Leggendo questo articolo mi sembra di essere nel Burundi.
Questi non pensano prorpio alle dimissioni...per palese incapacità.
....tifosi arrivati nel primo pomeriggio ........bottiglie vendute da venditori abusivi .....ahahahaha...in una zona chiusa ????????
Ieri notte l’ipotesi descritta dagli investigatori al prefetto Renato Saccone e ad altri rappresentanti delle forze dell’ordine e dei soccorritori è quella di un grosso petardo
fatto esplodere in una bottiglia (non una bomba carta, ma qualcosa di meno potente) nel mezzo della piazza, sul lato sinistro guardando il maxischermo.
Tuttavia stamattina, al termine del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, il questore Angelo Sanna ha affermato che
“
non ci sono elementi al momento per dire che sia stato provocato da un petardo, da uno scoppio o da altri rumori simili”.
Per ora è certo che tutto è nato da quella parte della piazza, il salotto buono di Torino, quello coi caffè eleganti.
Da lì il panico si è diffuso, le persone hanno cominciato a spingere verso i lati e le uscite agli angoli della piazza, buttando le transenne che delimitavano l’area.
“
Il panico è difficilmente governabile“, ha aggiunto il prefetto dopo il vertice.
Qualche testimone racconta di aver sentito urlare “bomba”, ragione per cui alcuni tifosi in fuga pensavano al peggio.
Queste prime spinte hanno provocato poi il cedimento della ringhiera all’ingresso di un parcheggio sotterraneo,
sul lato destro della piazza, facendo cadere alcune persone per un paio di metri, aumentando ancora di più la paura e provocando una seconda ondata di persone.
Sotto i portici della piazza la vetrina del negozio Paissa è stata distrutta e un’altra serranda e stata danneggiata.
I tifosi si sono feriti cadendo, sbattendo contro le transenne, oppure calpestati da altre persone.
Molti tagli sono stati provocati dai frammenti di vetro di bottiglie rotte, bottiglie che non avrebbero dovuto essere lì.
“I controlli antiterrorismo hanno funzionato benissimo”, ha invece affermato il prefetto.
Durante la serata nei varchi di ingresso della piazza gli agenti della polizia e della municipale
controllavano le borse e facevano buttare le bottiglie,
ma è probabile che
molte bottiglie siano state portate dai tifosi arrivati nel primo pomeriggio e, soprattutto,
da alcuni
venditori abusivi che, nonostante i carrelli con le bottiglie, sono riusciti a superare i controlli.
Alla fine si contano
1527 persone “medicalizzate” di cui 1142 a Torino e le restanti negli ospedali limitrofi.
Sono ricoverate
in gravi condizioni tre persone, tra cui un bambino con trauma cranico e toracico.
“Il nostro pensiero va alle persone che sono rimaste ferite e alle loro famiglie”, ha detto la sindaca
Chiara Appendino prima di andare a trovare alcuni ricoverati in ospedale.
Procurato allarme è l’ipotesi di reato nell’inchiesta aperta dalla procura di Torino per fare luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità.