Titolo: 18:51 BOND: Btp/Bund ai massimi storici, incertezza dopo voto Camera
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Altra giornata negativa per lo spread decennale
italiano, che chiude ai massimi storici a 496 pb dopo che dal voto alla
Camera sul Rendiconto dello Stato e'' emerso un segnale di incertezza sulla
situazione politica nel Paese, con il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi che ha perso la maggioranza assoluta, pur senza dimettersi.
Prima dell''esito del voto il differenziale era infatti pari a 475 pb.
L''allargamento dello spread decennale italiano in seguito al voto alla
Camera e'' da legare "all''aumento dell''incertezza politica", visto che "non
c''e'' chiarezza" sul fatto che Berlusconi si dimetta, "nonostante abbia
perso la maggioranza" assoluta in uno dei due rami del Parlamento, osserva
un trader contattato da MF-DowJones.Sul mercato si iniziano gia'' a valutare le mosse future nel Parlamento
italiano. Per il trader, nel caso in cui fosse formato un governo tecnico,
sul mercato potrebbe vedersi dell''"euforia", mentre ci sarebbe un giudizio
negativo per delle eventuali elezioni anticipate, perche'' non e'' chiaro se
l''attuale opposizione sia in grado di fare le riforme chieste dall''Ue.
Per un secondo trader interpellato da MF-DowJones, in caso di passo
indietro del premier, "bisogna vedere quale sara'' l''alternativa e
soprattutto se basta una decisione del genere per far tornare gli
acquisti" sui Btp. Secondo l''operatore, "ci potrebbe essere un movimento
immediato dello spread, che magari potrebbe rientrare in area 420-430 pb,
ma da allora in poi serviranno misure in favore della crescita" e da
questo punto di vista i mercati sembrano preferire un governo tecnico.
Dello stesso parere sembra essere anche Capital Economics, secondo cui
la speranza e'' che l''Italiaabbia un nuovo governo con "la capacita'' di
implementare importanti riforme strutturali", anche se questo "non
risolvera'' da solo i problemi" del Paese. Capital Economics ricorda
infatti che "i recenti deboli dati economici suggeriscono che l''Italia
tornera'' presto in recessione".
Per Alessandro Giansanti, fixed income strategist di Ing, nel caso in
cui Berlusconi dovesse dimettersi ci sarebbe "un rally di sollievo alla
notizia", anche se "di breve durata". Giansanti ricorda infatti che ci
sono altre questioni da affrontare, come la "mancanza di dettagli" del
pacchetto di riforme volto a rafforzare la crescita dell''Italia e il fatto
che la "Bce stia diventando nervosa nel sostenere i bond" del Paese senza
ricevere maggiori chiarimenti sulle misure.