NON HO MAI CAPITO PERCHE' CERTA GENTE PER SENTIRSI MIGLIORE ABBIA BISOGNO DI FAR SENTIRE PEGGIO (1 Viewer)

Val

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Quanto alla capacità del donatario, nel tempo sono venuti meno quasi tutti gli ostacoli giuridici che l'ordinamento aveva, a fini diversi, interposto.

Donazione alle persone giuridiche
Così le persone giuridiche, dall'entrata in vigore della legge n. 127/1997 (c.d. Bassanini bis), possono accettare donazioni,
a prescindere dall'autorizzazione amministrativa e dalla richiesta di riconoscimento, per gli enti che ne fossero sprovvisti.

Donazione all'incapace
Per le persone fisiche, d'altro canto, uno dei limiti sopravvissuti è quello che sancisce
l'incapacità a ricevere per donazione del notaio rogante
(art. 28, n. 3 della legge n. 89/1913).

Donazione al nascituro
In base al combinato disposto degli artt. 321 e 784 c.c., peraltro, è possibile disporre per donazione anche a favore di un nascituro,
perfino se non concepito, a patto che, in questo caso, sia vivente al tempo della donazione il genitore prescelto dal donante.
 

Val

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E sapete perchè lo fanno ? Perchè chi non sa....PAGA.

Quando è stato emanato il decreto fiscale 119/2018, che ha dettato disposizioni urgenti in materia,
disponendo il condono delle cartelle di importo inferiore ai 1000 euro, tutto sembrava chiaro.

Evidentemente non è così, visto che di recente la Commissione Tributaria delle Marche
si è dovuta pronunciare su una cartella del 2001 con cui la Regione ha richiesto a un suo contribuente
il pagamento del bollo auto per un importo complessivo di 930 euro.


Pagamento che, come previsto dal decreto 119/2018 la regione non avrebbe neppure dovuto richiedere,
considerato che i debiti di importo inferiore ai 1000 euro affidati agli agenti di riscossione
dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2010
sono automaticamente annullati.

Sulla cancellazione delle cartelle sotto i 1000 euro, peraltro, qualche mese fa è dovuta intervenire persino la Cassazione, con riferimento a una vicenda relativa al Canone Rai

La recente sentenza n. 692 del 16 settembre 2019 della Commissione tributaria della Regione Marche
è tornata ad occuparsi del bollo auto, dichiarando cessata la materia del contendere relativamente al mancato pagamento della tassa automobilistica.

La norma che ha introdotto lo stralcio dei debiti fino a mille euro automatico, insomma, pare chiara nel suo contenuto,
evidentemente non così chiara da impedire al soggetto incaricato della riscossione,
di avviare inutili e dispendiosi contenziosi con i contribuenti anche per cartelle che sono già annullate per legge.

Il problema dei contenziosi però ha un'altra ragione, che esula dalla formulazione della norma.
Quando l'Agenzia delle Entrate ha annullato le cartelle al 31 dicembre 2018, nessuna comunicazione è stata inviata ai contribuenti.
Ragione sufficiente a mandare in confusione coloro che hanno continuato a vedersi recapitare cartelle di pagamento relative a debiti in realtà già condonati.

In realtà questo non dovrebbe accadere così come i contribuenti non dovrebbero essere costretti a ricorrere al giudice
per ottenere la dichiarazione di cessazione della materia del contendere. La cancellazione dovrebbe avvenire automaticamente d'ufficio.
 

Val

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Gli effetti delle misure previste dai vari interventi di riforma che si sono succeduti negli ultimi venti anni:

  • la legge n. 335/1995 ha applicato il regime contributivo.
  • la Legge n. 214/2011 ha elevato i requisiti di accesso per la pensione vecchiaia e anticipato, migliorando la sostenibilità del sistema pensionistico nel medio-lungo periodo e assicurando una maggiore equità tra le generazioni;
  • dal 2012 il regime contributivo è stato esteso a tutti i lavoratori;
  • a partire dal 2013 i requisiti di età sono stati periodicamente indicizzati in base alle variazioni della speranza di vita, misurata dall'Istat;
  • la legge di bilancio 2019 n. 145/2018 ha introdotto un nuovo regime di indicizzazione;
  • la Legge n. 26/2019 ha previsto agevolazioni per accedere al pensionamento anticipato a quei soggetti che congiuntamente maturano i requisiti anagrafici e contributivi di 62 anni di età e di 38 anni di contributi entro il 31 dicembre del 2021.
Pensioni, l'andamento fino al 2027

