NON HO MAI CAPITO PERCHE' CERTA GENTE PER SENTIRSI MIGLIORE ABBIA BISOGNO DI FAR SENTIRE PEGGIO

"Se andiamo avanti così, qui di italiani non ne rimarrà nessuno".
Siamo nel cortile di una casa popolare a due passi da Piazza Abbiategrasso, a Milano.

Un grosso condominio gestito (male) da MM-Metropolitana Milanese, in stato di totale abbandono.

Un palazzone a "elle" abitato da italiani e stranieri, con quattro scale e una quarantina di appartamenti sfitti, vuoti. "

Dov'è l’emergenza abitativa di cui parlano tanto?", si sfoga con noi un condomino.

Quindi, ci si fa incontro Michela, una donna che viveva in quello stabile fino a qualche mese fa:
"Ero irregolare, è vero, ma non per colpe tutte mie: vivevo qui con il mio ex marito
e per anni non mi sono mai occupata di queste cose burocratiche,
mi sono sempre fidato di lui, sbagliando. Ora però non è giusto che paghino i miei figli".

"C'è gente che è qua da anni e che non ha mai pagato l'affitto, però è rimasta e vive tuttora qui.
Quando sono andata in Comune, un funzionario mi ha detto 'Signora, se fosse stata straniera…', senza finire la frase".
 
..........................................mah..................................qualcosa non quadra specie nelle ultime righe.

Reggio Emilia, 9 ottobre 2019 -

Fiori d'arancio amari per gli sposini.

Avevano sbagliato i conti sperando di coprire i costi della cerimonia nuziale
con le "buste" ricevute dagli invitati ma alla fine, invece degli auguri, sono arrivati i carabinieri.

Questo l'epilogo di una giornata di festa - sicuramente indimenticabile per ospiti e sposi -
celebrata a Sant'Ilario in provincia di Reggio Emilia, che si è conclusa con una giovane coppia della provincia di Modena finita nei guai.

Con l'accusa di insolvenza fraudolenta sono stati denunciati alla Procura reggiana un 30enne e la giovane sposa di 22 anni.


L'impegno preso dai due a saldare gli oltre 3.000 euro rimanenti dal conto del pranzo nuziale non è stato onorato,
motivo per cui il ristoratore ha formalizzato la denuncia.

L'episodio risale alla fine di settembre quando il titolare del locale, terminata la festa,
ha chiamato il 112 dopo aver rilevato l'ammanco, senza alcuna garanzia di ristoro da parte dei novelli sposi.

Con i Carabinieri i giovani hanno tentato di giustificarsi sostenendo che non erano bastati i soldi dei regali di nozze,
impegnandosi tuttavia a pagare il dovuto nel più breve tempo possibile.

Poiché a distanza di tempo ciò non è avvenuto, il ristoratore ha deciso di sporgere denuncia.
 
Acqualagna (Pesaro e Urbino), 10 ottobre 2019 -

Sarà l’edizione della quantità e della qualità: tartufo in abbondanza e di pregio per tutti, finalmente.

Dopo gli anni di magra dovuti al clima pazzo, Acqualagna, la capitale assieme ad Alba,
vara la fiera del bianco pregiato con premesse popolari e spettacolose:
da mille a duemila euro al chilo
, all’incirca la metà dell’anno scorso. Queste le prime quotazioni annunciate ieri a Roma.

La presentazione ufficiale è avvenuta al Pio sodalizio Piceni, anfiteatro nel cuore della capitale,
affollato di autorità, turisti e curiosi che sono passati dai realismi visionari della mostra di acquerelli dell’artista di Andrey Esionov,
allestita lì accanto, alle visioni reali della trifola. Roba pregiata e finalmente per tutti:

"La prima raccolta ha confermato le speranze – ha annunciato il sindaco di Acqualagna Luca Lisi –: il tartufo bianco pregiato è tornato,
è buono e ha un costo accessibile per tutti. Sarà un’edizione per le famiglie, per chi non ha mai potuto permettersi il bianco
negli anni scorsi e per chi ama grattarlo in abbondanza. Speriamo continui così".

Per capire cosa rappresenti Acqualagna nel mondo, assieme ad Alba, basti qualche cifra:
in piazza Mattei, intitolata al fondatore dell’Eni nato proprio ad Acqualagna, transitano ogni anno dai 6 ai 700 quintali di tartufi di tutte le qualità,
di qui lo slogan della fiera ‘Acqualagna capitale del tartufo tutto l’anno’.

La gran parte, quasi l’ottanta per cento, finisce nei mercati nazionali ed esteri, Alba compresa.
La storia dei cavatori di Acqualagna che partivano per il Piemonte con il cofano pieno di tartufi bianchi pregiati di Acqualagna,
si perde nella notte dei tempi, e ha alimentato una amichevole rivalità proprio con la città piemontese.

