Val
Torniamo alla LIRA
«Predisporre e sottoporre al Consiglio regionale entro il termine di giorni trenta una proposta di legge
che attribuisca ai cittadini toscani pari garanzie di accesso a servizi e prestazioni rispetto a quelle assicurate
alla platea di “stranieri presenti nel territorio toscano, a prescindere dal titolo di soggiorno” cui è rivolta la pdl 7/2018»
La proposta di legge varata dalla Giunta regionale il 21 dicembre scorso, la numero 7 del 2018,
con cui il governo toscano assicura il diritto alle prestazioni sanitarie anche preventive, alla scolarizzazione,
a un’alimentazione adeguata, a una dimora dignitosa ai migranti presenti sul territorio toscano
anche se privi di regolare permesso di soggiorno.
«Il nostro atto è da considerarsi una provocazione tanto quanto lo può essere l’atto di giunta che ci viene sottoposto.
Con esso Rossi esercita un’azione normativa che esorbita dalle sue prerogative,
legiferando in via esclusiva per gli stranieri anche clandestini e creando di fatto una riserva giuridica
destinata a lasciare indietro i suoi governati di riferimento, che debbono rimanere i toscani. I quali però qui spariscono.
Ora, se lui governa al contrario, ovvio che a noi spetti fare opposizione nello stesso senso
per ricondurlo a esercitare le sue funzioni all’indirizzo, e non a discapito, dei cittadini che rappresenta e che sono, ripetiamo, i toscani».
che attribuisca ai cittadini toscani pari garanzie di accesso a servizi e prestazioni rispetto a quelle assicurate
alla platea di “stranieri presenti nel territorio toscano, a prescindere dal titolo di soggiorno” cui è rivolta la pdl 7/2018»
La proposta di legge varata dalla Giunta regionale il 21 dicembre scorso, la numero 7 del 2018,
con cui il governo toscano assicura il diritto alle prestazioni sanitarie anche preventive, alla scolarizzazione,
a un’alimentazione adeguata, a una dimora dignitosa ai migranti presenti sul territorio toscano
anche se privi di regolare permesso di soggiorno.
«Il nostro atto è da considerarsi una provocazione tanto quanto lo può essere l’atto di giunta che ci viene sottoposto.
Con esso Rossi esercita un’azione normativa che esorbita dalle sue prerogative,
legiferando in via esclusiva per gli stranieri anche clandestini e creando di fatto una riserva giuridica
destinata a lasciare indietro i suoi governati di riferimento, che debbono rimanere i toscani. I quali però qui spariscono.
Ora, se lui governa al contrario, ovvio che a noi spetti fare opposizione nello stesso senso
per ricondurlo a esercitare le sue funzioni all’indirizzo, e non a discapito, dei cittadini che rappresenta e che sono, ripetiamo, i toscani».