Pharma e Biotech - Europa NicOx : Quelli che aspettano ,,,, ridendo !!! (20 lettori)

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Vuze

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AZAXYZ Buongiorno torre, AZAXYZ pronti alla messa in moto.
Torre Buongiorno a lei, messa in moto approvata, in attesa per la clearance, riporti pronto al rullaggio.
AZAXYZ Ricevuto, riporterà pronto al rullaggio.
AZAXYZ Pronti al rullaggio.
Torre Ricevuto, autorizzato al rullaggio pista 29, QNH 1020 (importante: dare il QNH).
AZAXYZ Roger, autorizzato al rullaggio 29, QNH 1020.
Torre AZAXYZ pronto a copiare?
AZAXYZ Pronti.
Torre Autorizzati a destinazione LIRF via [SID] transizione [transizione] iniziali 5000’ squawk 6451.
AZAXYZ Roger autorizzato via [SID] [transizione] iniziali 5000’ squawk 6451.
Torre E’ corretto, riporti il punto attesa
AZAXYZ Roger riporteremo.
AZAXYZ

Punto attesa 29.
Torre Roger, autorizzato all’allineamento e attesa 29.
AZAXYZ Roger autorizzato allineamento ed attesa 29.
Torre AZAXYZ autorizzato al decollo 29 vento calmo.
AZAXYZ Autorizzato al decollo vento calmo.
:D
 

viralic

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ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE DEL 1999....................


