Ma mi sono già stancato.
Sarà perchè capire è riflessione, cioè appropriarsi del mondo esterno e fagocitarlo in sé; il capire è bulimico, è un'incetta vorace di fatti per poi digerirli nei propri schemi intellettivi e defecarli poi come sapere dedotto.
L'agire invece è estrusione dal sé, è un'azione demiurgica che non cerca i fatti ma li crea, è estrinsecazione di potere e il potere s'accresce esercitandolo; se quindi il capire è sottrazione di contro l'agire è aumento, se il capire langue nei dubbi e ancor di più s'aggrinzisce nelle paure, l'agire libera dal sè e riempie il mondo nella soave leggerezza del già fatto.