Non è la stessa cosa essere in loss oppure avere un mancato guadagno.
La maggior parte degli investitori è in loss, ma al di là di questo sono dell'avviso che Garufi ha tutte le colpe per non essere stato attento a curare maggiormente i rapporti con gli organismi di approvazione del farmaco ... delegando ampiamente e rimanendo troppo rilassato nella sua posizione non rendendosi conto di quello che avrebbe dovuto sapere per primo ...

per il ruolo che ricopre.
Resta la gravità anche delle "esche lanciate" e delle affermazioni fatte da Garufi, a dispetto dei rovinosi risultati portati a casa che puntualmente hanno sempre contraddetto ciò che lui affermava di possedere.
Insomma caro Dr.No la credibilità di Garufi è sotto i piedi e dalla risultanza dei fatti sembrerebbe aver contato delle balle agli azionisti, in quanto molte delle affermazioni per discolparsi sono scuse della sua insufficiente capacità a gestire Nicox come dovrebbe essere gestita.
Il fatto che sia un fondatore di Nicox non necessariamente determina il fatto che sia la migliore persona per gestirla, anzi ... dai risultati direi che peggio di così non poteva andare.
Non è neanche capace a fare una ristrutturazione di personale e stipendi ( specie il suo) di una Società che al momento non giustifica il suo asset ... e allora adesso vai con le tecniche prenditempo e la diluizione di news inconsistenti ( ti è piaciuta l'ennesima presa per i fondelli con il comunicato di Ferrer ? ) ... tanto per tenere calmo l'azionariato e cercare di illudere tutti su una speranza di approvazione.
Ma la verità è che un PDG di questa rovinosa portata dovrebbe essere mandato fuori a calci con il suo bel paracadute da 1 milione di € ... almeno così si limiterebbero i danni per il futuro.
Un tempo credevo nella buona fede ed onestà di Garufi, ma ora, all'evidenza dei fatti, non più.
Sfiduciamo Garufi e leggiamo attentamente le risoluzioni di questa AG dove forse vedremo cosine interessanti tra le righe

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Più che una società su cui investire, Nicox sembrerebbe essere diventata il salvadanaio di Garufi a discapito del piccolo azionariato diffuso che è la maggioranza e che è stato colui che lo ha appoggiato di più nei momenti critici.