Mps: "Converto a patto che..." (9 lettori)

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
ECB tells Monte dei Paschi it needs to raise $9.2 billion

The European Central Bank has told Monte dei Paschi it needs to plug a capital shortfall of 8.8 billion euros ($9.2 billion), higher than a previous 5 billion euro gap estimated by the bank, the lender said on Monday, confirming what sources told Reuters.

Last Friday the Italian government approved a decree to bail out Monte dei Paschi (BMPS.MI) after Italy's No. 3 lender failed to win investor backing for a desperately needed 5 billion euro capital increase.

The bank said on Monday it had officially asked the ECB last Friday for go ahead for a "precautionary recapitalization".

A precautionary recapitalization is a type of state intervention in a struggling bank that is still solvent. It means only a modest bail-in of investors though the government can buy shares or bonds only on market terms endorsed by EU state aid officials in Brussels.

In its reply, the ECB said it had calculated the capital it believed the bank needed on the basis of a shortfall emerging from European stress test of large lenders earlier this year.

In those tests Monte dei Paschi was the only Italian bank to come short under an adverse scenario.

The ECB said the lender was solvent but signaled the bank's liquidity position had rapidly deteriorated between the end of November and December 21, Monte dei Paschi said.

"The bank has quickly started talks with the competent authorities to understand the methodologies underlying the ECB's calculations and introduce the measures for a precautionary recapitalization...," it said.

The bank's problems date back several years but successive Italian governments have failed to tackle the issue, which became a political taboo this year with new EU rules banning state bailouts unless private investors take losses first.

The European Commission said on Friday it would work with Rome to establish conditions were met for a bailout of Monte dei Paschi.


But on Monday ECB policymaker Jens Weidmann said plans for a state bailout of Monte dei Paschi should be weighed carefully as many questions remain to be answered.

Italy's market watchdog Consob said last week the bank's shares and securities would be suspended from trading until the conditions of a state bailout become clear.

(Reporting by Silvia Aloisi, writing by Stephen Jewkes)


----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Monte dei Paschi non basteranno i 5 miliardi che intendeva chiedere al mercato. La manovra finanziata in larga parte dallo Stato e per il resto dagli obbligazionisti dovrà ammontare a 8,8 miliardi. È questa la richiesta messa nero su bianco dalla Banca centrale europea, in una lettera giunta ieri pomeriggio - via Mef - a Rocca Salimbeni dopo che da Siena si era comunicato al regolatore di voler sfruttare la ricapitalizzazione precauzionale appena disciplinata dal decreto salva-risparmio.


Mps, sale a 8,8 miliardi richiesta Bce per l’aumento di capitale
La lettera, anticipata ieri pomeriggio da ilsole24ore.com, modifica più del previsto lo scenario che si era ipotizzato nei giorni scorsi, dentro e fuori della banca: che l’ammontare dell’aumento potesse essere rivisto era in qualche modo nell’aria, ma si ragionava di una forchetta compresa tra i 6 e gli 8 miliardi. Ieri pomeriggio alle 18 si è subito riunito il cda del Monte, con molti consiglieri ovviamente collegati per telefono, per prendere atto della richiesta e preparare i prossimi passi.

Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, la decisione di alzare l’asticella fino agli 8,8 miliardi è stata presa giovedì scorso durante l’ultima riunione del Supervisory board della Bce: una scelta non facile, tanto è vero che non sarebbe stata presa all’unanimità da parte dell’organo guidato da Danièle Nouy dove siedono tra gli altri gli italiani Ignazio Angeloni e Fabio Panetta. In sostanza, si apprende, per il Monte alla fine sarebbe passata una linea ultra-prudenziale: viste le dimensioni della banca e l’elevato ammontare di crediti deteriorati, si sarebbe deciso un trattamento analogo a quello adottato negli anni passati per le banche greche ricapitalizzate con risorse pubbliche.


Punto di partenza, i risultati dello stress test condotto nella prima metà dell’anno e reso noto il 29 luglio scorso. In quell’occasione, il Monte dei Paschi si era classificato ultimo tra i 51 istituti esaminati, con un coefficiente Common equity tier 1 negativo del 2,23% nello scenario sotto stress. Ebbene, nella terapia d’urto studiata nel mese di luglio dal ceo Fabrizio Viola e avallata dalla Bce, con 5 miliardi e l’azzeramento delle sofferenze mediante cartolarizzazione si puntava a riportare quel valore al 4,5% sempre nello scenario peggiore; ma in quel caso si trattava di risorse private, e per di più - almeno inizialmente - non si prevedeva di coinvolgere i bond subordinati, che quindi sarebbero rimasti computabili (pur ponderati) ai fini del Total capital ratio. Ora invece la Vigilanza unica avrebbe chiesto di elevare - con 6,3 miliardi - la riserva di capitale in modo da ritrovarsi all’8% in caso di stress, così come era stato preteso per le banche elleniche; inoltre, chiarisce Bankitalia, Francoforte avrebbe richiesto una piena reintegrazione del cuscinetto di capitale rappresentato dai subordinati, per un ammontare di 2,5 miliardi, e così si arriva agli 8,8 miliardi di fabbisogno.