Limitandoci a riportare l'analisi tendenziale prevista a partire dall'anno in corso, il documento precisa che
"L'andamento dal 2019 al 2027 è condizionato, in una prima fase di crescita del rapporto spesa/pil,
sia dall'esplicarsi delle misure in ambito previdenziale contenute nel Decreto Legge n. 4/2019,
che favoriscono una più rapida uscita dal mercato del lavoro e il conseguente aumento del numero di pensioni in rapporto al numero di occupati,
sia dalla crescita reale molto contenuta del Prodotto Interno Lordo.
Nel periodo successivo,
la flessione del rapporto tra spesa pensionistica e Pil è imputabile, in parte,
alla riduzione dell'importo medio di pensione conseguente all'anticipo del pensionamento e, in parte, dal recupero dei livelli occupazionali."
 

Val

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E’ di pochi giorni fa notizia della nomina di nuovi 13 Cardinali da parte del Pontetice,
ovviamente vescovi ferocemente e fieramente Borgogliani.

E’ anche di pochi giorni fa le polemiche seguite alla scelta del Vescovo di Bologna da far fare dei tortellini al pollo per favorire l’integrazione
(Il vescovo è uno quelli promossi Cardinale.)

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A parte l’ovvia constatazione della volontà del Pontefice Gesuita di rendere permanenti le scelte fatte, ben diverse da quelle dei suoi predecessori.

C’è qualche osservazione da fare.

Il suo avvicinamento all’islamismo va ben al di là dei tortellini di pollo invece che quelli di maiale.
Se infatti l’avvicinamento del Pontefice si spiega nel cercare nell’Islamismo un alleato contro la progressiva secolarizzazione dell’Occidente
e con l’amicizia coi circoli massonici, che gli hanno conferito il premio CarloMagno o con uomini decisamente e ambienti anticattotolici
come Barbapapà Scalfari o La Repubblica (definito da Lui giornale di centro) pone diversi problemi.

Quando sentii per la prima volta Madhi Cristiano Alan criticare questo pontificato per le eccessive aperture all’Islam
confesso che pensai allora che fossero le esagerazioni di neoconvertito.

Quando poi vidi il Papa perseguitare i francescani blu, destituire i vertici dell’’Ordine di Malta nominati dai predecessori,
destituire dallo IOR un cattolico di ferro come Gotti Tedeschi pensai che c’era qualcos’altro.

Ed in effetti c’è, e non è solo la questione che che tu cattolico mangi maiale ed ebrei e mussulmani no.

Le divisioni col Cattolicesimo sono più profonde ed hanno una storia, ad esempio il cristianesimo deve ringraziare San Paolo
e la sua visione della religione attraverso la filosofia,e non attraverso i tabù e le consuetudini tribali.

Mi rendo conto che queste distinzioni sono scomode e difficili da spiegare ad un pontefice che non ha nemmeno finito gli studi teologici,
come non accadeva da secoli, ma esse spiegano perché un Imam mussulmano non possa spiegare nelle scuole il Cattolicesimo
e perché il Crocifisso non va rimosso dalle scuole italiane, non per il valore religioso,ma perché è alla base della nostra cultura.

"L'anticristo sarà un prominente filantropo che promuoverà l'ecumenismo, il vegetarianesimo, l'ambientalismo e il pacifismo".
Lo affermava il cardinale Biffi nel 2005.

Mi sembra Francesco (l'usurpatore), vero? Il papa nero, perchè gesuita, è indicato come il penultimo papa da varie profezie di martiri e santi,
il quale avrebbe convissuto insieme ad un altro papa, Benedetto XVI, come sta avvenendo.

Sono in dirittura d'arrivo il matrimonio dei sacerdoti e i ministri di culto di sesso femminile.

Che dire, nel 2050 si compirà il trasferimento definitivo del polo magnetico dal Canada alla Siberia,
i sempre più frequenti terremoti e l'impazzimento climatico ne sono la testimonianza più eclatante.
 

