doctor NO
NO nel DNA
for5se ha ragione ughino
Lo iettatore
Amico stretto dello schiattamuòrto è lo iettatore, colui che porta sfortuna ed emana un influenza negativa.
Iettatura deriva dalla forma dialettale napoletana “gettatura” (l’atto di gettare), e in questo caso si getta il malocchio.
Lo iettatore è una persona cinica, egoista, solitaria, è evitato da tutti, quindi è molto taciturno; è magro e pallido, indossa un abito nero e occhiali neri; sia per lo schiattamuòrto che per lo iettatore vengono adoperati gesti scaramantici per allontanare il loro “fascino malefico”.
Nella consuetudine giovanile (e ci terrei a dire, non solo) quando si è in presenza di un iettatore o di un cosiddetto uccello del malaugurio si fanno vari e diversi scongiuri, i più noti sono: toccare il ferro di cavallo o un semplice pezzo di ferro, il corno o il gobbo rosso di plastica che un buon napoletano nasconde sempre nella propria tasca dei pantaloni, fare le corna, gettarsi chicchi di sale grosso alle proprie spalle quando il menagramo è andato via, dire formule propiziatorie, avere al collo una catenina che ha per ciondolo d’oro o d’argento il numero 13, (anche se poi, in molte altre culture e tradizioni il 13 non è visto di buon occhio ma è visto di cattivo augurio); inoltre non mancano gesti alquanto scurrili (come toccarsi le parti intime del proprio corpo
PS<<<<<<<se vendi tutto ritorniamo a 30€ subito



nicox non ti vuole
[ame]http://www.youtube.com/watch?v=0KN4MDPM_YM&feature=related[/ame]
Risposta sbagliata ...
E tu come sei su Nicox ??? Magari sei tu che porti sfiga ...
Ed ora sfodera qualche patetica allusione offensiva con qualche filmetto you tube ... buon divertimento ...![]()
Lo iettatore
Amico stretto dello schiattamuòrto è lo iettatore, colui che porta sfortuna ed emana un influenza negativa.
Iettatura deriva dalla forma dialettale napoletana “gettatura” (l’atto di gettare), e in questo caso si getta il malocchio.
Lo iettatore è una persona cinica, egoista, solitaria, è evitato da tutti, quindi è molto taciturno; è magro e pallido, indossa un abito nero e occhiali neri; sia per lo schiattamuòrto che per lo iettatore vengono adoperati gesti scaramantici per allontanare il loro “fascino malefico”.
Nella consuetudine giovanile (e ci terrei a dire, non solo) quando si è in presenza di un iettatore o di un cosiddetto uccello del malaugurio si fanno vari e diversi scongiuri, i più noti sono: toccare il ferro di cavallo o un semplice pezzo di ferro, il corno o il gobbo rosso di plastica che un buon napoletano nasconde sempre nella propria tasca dei pantaloni, fare le corna, gettarsi chicchi di sale grosso alle proprie spalle quando il menagramo è andato via, dire formule propiziatorie, avere al collo una catenina che ha per ciondolo d’oro o d’argento il numero 13, (anche se poi, in molte altre culture e tradizioni il 13 non è visto di buon occhio ma è visto di cattivo augurio); inoltre non mancano gesti alquanto scurrili (come toccarsi le parti intime del proprio corpo
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