Chi vi provvederà? In larga parte lo Stato, si diceva. L’ammontare esatto si calcolerà per sottrazione, dopo che saranno convertiti in azioni i bond in mano agli istituzionali al 75% del valore nominale e al 100% quelli in mano retail (che però potranno chiedere il riacquisto da parte dello Stato e lo scambio con titolo Senior). Risultato: il Tesoro dovrebbe spendere una cifra nell’ordine dei 6 miliardi, a seconda delle scelte dei bondholder retail (che potranno restare azionisti), e di eventuali nuove emissioni di subordinati. Con queste cifre la banca sarà nei fatti nazionalizzata, visto che sarà in mano allo Stato una quota ben superiore al 67% necessario per le delibere dell’assemblea straordinaria. Con gli 8,8 miliardi freschi, che potranno essere rimborsati allo Stato con la reimmissione sul mercato e in parte prima con dividendi straordinari: fossero oggi in cassa, il Cet1 della banca salirebbe oltre il 22%, valore da primato, dunque il capitale necessario per gestire la cessione degli Npl sembra esserci tutto.


La richiesta di ricapitalizzazione giunta ieri è molto diversa da quella da 5 miliardi ancora avallata dalla Bce il 23 novembre, con l’ultimo via libera giunto alla vigilia dell’assemblea straordinaria che aveva deliberato l’aumento. A quanto si apprende, però, il trattamento “alla greca” adottato dal Regolatore non sarà automaticamente richiesto alle altre banche che nei prossimi mesi potrebbero avvalersi delle risorse pubbliche messe a disposizione dal decreto salva-risparmio. Con ogni probabilità la decisione sarà adottata caso per caso.

© Riproduzione riservata
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
@ esperti della domenica



Chess Mate in 4:


1) Innanzitutto la Banca centrale europea, attraverso il Single Supervisory Mechanism (SSM) guidato da Danièle Nouy, dovrà confermare la carenza di capitale di Mps nello scenario avverso dello stress test. Su questo non ci saranno problemi, visto che già lo scorso 29 luglio dallo stress test era emerso che Mps si sarebbe ritrovata al 2018 con un patrimonio netto negativo, pari a -2,2%.

1) Nouvy dice 8.8 miliardi, risolto per ora...mancano ancora 1.5 miliardi circa dai miei conti ma essendo "miei conti" lasciano il tempo che trovano.

----------------------------------------------------------------------------------

2) L’intervento pubblico va accompagnato dal «burden sharing» a carico di azionisti e obbligazionisti subordinati. Significa che l’aiuto di Stato, perché di questo si tratta, può essere autorizzato solo se al costo del salvataggio partecipino in prima istanza gli azionisti e gli obbligazionisti subordinati, i quali quindi subiranno delle perdite. Si salveranno solo i piccoli risparmiatori possessori di bond, per i quali è previsto un meccanismo di tutela dell’investimento. Sul burden sharing l’esame di Bruxelles sarà severo. In particolare sul prezzo della conversione dei titoli subordinati in azioni.

2) 75% e 100% in azioni con swap in senior garantita per il retail; qui entrerà la Vestager probabimente; poichè MpS opera per conto dello Stato ristorare tout court, senza filtri, le "retail", potrebbe violare le norme che regolano la concorrenza (ad esempio riguardo nuove inevitabili emissioni)


3) Il governo deve presentare un piano di ristrutturazione del Monte «credibile», dice la commissione, che metta la banca in sicurezza, escludendo in futuro altri interventi pubblici. In sostanza la nazionalizzazione deve avere carattere temporaneo. Una volta risanato, Mps dovrebbe essere venduto dal Tesoro ai privati.Il piano, che impegnerà i vertici del ministero fin dai prossimi giorni, prevederà migliaia di lavoratori in esubero e sportelli da chiudere, oltre che una rimodulazione dello smaltimento delle «sofferenze», cioè i 27,7 miliardi di crediti inesigibili.

3) Mancano i risultati dell'ispezione sul portafoglio crediti (da cui 1.5 mld aggiuntivi che ipotizzo nei miei conti), accantonamenti(vecchi +nuovi eventuali), ricostituzione HQLA, dismissioni, licenziamenti, prvvista per contenziosi (sindacali e non) per fare i conti per bene; rientra la Nouvy

4) Il governo deve assicurare che l’aiuto di Stato non verrà utilizzato da Mps per fare concorrenza sleale alle altre banche. Verificato il rispetto di queste 4 condizioni, Bruxelles darà il via libera. Potrebbe quindi passare qualche mese.

