18:07 SOTTO LA LENTE: Cina abbandona societa' alle forze dei mercati
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MILANO (MF-DJ)--Le porte per le quotazioni cinesi sono ufficialmente
aperte. Gli investitori sperano di non essere inondati.
Revocando una moratoria in vigore da 13 mesi sulle nuove offerte
pubbliche iniziali, la Cina ha compiuto un primo passo per risanare il suo
disfunzionale mercato azionario, uno dei peggiori al mondo, nonostante la
buona crescita dell'economia cinese.
Il processo di quotazione in Cina non e' mai stato orientato al mercato,
i tempi, le dimensioni e il prezzo delle Ipo sono stati tutti soggetti
all'approvazione da parte delle autorita' competenti. La domanda e'
limitata dalle norme attuali, secondo le quali una societa' estera puo'
detenere fino all'1,2% della capitalizzazione complessiva del mercato.
Le autorita' competenti garantiranno che ci sia un'adeguata informativa
da parte degli offerenti, lasciando il resto nelle mani del mercato. Cio'
crea una dinamica piu' razionale, nella quale le offerte sono accolte o
respinte in base all'appetito degli investitori, invece che in base agli
obiettivi politici.
Nel frattempo, ci aspettiamo un'indigestione. Oltre 760 societa'
aspettano di collocare le loro azioni sul mercato, e i tre quarti sono
rappresentate da piccole e medie imprese.
La manovra di consentire azioni privilegiate e' un bene per le banche,
che possono cosi' aumentare il capital ratio senza effettuare una
diluizione delle azioni. Infatti i titoli delle "quattro grandi" banche
statali quotate a Shanghai avevano messo a segno guadagni di circa il 2%.
I maggiori beneficiari sono i broker della Cina. Haitong Securities
avanza del 30%, da quando la normativa sulle Ipo e' apparsa nel piano di
riforme del Partito Comunista. La revoca della moratoria sulle offerte
pubbliche iniziali apre la strada per il dual-listing a Hong Kong e in
Cina che fino a pochi anni fa era all'ordine del giorno.
Attraverso questo processo per le nuove quotazioni e per le azioni
privilegiate, le autorita' competenti stanno facendo un grande passo
avanti nella giusta direzione. Si tratta di una mossa necessaria se la
Cina intende costruire un mercato dei capitali funzionante.