Monetario, continua richiesta di fondi a Bce, o/n torna a 0,30%
mercoledì 12 maggio 2010 13:29
MILANO, 12 maggio (Reuters) - Torna la fame di fondi da parte delle banche del sistema euro.
Anche il p/t a 6 mesi di oggi, un nuovo finanziamento straordinario re-introdotto con il nuovo corso della Bce per rispondere alla crisi, ha visto una richiesta abbastanza consistente, che si somma a quelle viste nelle tre aste di ieri.
Il ricorso a nuovi fondi va letta, all'interno di questa nuova crisi, con l'aumento dei finanziamenti marginali overnight presso la Bce, che continuano a registrare livelli sopra il fisiologico.
"Ci sono banche che hanno avuto e forse hanno ancora difficoltà a reperire fondi sul mercato monetario e quindi si rivolgono alla Bce" dice una fonte bancaria.
Certo, tutto ciò ha un costo: sul mercato si trovano fondi a un tasso che va dallo 0,30% dell'overnight allo 0,50% della settimana. Ma se le banche non sono disposte a prestare fondi a determinate controparti, la strada è l'utilizzo delle marginal lending, con tasso penalizzante dell'1,75%, oppure dei p/t della Bce al tasso dell'1%.
Stamane al p/t a sei mesi la Bce ha assegnato tutti i 36 miliardi chiesti da 56 banche. Ieri ha collocato 99,57 miliardi per l'operazione a 7 giorni (in scadenza circa 90 miliardi), a 20,48 mld per quella a 35 giorni (in scadenza 15,7 mld), oltre ad altri 9,205 mld di dollari per quella in divisa a 8 giorni.
"La domanda di liquidità è cresciuta negli ultimi giorni poichè gli investitori sono più preoccupati per le conseguenze che la crsi del debito nella zona euro possa avere sul sistema" dice Luca Cazzulani, strategist di Unicredit in una nota stamane.
Ieri le marginal lending sono cresciute ancora a 4,387 miliardi, anche se occorre osservare che la seduta di ieri, in chiusura di periodo rob potrebbe distorcere la valutazione. "Vediamo se domani [i dati si riferiranno a oggi], superata la chiusura rob e raccolti i fondi con i p/t, vedremo una riduzione dei prestiti" dice un tesoriere.
La chiusura del periodo Rob ieri ha visto, da una parte il drenaggio di fondi overnight tramite l'operazione della Bce per 320 miliardi, dall'altro il depositi di fondi overnight per oltre 46 miliardi.
Il tasso overnight era salito ieri fino a registrare un Eonia a 0,645%, in linea con quanto è avvenuto anche in occasioni delle scorse giornate di chiusura del periodo. Stamane si è riposizionato attorno allo 0,30%.
Ancora stabile al fixing il tasso euribor a tre mesi stamane (a 0,682 massimo di 4 mesi) per la quarta seduta di fila, mentre il differenziale tra questo tasso e quello dell'Eonia swap di pari scadenza (oggi a 0,405), visto come segnalatore di tensioni tra le controparti, stamane è stornato a 27,7 pb da 28,2 pb ieri. Tale spread aveva iniziato ad allargarsi nuovamente dalla fine di aprile quando era a 22,4 pb.
Tra i futures Euribor la scadenza giugno FEIM0 tratta a 99,255 (+0,025), settembre FEIU0 a 99,165 (+0,030), dicembre FEIZ0 a 99,095 ((+0,030)