4) Rientra la Vestager; ad esempio ricostituire un cuscinetto assorbente(le perdite..) con soldi dello Stato(contribuenti) passando per il punto 2), con quelle modalità così generose, sarà oggetto di discussione.

(.......)
 

NoWay

It's time to play the game
MARKET TALK: B.Mps, nuove azioni a 17,4 euro (Equita)

MILANO (MF-DJ)--Focus su B.Mps, sempre sospesa dalle negoziazioni. La Vigilanza Bce "ha chiesto un aumento di capitale da 8,8 mld euro, superiore ai precedenti 5 mld, probabilmente per arrivare a un livello target di total capital ratio senza i subordinati e per assorbire il venir meno del contributo di Atlante. Il CET1 dovrebbe attestarsi al 13-14%, ma resta da chiarire cosa succede alle coperture e ai crediti 'forborne'", sottolinea Equita Sim. "Il Ceo di Mps Morelli ha dichiarato che la banca dovra' presentare alla Bce un nuovo piano di ristrutturazione. Il piano precedente che prevedeva lo spin-off integrale degli Npl non e' quindi piu' di attualita'. Infine, nel decreto del Governo per l`intervento in Mps e' chiarito che: il valore attribuito alle azioni Mps in sede di conversione dei Tier1 e Tier2 sara' lo stesso di quello utilizzato per l`aumento di capitale del Governo e non c`e' quindi un prezzo privilegiato a favore dello Stato; lo swap tra equity e bond senior per i detentori di subordinati upper Tier2 2018 retail riguardera' tutti gli obbligazionisti (anche coloro che hanno acquistato successivamente) con l`esclusione di quelli acquistati da controparti qualificate o clienti professionali", prosegue Equita. "La complessita' delle operazioni e del processo (nuovo piano industriale, ok della Bce) implicano che bond e azioni rimarranno sospesi dalle quotazioni per alcune settimane, almeno fino a marzo" secondo alcune fonti di stampa; "in base a calcoli preliminari, inserendo un aumento da 8,8 mld, secondo noi le nuove azioni saranno emesse a un prezzo di 17,4 euro e il numero di azioni della banca salira' da 29 mln a 527 mln", conclude Equita. Rating hold, prezzo obiettivo a 28 euro.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
...a Erne' te staj a sbaja...e fai un passo indietro...in arrivo

...un successo strepitoso....:D

Lu, io me lo auguro per tutti..ma nun me sbajo...

Leggi con me:






State support can create moral hazard and undermine market discipline. To reduce moral hazard, aid should only be granted on terms which involve adequate burden-sharing by existing investors.
41.
Adequate burden-sharing will normally entail, after losses are first absorbed by equity, contributions by hybrid capital holders and subordinated debt holders. Hybrid capital and subordinated debt holders must contribute to reducing the capital shortfall to the maximum extent. Such contributions can take the form of either a conversion into Common Equity Tier 1 (16) or a write-down of the principal of the instruments. In any case, cash outflows from the beneficiary to the holders of such securities must be prevented to the extent legally possible.
42.
The Commission will not require contribution from senior debt holders (in particular from insured deposits, uninsured deposits, bonds and all other senior debt) as a mandatory component of burden-sharing under State aid rules whether by conversion into capital or by write-down of the instruments.
43.
Where the capital ratio of the bank that has the identified capital shortfall remains above the EU regulatory minimum, the bank should normally be able to restore the capital position on its own, in particular through capital raising measures as set out in point 35. If there are no other possibilities, including any other supervisory action such as early intervention measures or other remedial actions to overcome the shortfall as confirmed by the competent supervisory or resolution authority, then subordinated debt must be converted into equity, in principle before State aid is granted.
44.
In cases where the bank no longer meets the minimum regulatory capital requirements, subordinated debt must be converted or written down, in principle before State aid is granted. State aid must not be granted before equity, hybrid capital and subordinated debt have fully contributed to offset any losses.
45.
An exception to the requirements in points 43 and 44 can be made where implementing such measures would endanger financial stability or lead to disproportionate results. This exception could cover cases where the aid amount to be received is small in comparison to the bank's risk weighted assets and the capital shortfall has been reduced significantly in particular through capital raising measures as set out in point 35. Disproportionate results or a risk to financial stability could also be addressed by reconsidering the sequencing of measures to address the capital shortfall.
46.
In the context of implementing points 43 and 44, the ‘no creditor worse off principle’ (17) should be adhered to. Thus, subordinated creditors should not receive less in economic terms than what their instrument would have been worth if no State aid were to be granted.


--------------------------------------------------------------------------------------------

E' tutto scritto.. EUR-Lex - 52013XC0730(01) - EN - EUR-Lex
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
Ok erne' ...lo sai che son fuori tranne che dai senior marzo 17..

...sono curioso quasi al pari di novo banco di come andrà a finire...parlo del cash...alla fine ...seguo da spettatore...

;)
 

Users who are viewing this thread

Alto