Giovedì 11 Novembre 1999 Finanza italiana


Dopo Internet? Ci sarà il biotech

«C'erano una volta due scienziati italiani, che fondarono una società biotecnologica e la quotarono in Borsa...». L'avventura di Piero Del Soldato, Mario Garufi e della loro NiCox potrebbe iniziare come una novella, perché l'Italia è senza dubbio nella retroguardia tecnologica delle scienze applicate alla medicina. Né tantomeno esiste una sola azienda biotech "pura" quotata alla Borsa di Milano o al nascente Nuovo Mercato, quando nei listini mondiali se ne contano circa 1.800.
Non a caso, la NiCox si è quotata da una settimana, ma al Nouveau Marché parigino e ha in programma lo sbarco al Nasdaq entro 18 mesi. L'azienda, che ospita il colosso anglosvedese AstraZeneca e Paribas nel capitale, e nel board due premi Nobel (fra i quali l'italoamericano Lou Ignarro), ha un ufficio a Milano ma è di diritto francese. «Una delle condizioni richieste dai venture capitalist che hanno accompagnato l'operazione - racconta Del Soldato - era che la sede fosse in Francia». Il futuribile business della NiCox ruota intorno all'ossido nitrico, che viene giudicato capace di esaltare il potere di numerosi farmaci, a cominciare dall'aspirina e dagli antinfiammatori. In questo senso, la Nicox (che lavora sulla chimica di sintesi) non rientra propriamente fra le società biotecnologiche (che per definizione sfruttano materiale biologico). Ma è comunque corretto classificarla fra le aziende high-tech. Non foss'altro perché il suo business segue il medesimo cliché delle biotech: alcuni scienziati hanno un'idea, trovano il capitale di rischio per portarla avanti, e si mettono al lavoro. Solo qualche anno dopo arriverà il primo prodotto, e sarà lì che i soci e il mercato tireranno le somme.
In attesa di conoscere le somme della NiCox (la superaspirina arriverà nel 2004), si può dire che - dopo molte false partenze - in America la corsa all'oro biotecnologico è davvero cominciata. Dopo lunga incubazione aziende come Centocor, Genzyme, Millennium, Immunex o Amgen, hanno debuttato coi primi prodotti sul mercato e la Borsa ha cominciato a premiarle: nel '99 l'indice biotech del Nasdaq ha messo a segno un rialzo del 40,5%, in linea con quell'effervescente mercato (+44%). Molto meno dell'indice delle Internet company (+89%), ma con realistiche promesse per il futuro.
L'America in questo campo viene giudicata sei o sette anni più avanti dell'Inghilterra, la quale è a sua volta largamente davanti al resto dell'Europa. La fusione fra le inglesi Celletch e Chiroscience ha fatto nascere la prima azienda biotech europea per capitalizzazione (1,1 miliardi di euro), seguita dalla tedesca Qiagen (900 milioni), dalla belga Innogenetics (560) e - più distanti - dalla francese Genset (225) e dalla danese Neurosearch (230). Tanto per dare un'idea, le società americane del settore con una capitalizzazione sopra il miliardo di euro, sono circa 260.
Alcuni governi europei si sono accorti del problema. Lasciamo da parte le europolemiche sui cibi geneticamente modificati (che appartengono a un altro comparto biotecnologico): la medicina ha davanti a sé prospettive esaltanti. Basti pensare al progetto internazionale Genoma Umano, che nel giro di un paio di anni dovrebbe terminare la mappatura dei nostri 23 cromosomi, dando il via alla battaglia finale contro le malattie genetiche, e non solo quelle. La Germania, ha avviato un programma governativo di finanziamento che ha fatto raddoppiare in due anni - a quota 222 - il numero delle imprese biotech. Nel '98 la Francia ha stanziato 140 milioni di euro per le nascenti imprese tecnologiche in generale. A luglio di quest'anno, Tony Blair ha risposto con un piano di defiscalizzazione delle biotecnologie. Non è retorico dire che l'Italia, piuttosto che cullarsi nel primato dei suoi distretti industriali di scarpe e cucine componibili, farebbe bene a darsi una mossa.
Sono tutte scommesse, è vero. E gli investitori lo sanno benissimo: delle centinaia di piccole imprese del settore, solo una minoranza è stata premiata in Borsa. Un rapporto della Ernst & Young traccia un divertente parallelo fra il colosso farmaceutico Merck (24 miliardi di dollari di fatturato, 4,6 di utili) e tutte le biotech Usa messe insieme (18 miliardi di fatturato, 5 di perdite). Però dà anche per scontato che farmaci rivoluzionari arriveranno, e che ricavi e profitti un giorno abbonderanno. Per quel tempo, è facile profetizzare che i colossi farmaceutici si lanceranno in fusioni e acquisizioni: non a caso, nel capitale di ogni impresa biotech c'è già la partecipazione azionaria di qualche gigante. L'inglese SmithKline Beecham detiene azioni di 40 società. «In qualità di boutique della ricerca - commenta l'amministratore delegato Jan Leschly - le biotech sono molto interessanti». Non è un caso se AstraZeneca partecipa all'avventura NiCox.
I mercati azionari seguono l'andamento dei business, dei settori, degli indici macroeconomici. Ma sono anche affascinati dalle mode, fino a restarne talvolta abbagliati: nei primi anni '60, tutte le aziende che possedevano sale da bowling o che producevano accessori per il bowling, fecero fuoco e fiamme a Wall Street. In quel momento, sembrava che tutti gli americani adulti dovessero dedicare un paio d'ore la settimana a quel curioso sport. Poi la febbre, anche quella borsistica, passò. L'attuale boom dei titoli Internet poggia su basi più solide, ma il fattore "moda" che lo influenza è altrettanto innegabile. E le mode - per definizione - vanno e vengono. «Ma dopo che ci sarà?», potrebbe chiedere con ansia, uno dei tanti investitori "tecnologici" del momento. Dopo lo sappiamo già. È una parola sola, di tredici lettere. Comincia con «bio» e finisce con «tecnologie». [email protected]
 

tradermen

Forumer storico
( Boursier.com) -- La plupart des membres du conseil d'administration de Nicox vont être peu affectée par la baisse récente du titre.
Selon le rapport annuel 2009, un d'entre eux ne détient aucune action de la biotech tandis que trois autres ont seulement une action en leur possession...
 

viralic

Forumer storico
( Boursier.com) -- La plupart des membres du conseil d'administration de Nicox vont être peu affectée par la baisse récente du titre.
Selon le rapport annuel 2009, un d'entre eux ne détient aucune action de la biotech tandis que trois autres ont seulement une action en leur possession...

Pesante questa.......!!!:wall::wall::wall:
C'è da chiedersi : Ma se non ci credevano loro perchè abbiamo dovuto crederci noi........come diceva il mio vecchio "maestro di borsa"....guarda sempre ciò che fanno i managers ....non ci azzecchi sempre, ma molto spesso la direzione futura è quella indicata dai loro movimenti.
 