Val

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Triste, ma potrebbe essere la verità.
Probabilmente, è l'oncia di carne da sacrificare per riaprire la rotta.
I trafficanti sanno che nel rammollito Occidente la vista della morte è insopportabile.
Più gente muore, e più è probabile che i Paesi europei, in primis la cattolicissima (a parole) e buonista Italia,
aprano il loro mare ai "soccorsi" che permettono l'accesso all'ultimo miglio.
Poi, si sa che i barchini vengono rilasciati da pescherecci (o comunque imbarcazioni più grosse) spesso gestite dai Tunisini.
Non è assolutamente una novità, tanté che anche il Sindaco di Lampedusa - inascoltato - ha richiesto un pattugliamento della MM "contro" i pescherecci.
Che i Tunisini siano ora in affari con i Libici o meno, ha poca importanza, dato che già ci scaricano i loro (Di Maio ha affermato che il grosso dei traffici si sono spostati in Tunisia).

Non è ancora sera quando Salvatore Vella, parla ai cronisti sui primi spunti arrivati dall’indagine in corso per il naufragio di ieri.

Dopo una riunione tenuta all’interno della caserma della Guardia Costiera, il procuratore aggiunto partito da Agrigento
alla volta dell’isola subito dopo la strage tiene a ribadire alcune indiscrezioni emerse sulla dinamica di quanto avvenuto e, soprattutto, su quella del viaggio del barcone della morte.

Il mezzo che porta almeno 50 migranti verso Lampedusa, in particolare, sembra essere partito dalla Libia.
Ma c’è un qualcosa di strano riscontrato nelle prime dichiarazioni rilasciate dai superstiti sentiti da Vella:

“Si parla di una traversata partita dalla Libia con sosta in Tunisia – afferma il magistrato – e adesso stiamo cercando di ricostruire cosa è accaduto nell'ultimo tratto della traversata”.

Uno “scalo” dunque, una fermata intermedia, un elemento questo piuttosto raro nelle rotte tradizionali dell’immigrazione.
Di solito, si parte da un punto per arrivare dritti verso l’Italia, nelle indagini degli ultimi anni è piuttosto raro notare scali intermedi.

Le ipotesi potrebbero essere due:
un guasto all’imbarcazione, che dunque deve fermarsi in Tunisia per sperare poi di proseguire verso Lampedusa,
oppure invece lo scalo a metà della traversata è un nuovo elemento distintivo delle rotte nordafricane.

Del resto, a partire dal mese di settembre, si nota un’altra anomalia in qualche modo ricollegabile con quanto riscontrato dalle indagini per il naufragio di ieri:
dalla Tunisia non arrivano solo tunisini, al contrario si assiste all’approdo di gente che solitamente parte dalla Libia.

Proprio per questo motivo i nostri servizi di sicurezza iniziano ad indagare su un possibile spostamento
delle attività dei trafficanti dalla Libia alla Tunisia, come se in qualche modo la rotta tunisina garantisse
agli scafisti operanti in Tripolitania migliori garanzie.

Adesso però, alla luce delle parole di Vella, potrebbe anche ipotizzarsi un “dialogo” tra chi gestisce le rotte libiche e quelle tunisine.
Una vera e propria collaborazione, che porta ad organizzare un unico viaggio per chi parte dalla Libia e dalla Tunisia.
Ma, sotto questo profilo, i dettagli sono ancora pochi e dunque tutto rimane nell’alveo delle ipotesi.

Un’altra anomalia riscontrata è quella del viaggio partito dall’altra sponda del Mediterraneo nonostante il maltempo:
“È strano che siano partiti con queste condizioni meteomarine”, afferma Salvatore Vella.

Di certo gli scafisti non si fanno scrupoli, non danno ai migranti che si imbarcano nemmeno il cibo che basta per affrontare la traversata,
figurarsi se si preoccupano dell’incolumità di chi paga loro migliaia di Dollari per imbarcarsi.
Tuttavia quando le condizioni meteo peggiorano, negli anni si assiste sempre ad una diminuzione delle partenze dalla Libia e dalla Tunisia.

In questo caso però, il barcone viene messo in acqua nonostante il mare agitato ed un vento già molto forte nelle ore in cui verosimilmente il mezzo è partito dalla Libia.

Tanti quindi gli aspetti da chiarire e da decifrare, per un’inchiesta che si rivela certamente lunga.
 

