MARKET TALK: Mps, ha proposto conversione 'al buio' (Marzotto)
MILANO (MF-DJ)--B.Mps segna un -1,63% a 0,2478 euro mentre il prezzo delle obbligazioni subordinate Lower Tier II non si distanzia molto dai prezzi di chiusura di ieri. Marzotto Sim dichiara che una massiccia adesione al piano di conversione dei bond Mps in azioni "fornirebbe verosimilmente gran parte del capitale necessario alla riuscita dell'operazione. Tuttavia, allo stato attuale delle cose e' impossibile quantificare per i potenziali aderenti la convenienza dell'offerta, in quanto non sono resi noti i termini della conversione". A detta degli analisti "non conoscere il prezzo di conversione determina quindi l'impossibilita' nel giudicare positiva o negativa tale offerta; sarebbe un po' come impegnarsi nell'acquisto di una casa, senza essersi prima sincerati del prezzo. Certamente, il vincolo che leghera' il concambio alle stesse condizioni dell'Aumento di Capitale dovrebbe ridurre l'alea e, soprattutto, la possibilita' di condizioni particolarmente svantaggiose. Resta tuttavia l'evidente anomalia di una richiesta di concambio 'al buio'. vero infatti che i valori di riacquisto sono certi (85 o 100 a seconda dei casi), ma questi valori non sono riconosciuti in denaro ma in azioni Mps. Senza sapere il rapporto di concambio quindi, il valore reale che gli obbligazionisti otterranno potrebbe (almeno in linea teorica) variare anche di molto rispetto a quanto indicato 'nominalmente'. C'e' poi un altro elemento del comunicato di Mps che ci sembra importante sottolineare, vale a dire il tono 'perentorio' utilizzato nel descrivere le motivazioni per le quali gli investitori dovrebbero aderire" dove "in pratica viene detto agli obbligazionisti che, qualora non aderissero in massa, ci sarebbe comunque il significativo rischio di una conversione forzata dei loro titoli. Questi toni perentori del comunicato, se da un lato vogliono forse offrire trasparenza sull'effettivo stato delle cose, dall'altro ci sembrano francamente un po' in contraddizione con la natura volontaria dell'offerta". Quindi, prosegue Marzotto Sim, per i possessori delle obbligazioni "da un lato il comportamento piu' logico e razionale sarebbe quello di attendere maggiori informazioni (prima su tutt'e quella del prezzo di concambio) prima di eventualmente aderire. Dall'altro, adesioni molto basse potrebbero mettere a rischio il piano di ricapitalizzazione, con effetti negativi sugli stessi obbligazionisti. Il comportamento piu' logico e razionale del singolo investitore quindi (quello di attendere fino all'ultimo per decidere se aderire e meno), se adottato dalla maggioranza potrebbe creare un danno a tutti (e quindi anche agli stessi investitori 'razionali'). In questa contraddizione, a nostro avviso, sta la peculiarita' (e in un certo senso la debolezza) dell'offerta di Mps. L'ultima considerazione riguarda il fatto che, per il piano di ricapitalizzazione, viene richiesto un atto di fiducia 'al buio' agli investitori obbligazionari 'retail', ponendo su questi ultimi l'onore del 'primo passo' prima che l'Istituto senese si vada a ri-presentare da azionisti e investitori istituzionali".