Miki53

Nessun pasto è gratis
Gulp ...!!

( Boursier.com) -- La plupart des membres du conseil d'administration de Nicox vont être peu affectée par la baisse récente du titre.
Selon le rapport annuel 2009, un d'entre eux ne détient aucune action de la biotech tandis que trois autres ont seulement une action en leur possession...

:D

che sia un messaggio a Michele.....?

Ed avrebbero .. pure ragione fino ad ora .

Vero che non si sputa nel piatto dove si mangia ... però ...
niente partecipazione emotiva al di fuori del lavoro.

Sempre se è tutto vero .

miki.
 

Aeiou

▲ + 444%
( Boursier.com) -- La plupart des membres du conseil d'administration de Nicox vont être peu affectée par la baisse récente du titre.
Selon le rapport annuel 2009, un d'entre eux ne détient aucune action de la biotech tandis que trois autres ont seulement une action en leur possession...

Ciao Tradermen, che livello di attendibilità ha questa informazione?

Non entro nel merito del suo significato, che potrebbe solo voler dire che prevedevano questa discesa agli inferi senza riferirsi necessariamente al risultato finale. :futuro: :futuro: :futuro:
 

coxy

coxy
Mi sembra che era noto che un congruo numero di azioni siano detenute da MG e E.R (cofondatori).
Non e' cosa insolita che i membri del CDA di aziende quotate non possiedano una sola azione (non sono manager).

E' abbastanza strano che una non notizia venga divulgata per inquietare gli inquieti.
Evidentemente sul naproxcinod hanno esaurito gli argomenti.

Il direttore finanziario possiede azioni? Il direttore della ricerca? etc etc...
Costoro hanno certamente informazioni di prima mano e piu' complete dei membri del CA.
 

DickSIM

Prima o poi....ci becco!
Mi sembra che era noto che un congruo numero di azioni siano detenute da MG e E.R (cofondatori).
Non e' cosa insolita che i membri del CDA di aziende quotate non possiedano una sola azione (non sono manager).

E' abbastanza strano che una non notizia venga divulgata per inquietare gli inquieti.
Evidentemente sul naproxcinod hanno esaurito gli argomenti.

Il direttore finanziario possiede azioni? Il direttore della ricerca? etc etc...
Costoro hanno certamente informazioni di prima mano e piu' complete dei membri del CA.

intervento veloce per confermare e concordare sulla tua view coxy.
il CDA è una cosa......... il management (che ha azioni) è altra.

qui si cerca in ogni modo di spandere M.ERDA.
e la cosa...puzza!:D
saluti
:ciao:
 

doctor NO

NO nel DNA
OK

Mi sembra che era noto che un congruo numero di azioni siano detenute da MG e E.R (cofondatori).
Non e' cosa insolita che i membri del CDA di aziende quotate non possiedano una sola azione (non sono manager).

E' abbastanza strano che una non notizia venga divulgata per inquietare gli inquieti.
Evidentemente sul naproxcinod hanno esaurito gli argomenti.

Il direttore finanziario possiede azioni? Il direttore della ricerca? etc etc...
Costoro hanno certamente informazioni di prima mano e piu' complete dei membri del CA.


Pensa che se MR G. Ando dovesse avere azioni di tutte le aziende dove presiede diventerebbe un fondo;););) Poi F Baldino AD di Cephalon avrà titoli della sua azienda e qui nel board è come consulente consigliere:D:D Hai ragione Coxy, bisogna agitare shakerare ancora un pochino. ed intanto nessuna soglia oltrepassata!!!!!!!!!!!!!!!! La butto li<<<<e se rastrellassero fino ad 80% di k e poi Opa residuale già accordata a prezzi da capogiro ai cofondatori fsi vecchio socio come Oppenheimer fund e noi poveri superstiti?????????????? Diciamo 80% a 2,5 di media e 20 % tra 20-30€???????????????? in passato ho già visto una cosetta del genere su genset che da 1€ poco più fu opata intorno ai 10€:rolleyes::rolleyes::rolleyes: comunque strano l'atteggiamento di queste comunicazioni puntuali sempre a deprimere quotazioni già depresse:rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 
Stato
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