungo termine. Il messaggio è indiretto, ma può essere utilizzato per capire come la Bce sta vivendo questo momento di grande incertezza. I banchieri centrali sono pienamente consapevoli del rallentamento dell'economia e del rischio di recessione in alcuni Paesi della zona euro, e non solo in quelli oggetto di un programma di aiuti europei.
Nel comunicato di inizio agosto la banca aveva previsto «una continua crescita moderata» e riteneva i rischi per la crescita «generalmente bilanciati». Allora c'era il desiderio di non essere troppo pessimisti. In settembre, è probabile che quando il consiglio direttivo tornerà a riunirsi dopo la pausa estiva i banchieri centrali prenderanno atto che i rischi per la congiuntura ormai sono al ribasso. Nel secondo trimestre la crescita nella zona euro è stata appena dello 0,2%, dallo 0,8% del periodo precedente.
Tra qualche giorno, la Bce avrà a sua disposizione anche nuove previsioni economiche. Modifiche rispetto a quelle di giugno potrebbero non essere sostanziali, tenendo conto che le ultime stime erano prudenti (1,9% di crescita e 2,6% di inflazione nel 2011). Più interessanti saranno i nuovi dati relativi al 2012. Citigroup si aspetta una crescita di appena lo 0,6% e un'inflazione del 2,0% (rispetto all'1,7% stimato nei due casi dalla Bce in giugno).
Dopo le strette monetarie di aprile e luglio, che hanno portato il tasso di riferimento all'1,5%, una pausa negli aumenti dei tassi è molto probabile. Parlare già oggi di eventuali riduzioni del costo del denaro, come avviene sui mercati finanziari, sembra prematuro. «Per ora i dati non ci indicano una vera recessione nella zona euro - scriveva venerdì Julian Callow, economista di Barclays Capital a Londra - anche se i rischi stanno aumentando».
Nella mente di molti banchieri centrali il ricordo dei danni provocati negli ultimi anni da tassi d'interesse troppo bassi è ben presente. Resta da capire se ancora una volta la crisi finanziaria non forzerà la mano alla Bce. Di qui ieri il richiamo di Trichet ai Governi nazionali perché si assumano la responsabilità - in Europa ma anche negli Stati Uniti - di rendere più dinamica la crescita economica di lungo periodo.

Fonte: il Sole 24 ore
 

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Il Nobel Stiglitz:
"La Bce tagli i tassi"

Scritto da Ttf, il 29-08-2011 15:03:01

L'economista statunitense, Joseph Stiglitz, premio Nobel per l'economia nel 2001, ha richiamato la Banca Centrale Europea ad abbassare i tassi. E' quanto si legge in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt. L'economista, famoso per la sua critica al liberalismo puro e duro, stima che l'istituzione di Francoforte dovrà tenere conto che la Fed, il suo omologo americano, intende mantenere i tassi allo 0% per due anni. ''La politica monetaria attuale della Bce - secondo Stiglitz - ha fatto salire l'euro e ha danneggiato gli esportatori tedeschi''. Gli economisti si aspettano ormai che la Bce non tocchi piu' il suo tasso quest'anno vista la crisi del debito, nonostante l'istituto sembrasse deciso a stringere ulteriormente la sua politica monetaria in autunno. Stiglitz si è dichiarato ancora una volta a favore delle obbligazioni europee o ''eurobond'', ''un buon investimento - secondo il premio nobel - per controllare la crisi''.
 

tucciotrader

Trader Calabrese
Studio delle curve dei tassi

Ho letto che studiando forma e altezza delle curve dei tassi a 2 e 10 anni sul mercato dei bond, relazionandolo poi a quello azionario, se ne possono prevedere i futuri movimenti.

Qualcuno di voi ci ha già provato?

Grazie
 

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Monetario, tassi salgono sul fine trimestre
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Reuters - 30/09/2011 12:23:13
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MILANO, 30 settembre (Reuters) - Tassi brevissimi in fermento sull'interbancario, in concomitanza con lo scavallo mensile e la chiusura del trimestre.

"L'overnight è in netto rialzo su movimenti tuttavia molto bruschi. Domani i tassi dovrebbero tornare giù ai livelli dei giorni precedenti" dice un tesoriere.

Sul Mid il tasso overnight scambia attorno all'1,30-70%, ai livelli del tasso di riferimento all'1,50%, e fuori dalla piattaforma Mid quota 1,20/55%, ancora leggermente al di sotto del livello del mercato italiano, ma con un differenziale che si è ridotto rispetto ai livelli dei giorni scorsi in cui si evidenziava il minor credito riscosso dagli istituti italiani rispetto ad alcuni altri.

"La liquidità resta molto alta, con un surplus di 286 miliardi di euro e numeri neri che sembrano destinati ad aumentare" dice il tesoriere.

Sulla curva dei derivati Euribor il contratto a dicembre <FEIZ1> tratta a 98,730 (+0,005), marzo 2012 <FEIH2> a 98,830 (+0,020), giugno 2012 <FEIM2> a 98,860 (+0,025).
 

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Monetario, con p/t cresce liquidità in eccesso,verso chiusura Rob
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Reuters - 04/10/2011 13:28:58
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MILANO, 4 ottobre (Reuters) - Un p/t settimanale in linea con le attese, liquidità in eccesso in aumento, crescita dei depositi e tassi cedenti: é questo mix che caratterizza il mercato monetario stamane, che ora si avvia alla chiusura del periodo della prossima settimana.

"La situazione ora è delineata e ci si muoverà verso la chiusura del periodo cercando di ridurre, con depositi presso la Bce, l'abbondanza di numeri neri" dice un tesoriere.

La Bce ha collocato stamane tutti i 199 miliardi contro i 208 miliardi in scadenza e contro un benchmark indicato dalla Bce a -76,5 miliardi. Ne deriva quindi un livello di liquidità in eccesso di circa 275 miliardi, dai circa 25o della scorsa settimana.

Difficile che subentrino grosse variazioni a questa cifra fino alla chiusura della Rob. Il drenaggio ha visto un ammontare pari a quello indicato ieri dalla Bce di 160,5 miliardi. Per il finanziamento in dollari, l'attesa è che venga confermata la richiesta di 500 mln di dollari, richiesti ogni settimana da una sola banca.

"Ci muoveremo poco o nulla da quel livello di liquidità in eccesso: si tratta quindi ora di iniziare a smantellare una parte dei 474 miliardi di numeri neri [valore a ieri] per ridurre il drenaggio della Bce sull'ultimo giorno Rob" dice un altro. "Quindi c'è da aspettarsi un progressivo aumento dei fondi messi a deposito nel prossimi giorni".

Il trend è già iniziato: ieri i depositi sono ammontati a 209 miliardi, ancora in aumento dai 199 miliardi del giorno precedente. Restano alti, ma su livelli non eccessivi i prestiti, ieri a 1,3 da 1,4 miliardi.

La conseguenza è un cedimento dei tassi. Il tasso overnight sul Mid quota mediamente l'1,30%, comunque un po' più alto rispetto a quello visto sulle piattaforme internazionali a 0,90/1,00%. Ieri l'Eonia è stato fissato a 1,071% da 1,463% precedente.

L'Euribor a tre mesi è stato fissato stamane a 1,557%, lo stesso livello di ieri, mentre il differenziale tra questo tasso e quello dell'Eonia, indicativo del grado di fiducia verso la controparte, è oggi a 81,8 pb da 83,1 pb ieri. Prima dello scoppio delle nuove tensioni di questa estate tale spread era tra 20 e 30 pb.

Sulla curva dei derivati Euribor il contratto a dicembre <FEIZ1> tratta a 98,740 (+0,005), marzo 2012 <FEIH2> a 98,895 (+0,030), giugno 2012 <FEIM2> a 98,960 (+0,035).
 

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MARKET TALK: Bce, probabile taglio tassi a novembre (Fxcm)
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MF-Dow Jones - 07/10/2011 09:26:53
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MILANO (MF-DJ)--
Le decisioni adottate ieri dalla Bce indicano che "si sta preparando la strada per un taglio dei tassi di interesse a novembre con l'arrivo di Mario Draghi alla presidenza". Lo scrivono gli analisti di Fxcm in una nota aggiungendo che i 40 mld di euro stanziati per il nuovo programma di acquisto covered bond "appaiono insufficienti per raggiungere l'obiettivo desiderato, cioe' il calo dei rendimenti intervenendo sui mercati primari e secondari".
 

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Il difficile esordio di Draghi alla Bce
Analisti: "Improbabile il taglio dei tassi"

Il nuovo governatore della Banca centrale europea debutterà nella riunione dell'Eurotower di domani: il mercato scommette che il costo del denaro resterà all'1,50%, possibile una riduzione a dicembre. A patto che cali l'inflazione

MILANO - Difficilmente Mario Draghi, al suo debutto ufficiale nella riunione di routine della Bce di domani, farà un regalo ai mercati. I tassi, secondo buona parte degli analisti, rimarranno molto probabilmente all'1,50%. Le possibilità che vengano ridotti di 25 punti base sono piuttosto "modeste" dicono gli esperti di Unicredit, i quali per altro non vedono segnali chiari in materia creditizia nemmeno per il mese di dicembre. In sintonia anche gli economisti di Nomura i quali, pur riscontrando che il mercato dà a un terzo le probabilità di un taglio di un quarto di punto, dicono chiaro: "Secondo la nostra stima non ci sarà alcun cambiamento della politica dei tassi". In sostanza, secondo gli addetti ai lavori, interpellati dall'agenzia Radiocor, l'Eurotower continuerà sulla strada dell'indipendenza tracciata dal suo ex presidente, Jean-Claude Trichet, indifferente alle attese dei mercati che nelle ultime settimane hanno iniziato a scommettere sempre più su un allentamento del credito. Anche perchè Draghi non vorrà discostarsi subito dal mandato primario della stessa Bce, ovvero il controllo delle tensioni sui prezzi.

A questo riguardo ricordano che in ottobre - secondo la stima flash - l'inflazione dell'eurozona si è confermata elevata (al 3% per il secondo mese consecutivo) mentre era atteso un assestamento al 2,8-2,9% (mentre l'obiettivo di Francoforte resta ancorato al 2%). E così la visione che stanno disegnando gli esperti è piuttosto fluida,
soprattutto nel breve-medio termine.

Anche se gli indicatori di tendenza stanno segnalando sempre più la necessità di vedere un tasso di riferimento più basso rispetto a quello attuale (1,50%), questi non sono sufficienti per smuovere la Bce. Lo sostengono gli esperti di Bnp Paribas i quali pur non escludendo un taglio dei tassi in questa settimana, dicono che sia più ragionevole aspettarselo per dicembre. Dello stesso avviso gli analisti di Barclays Capital, secondo cui "mentre le probabilità di un taglio di tasso sono aumentate (a circa il 50% per una riduzione di 25 punti base), secondo la nostra previsione Draghi sarà prudente ed è improbabile che all'inizio farà molti cambiamenti". Rimane quindi immutato il quadro previsionale che, precisano, mette in conto per la Bce un taglio dei tassi "di 50 punti base in dicembre", mentre sul fronte delle misure non standard non sono attese particolari novità.
(02 novembre 2011)


 

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