È finita così, con le due superpotenze mondiali del tartufo che si sono spartite i relativi primati:
Acqualagna quello della commercializzazione, Alba quello del consumo con il suo milione di turisti tondo che arrivano ogni anno.

Alba mostra le ciminiere della Ferrero, Acqualagna risponde con il fumo dei camini delle case che si odora arrivando.

È il biglietto da visita della fiera che si apre il 27 ottobre e per poi proseguire tre fine settimana fino al 10 novembre.

Una fiera alimentata dai suoi abitanti: metà paese, 2.200 persone, possiede il patentino di cercatore di tartufi.
Mentre in fatto di cani si va anche oltre: il 70%dei ‘fido’ da tartufo italiani proviene da qui.
Per non parlare del tartufo che mena la storia, o viceversa, con il Furlo che resta il quartiere generale gastronomico
di Benito Mussolini che qui si fermò 56 volte con la famiglia a divorare frittate e tagliatelle tartufate.
 
Sono curioso di vedere se si consumerà prima la lingua del servo, o il kulo del padrone.

Il governo tedesco lancia l’allarme: c’è un numero di indicatori che suggerisce come l’Europa
sia al limite di un flusso di migranti enorme, con una crisi pronta ad esplodere ai confini.

Si tratta di una situazione perfino più grave rispetto a quella che si verificò nel 2015.

Questo allarme è stato lanciato dal ministro degli interni tedesco della CDU, Horst Seehofer che,
nell’ottica di questa possibile crisi, ha perfino affermato “Dobbiamo fare di più per aiutare i nostri partner europei nel controllare i confini europei”,
discorso rivolto soprattutto alla Grecia ed alla Bulgaria ed ai confini fra questi due stati.



La rotta del Mediterraneo orientale rischia di tornare al centro della discussione,
con le cifre dei migranti che transitano in Grecia esplodere, mentre quelli che passano in Italia sono già fortemente in crescita.

Il timore di esplosione è legato alla rotta centrale, con la politica del nuovo governo che, aprendo le porte,
ha attivato un effetto calamita verso i migranti, ma soprattutto verso la Turchia.

Erdogan si prepara ad intervenire nei prossimi giorni in Kurdistan ed il timore è che voglia intervenire,
sulla linea di una tradizione ultracentenaria turca, con un processo di sradicamento demografico dei curdi siriani
da effettuarsi sia con l’eliminazione fisica, sia con lo sradicamento delle popolazioni ed il loro invio in Europa

. In questo modo il Sultano otterrebbe più risultati:

  • da un lato sostituirebbe con etnie turche quelle curde, politicamente problematiche anche nella stessa Turchia, e che militarmente si sono rivelate un osso durissimo per chiunque;
  • dall’altro acquisirebbe uno strumento di pressione nei confronti dell’Unione, per ottenere ulteriori fondi per “Frenare”la migrazione, come già ottenuto da un’arrendevole Germania;
  • infine si destabilizzerebbe l’Unione dal suo interno, in un’ottica di progressiva islamizzazione del vecchio continente.
Un freno a questa politica può essere posto dal retro-front recente di Trump che ha affermato che gli USA
non lasceranno soli i Curdi ed ha minacciato i turchi di “Devastazione economica”.

Nello stesso tempo i Curdi hanno dei contatti con i russi, già presenti in Siria, e potrebbero cambiare il cavallo,
trovando un accordo con Mosca e con Damasco e segnando il maggior smacco per gli USA nel medio oriente.

L’Europa, e l’Italia , cascano invece sempre dal pero,senza rendersi conto che Erdogan è un vero nemico su ogni fronte:
della democrazia, nel settore energetico, e pure militarmente.

Però Germania e Francia non hanno, sinceramente, il coraggio per fare nulla
e l’Italia ormai con il nuovo governo ha cessato ancora di più di esistere nella politica internazionale.

Speriamo che lo scandalo Trump Russiagate, Copasir li porti via tutti.
 
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La Turchia invade i giacimenti Eni.
Adesso basterà spiegare a Di Maio dove sta la Siria e poi risolve lui.
 
A 170km/h con la Panda su corso Regina a Torino, arrestato.
Qualcuno conosce il suo meccanico?
 
Secondo alcuni quotidiani, il killer dei 2 poliziotti aveva dei problemi psichici “Sentiva le voci”.
Che gli spiegavano esattamente come far funzionare una pistola d’ordinanza.
 
Nicola Zingaretti incontra l’amministratore Rai Fabrizio Salini, sono previsti riequilibri alle direzioni delle reti.
Dopo lunga ed aspra trattativa, il PD riesce a spuntare solamente la direzione di: Rai1, Rai2, Rai3, Rai4, Rai5, Rai Movie, Rai Premium, Rai News 24, Rai Storia, Rai Sport, Rai Scuola, Rai Yoyo, Rai Gulp, Rai Südtirol.
 

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