18:18 TOP STORIES ITALIA: Bruxelles, Monti non dovra' fare manovre aggiuntive
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MILANO (MF-DJ)--La Commissione europea fotografa un'Italia in recessione
nel 2012, con un tasso di disoccupazione in rialzo e un deficit/Pil
all'1,1% nel 2013. Solo il prossimo anno il Paese tornera' a crescere,
anche se di poco (+0,4%), e raggiungera' un surplus di bilancio, corretto
per gli effetti del ciclo economico, dello 0,1%.
Nelle previsioni di primavera, il braccio operativo dell'Ue ha visto al
ribasso le stime di crescita per il 2013, prevedendo ora una contrazione
dell'1,4% (-1,3% la precedente). "L'economia italiana e' stata fortemente
colpita dalla crisi del debito sovrano dell'area euro", si legge nel
rapporto della Commissione dove si sottolinea che "il forte aumento dei
rendimenti dei titoli di Stato negli ultimi mesi del 2011 si e' tradotto in
costidi finanziamento piu' alti per le banche italiane".
"Il Pil ha iniziato il 2012 in contrazione", ricordano i tecnici di
Bruxelles, notando che questo trend recessivo "proseguira' anche nella
prima meta' del 2012". Per la Commissione, "in assenza di un ulteriore
peggioramento delle condizioni di mercato e assumendo che il rendimento
sul decennale rimanga sotto il 6%", l'economia dovrebbe iniziare a
stabilizzarsi nel terzo trimestre del 2012 per poi espandersi, seppur di
poco, negli ultimi tre mesi dell'anno. La Commissione prevede quindi che
il Prodotto interno lordo subisca una contrazione dell'1,4% nel 2012 e
un'espansione dello 0,4% in 2013. Nelle stime d'autunno si prevedeva una
crescita dello 0,1% nel 2012 e dello 0,7% nel 2013.
L'Europa vede inoltre il tasso di disoccupazione in rialzo di piu' di un
punto percentuale nel periodo compreso tra il 2012 e il 2013 rispetto al
2010-2011. Le stime indicano un tasso al 9,5% e al 9,7% nel 2013.
Quanto ai conti pubblici del Paese, Bruxelles nota che l'Italia manchera'
l'obiettivo di pareggio di bilancio nel 2013 registrando un deficit/Pil
all'1,1%, una cifra superiore all'obiettivo del governo posto allo 0,5%.
Il target del surplus di bilancio, corretto per effetti del ciclo
economico, e' invece al sicuro e non ci sara' bisogno di ulteriori manovre.
"E' atteso un pareggio di bilancio in termini strutturali grazie alla
manovra aggiuntiva da piu' di mezzo punto percentuale del Pil" varata
dall'Esecutivo di Mario Monti a dicembre scorso, si legge nel documento.
Il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha
confermato quanto scritto nel rapporto precisando che le misure gia'
adottate dall'Italia sono "sufficienti per centrare gli obiettivi di
pareggio strutturale per il 2012 e il 2013".
Quanto al debito pubblico del Paese, salira' al 123,5% del Pil nel 2012,
anche a causa del contributo che l'Italia dovra'versare per i firewall
europei creati a partire dal maggio del 2010. Nel 2013 il debito pubblico
scendera' invece al 121,8% del Prodotto interno lordo.