Val

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Raffreddamento globale, da Newsweek Magazine del 28 Aprile 1975

Abbiamo minacciosi segnali che i trend climatici della Terra abbiano drammaticamente iniziato a cambiare
e che questi cambiamenti possono annunciare una drastica riduzione di produzione di cibo
– con conseguenti serie implicazioni politiche per ogni singolo Paese del mondo.

Il crollo di produzione di cibo potrebbe iniziare presto, forse tra solo dieci anni.

Destinate a subirne l’impatto vi sono le grandi distese di coltivazione di grano in Canada e nel nord dell’Unione Sovietica,
oltre ad alcune aree tropicali marginalmente auto-sufficienti – India, Pakistan, Bangladesh, Indocina e Indonesia –
dove le stagioni dei raccolti dipendono dalle piogge monsoniche.

Le prove a sostegno di queste previsioni si stanno così abbondantemente accumulando che i meteorologi hanno difficoltà a tenere il passo.

In Inghilterra, le stagioni della crescita delle colture sono diminuite di due settimane dal 1959, con una diminuzione di produzione di grano di 100.000 tonnellate l’anno. […].

Per gli scienziati, questi eventi apparentemente diversi tra loro rappresentano i primi segni di cambiamenti fondamentali del clima.

Il fatto più importante è che dopo tre quarti di secolo di clima straordinariamente mite, il clima della Terra si sta raffreddando.

I meteorologi non concordano sulla causa e sull’entità di questo raffreddamento globale, come pure sul suo specifico impatto sulle condizioni meteo locali.
Ma sono quasi unanimi sulle sue conseguenze in ordine alla riduzione della produzione agricola per il resto del secolo.
Se il cambiamento climatico è così profondo come alcuni pessimisti temono, le risultanti carestie potrebbero essere catastrofiche.

“Un drastico cambiamento climatico ci forzerebbe ad azioni economiche e sociali su scala globale”,
avverte un rapporto recente scritto dall’Accademia Nazionale delle Scienze.

Una ricerca completata lo scorso anno dal Dottor Murray Mitchell dell’Agenzia Nazionale dell’Atmosfera e degli Oceani (NOAA)
ha rilevato tra il 1945 e il 1968 una diminuzione di mezzo grado della temperatura media alla superficie dell’Emisfero settentrionale.

Secondo George Kukla della Columbia University, foto scattate dai satelliti indicano un improvviso, grande aumento della quantità di neve
sull’Emisfero settentrionale durante l’inverno 1971–72. E uno studio pubblicato lo scorso mese da due altri scienziati del NOAA
osserva che l’insolazione sull’America continentale è diminuita del 1.3% dal 1964 al 1972.

All’uomo della strada queste variazioni di temperatura e insolazione possono essere ingannevolmente apparire minuscole.

Ma Reid Bryson della University of Wisconsin rammenta che durante le grandi glaciazioni la temperatura media terrestre
era di appena 7 gradi inferiore ai periodi di Optimum climatico – e quindi il declino attuale ha già percorso un sesto del cammino verso un’era glaciale.

Altri considerano questa diminuzione di temperature come un ritorno alla Piccola era glaciale, tra il 1600 e il 1900,
quando si ebbero inverni gelidi nella maggior parte dell’Europa e del Nord America –
a quei tempi i londinesi attraversavano con buoi il Tamigi ghiacciato e le slitte a vela navigavano il fiume Hudson fino a quasi a New York.
 

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Le cause delle piccole e grandi era glaciali rimangono ancora un mistero.

“La nostra conoscenza sul meccanismo del cambiamento climatico è tanto frammentaria quanto lo sono i dati a noi disponibili”,
ammette un rapporto dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana.

“Non abbiamo le risposte alle domande fondamentali, e in molti casi non sappiamo neanche porci le domande giuste. […]”

I climatologi disperano che i leader politici sapranno correttamente agire per compensare
per contrastare il cambiamento climatico, o anche solo alleviare gli effetti negativi.

Essi ammettono che alcune delle più spettacolari soluzioni a questo problema, come per esempio sciogliere le calotte glaciali
coprendole con della fuliggine nera o deviare i fiumi artici, potrebbero creare problemi molto più grandi di quelli che si risolverebbero. […]

Ma più i responsabili politici ritardano, più sarà difficile affrontare i cambiamenti climatici quando essi diventeranno una difficile realtà.
 

