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Sono un tipo serio
Il difficile esordio di Draghi alla Bce
Analisti: "Improbabile il taglio dei tassi"
E invece:
PUNTO 2-Bce taglia tassi a sorpresa, tasso riferimento cala a 1,25%
FRANCOFORTE, 3 novembre (Reuters) - Sorprendendo le attese di mercato e analisti, al termine del primo consiglio mensile di politica monetaria presieduto da Mario Draghi, la Bce ha optato, all'unanimità, per un taglio di 25 punti base dei tassi di riferimento.
Il costo del denaro nei 17 paesi Uem scende così a 1,25% dall'1,50%, raggiunto a luglio con una stretta da un quarto di punto percentuale che faceva seguito ad un'analoga mossa ad aprile.
Scendono di 25 punti base anche i tassi di depositi e prestiti overnight, rispettivamente a 0,50% e 2,00%.
"Se l'inflazione al momento rimane elevata e probabilmente resterà sopra il 2% per qualche mese, le attese sono per una riduzione dell'inflazione sotto il 2% nel corso del 2012" ha spiegato Mario Draghi nel corso della sua prima conferenza stampa post meeting.
Inoltre, ha sottolineato il neo governatore, è alquanto probabile una revisione al ribasso delle proiezioni di crescita per il 2012, dal momento che i rischi ala ribasso dell'economia si sono aggravati.
"Le prospettive economiche continuano ad essere soggette a un incertezza particolarmente elevata e rischi al ribasso più intensi" ha osservato Draghi.
In un simile contesto, ha aggiunto il presidente della Bce, tassi a breve più bassi sosterranno l'economia.
Draghi ha inoltre annunciato che l'offerta di liquidità e i metodi di collocamento della Bce continueranno a garantire che la banche non soffrano per la liquidità.
TAGLIO TASSI SORPRENDE ATTESE
Concluso martedì della scorsa settimana su un campione di 70 economisti, l'ultimo sondaggio Reuters mostrava una netta minoranza di 11 analisti scommettere su un taglio da un quarto di punto già per oggi, mentre secondo circa due terzi degli interpellati l'allentamento da 25 centesimi sarebbe avvenuto il mese prossimo.
La mediana delle attese indica un'ulteriore discesa del costo del denaro a 1% nei primi mesi dell'anno prossimo, livello che dovrebbe mantenersi fino al 2013.
Pronta la reazione dei mercati finanziari, che festeggiano l'inattesa mossa dell'Eurotower portando l'indice azionario delle blue chip europee in rialzo di oltre 2%, con Milano tra le migliori e prossima al +5%.
Deciso rally per i futures Euribor sul tratto 2011-2012, mentre riduce brevemente la discesa il derivato sul decennale tedesco, tradizionale porto degli investimenti rifugio nei momenti di maggiore avversione al rischio.
"Per alcuni versi una sorpresa ma non del tutto. C'era chi riteneva Draghi non volesse apparire eccessivamente ribassista già in occasione del proprio debutto alla presidenza. I fondamentali economici giustificano comunque perfettamente la decisione, dal momento che l'Europa pare sull'orlo della recessione" commenta Brian Dona, strategist Forex.com.