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“Una menzogna ripetuta infinite volte diventa realtà”.
Qual’è quell’argomento che ci stanno ripetendo infinite volte?

il riscaldamento globale

Una persona intelligente già capirebbe che la menzogna attuale è questa donchisciottiana lotta ai cambiamenti climatici.

C’è un motivo per cui quasi 50 anni fa si allarmava il popolo su una imminente glaciazione: le temperature medie dal 1940 al 1970 erano calate!
I dati sono dati e non hanno emozioni, non sono nè catastrofici nè benefici, sono solo dati!

Come lavorano questi profeti climatologi?

In ineccepibile maniera scientifica, nessuno lo dubita!
Registrano i dati reali e costruiscono un andamento storico;
rilevano delle correlazioni tra fenomeni (correlazione, non significa relazione causa-effetto!);
compilano un complicato algoritmo che riproduce (più o meno) quell’andamento;
in base a quell’algoritmo (chiamato modello) fanno previsioni.

Ora accade che quel modello, che dovrebbe essere verificato con dei dati, viene accettato a priori,
solo perchè riproduce andamenti passati reali, o magari solo perchè piace.

In più si innesca il bias cognitivo per cui un andamento passato debba svilupparsi immutato anche nel futuro e così vengono fuori previsioni smentite dalla realtà.

Nessun modello potrà mai essere in grado di prevedere tempi atmosferici con distanze temporali estese, sopratutto quando le variabili in gioco sono molte, casuali ed imprevedibili.

La lotta alla CO2 che determinerebbe dei cambiamenti climatici, ha in realtà altro scopo che salvare il pianeta:
lo scopo di preservare l’ambiente economico che ci ha portati al benessere ed al progresso.

L’ambientalismo è marketing; la paura più grande è la fine dell’epoca del petrolio (checchè ne dicano di volerlo eliminare),
la strategia è di preservarlo il più a lungo possibile. Come potrebbero fare i paraurti in plastica della Tesla, altrimenti?

E’ inutile nascondero, il petrolio ha segnato la nostra civiltà, ha determinato la crescita economica, ha garantito benessere, ha consentito il progresso.

Il petrolio non è solo energia, ma sopratutto materiali, senza dei quali la nostra società non potrebbe esistere.

La strategia è quella di utilizzarlo solo per i materiali, quindi solo di ritardare di qualche decennio la fine dell’epoca del petrolio.

E sostituire questo maleodorante liquido nerastro con i carboidrati non salverà un solo albero del pianeta, anzi,
i carboidrati hanno bisogno di terreni per essere coltivati e gli unici terreni rimasti sono le foreste pluviali.

Si rassegnino i seguaci delle gretinate climatiche: non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca,
non servirà a niente sostituire il diesel con l’elettrico, nè utilizzare la borraccia di alluminio.

Si sono inventati questa fobia di massa della fine del mondo per indurre all’acquisto di ulteriori prodotti
per far crescere il mercato e propagandano soluzioni pseudoscientifiche come in un movimento religioso.
 

Val

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EWIWA

Oggi c'è stata la svolta: la schedina più ricca mai giocata in Italia è stata presentata,
ma il nome del proprietario è rimasto (volutamente) ancora sconosciuto.

La Sisal, infatti, ha fatto sapere che sono state avviate tutte le procedure
"per il ritiro del premio, a cura di un ente bancario incaricato dal vincitore, che mantiene dunque l'assoluto anonimato".

Ai 209 milioni di euro vinti nel capoluogo lombardo ora, come previsto dalle normative,
sarà applicata una tassa del 12% che "ridurrà" la cifra a 184 milioni.
 

Val

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I5stalle perdono la pazienza...la dignità ormai è andata........

Caos alla Camera
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Quando la presidente di turno Maria Edera Spadoni ha annunciato il passaggio dal M5s a Fratelli d’Italia di Davide Galantino,
alcuni 5 stelle si sono avvicinati al neo deputato di FdI urlandogli “venduto”.

Nel parapiglia che si è creato, è stato colpito Giuseppe Basini, della Lega, che è caduto e ha sbattuto la testa.

La seduta è stata sospesa tuttavia, nei corridoi del Transatlantico, la rissa è proseguita, con urle e spinte
che hanno costretto i commessi (e il deputato dem Emanuele Fiano) a intervenire.

“Ho gridato io ‘venduto’ – ha rivendicato Leonardo Donno – perché ha tradito il nostro gruppo, doveva andarsene a casa”.
 

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