NON LASCIARE CHE LA MORTE O i DOLORI TI RUBINO I RICORDI GIOIOSI.

«Andremo a dire quello che era un sogno è diventata una minaccia per tutti i paesi membri: bisogna rendersi conto che l’idea dell’unione politica e monetaria era un sogno che poteva andare bene al tempo del comunismo, ma rivogliamo indietro la nostra patria e la nostra democrazia, i nostri soldi e poter controllare i nostri confini. Vogliamo liberarci di quella bandiera con le stelline e di quel presidente fantoccio».

Buongiorno. Il post 103 - (che richiama questo) - lo ammetto era una provocazione.
Scrivere che la frase era stata detta da uno della lega, era per valutare la Vs. reazione e per vedere quanto siete informati.

Purtroppo il risultato - specialmente dai sostenitori stellari - è stato negativo.

La frase l'ha detta FARANGE.

Questo è un esempio di come l'informazione può essere manipolata.
 
Ultima modifica:
# mazzettastaiSerenissima di Marco Travaglio
Da il Fatto Quotidiano del 5 Giugno 2014
Se esistesse ancora un minimo di decenza, milioni di persone perbene –elettori, giornalisti, intellettuali, eventuali politici e imprenditori – dovrebbero leggersi l’ordinanza dei giudici di Venezia sul caso Mose e poi chiedere umilmente scusa a Beppe Grillo e ai suoi ragazzi. Anni e anni sprecati ad analizzare il suo linguaggio, a spaccare in quattro ogni sua battuta, a deplorare il suo populismo, autoritarismo, giustizialismo, a domandarsi se fosse di destra o di centro o di sinistra, a indignarsi per le sue parolacce, a scandalizzarsi per le sue espulsioni, ad argomentare sui boccoli di Casaleggio e sul colore del suo trench, a irridere le gaffes dei suoi parlamentari, a denunciare l’alleanza con l’improbabile Farage (l’abbiamo fatto anche noi, ed era giusto farlo, ma in un paese normale: dunque non in Italia). Intanto destra, sinistra e centro – quelli che parlano forbito e non hanno i boccoli – rubavano. Rubavano e rubano tutti, e insieme, sempre, regolarmente, scientificamente, indefessamente, su ogni grande e piccola opera, grande e piccolo evento, appalto, consulenza, incarico. Anzi, ogni grande e piccola opera, grande e piccolo evento, appalto, consulenza, incarico servono soltanto a far girare soldi per poterli rubare. Tutti i più vieti luoghi comuni del qualunquismo bar – sono tutti d’accordo, è tutto un magnamagna – diventano esercizi di minimalismo davanti alla Cloaca Massima che si spalanca non appena si intercetta un telefono, si pedina un vip, si interroga un imprenditore. Basta sollevare un sasso a caso per veder fuggire sorci, pantegane, blatte e bacherozzi maleodoranti con i nostri soldi in bocca, o in pancia (il Mose doveva costare 2 miliardi, ne costerà 6 e ora sappiamo perché). La Grande Razzia che ha divorato l’Italia e continua a ingoiarsene le ultime spoglie superstiti è sopravvissuta a Mani Pulite, agli scandali degli ultimi vent’anni e alla crisi finanziaria, nutrendosi dell’impunità legalizzata, dell’illegalità sdoganata e dell’ipocrisia politichese di chi vorrebbe ancora convincerci che esistono i partiti, le idee, i valori della destra, del centro e della sinistra. Invece esiste soltanto una gigantesca, trasversale, post-ideologica associazione per delinquere che si avventa famelica su ogni occasione per rubare, grassare e ingrassare a spese di quei pochi fessi che ancora si ostinano a pagare le tasse. A ogni scandalo ci raccontano la favola delle mele marce, la frottola della lotta alla corruzione, l’annuncio di regole più severe, la promessa del rinnovamento, della rottamazione. E intanto continuano a rubare, secondo un sistema oliato e collaudato di larghe intese del furto che precede e spiega le larghe intese di governo. E la totale mancanza di opposizione a sinistra negli anni del berlusconismo rampante e rubante. Anche l’art.27 della Costituzione, quello della presunzione di non colpevolezza, diventa una barzelletta se si leggono le carte delle indagini su Expo e sul Mose, dove i protagonisti delinquono in diretta telefonica, o a favore di telecamera: non c’è bisogno della Cassazione, e nemmeno della sentenza di primo grado, per capire che rubavano davvero. Politici, imprenditori, funzionari, generali della Finanza, giudici amministrativi e contabili. Il solito presepe di sempre, che avvera un’altra celebre battuta da bar: a certi livelli “non esistono innocenti, solo colpevoli non ancora presi”. Renzi non ruba, e i suoi fedelissimi sono lì da troppo poco tempo. Ma rischia di diventare il belletto per mascherare un partito marcio con cui – per prenderne il controllo –ha accettato troppi compromessi. Marcio nella testa prim’ancora che nelle tasche. Ieri, senz’aver letto un rigo dell’ordinanza, l’ineffabile Piero Fassino già giurava sulla leggendaria probità del sindaco Orsoni appena arrestato (“chi lo conosce non può dubitare della sua onestà e correttezza”), invitando i giudici ad appurarne al più presto l’innocenza per “consentirgli di tornare alla funzione di sindaco”. Perché, se ne appurassero la colpevolezza cosa cambierebbe? Fassino lo promuoverebbe a suo braccio destro, come ha fatto con Quagliotti pregiudicato per tangenti. Oil Pd gli restituirebbe la tessera, come ha fatto con Greganti pregiudicato per tangenti? La Cloaca Massima è così pervasiva che ogni strumento ordinario per combatterla diventa favoreggiamento. Ma davvero Renzi pensa di affrontarla con il povero Cantone e la sua “task force” di 25 (diconsi 25) collaboratori? O con qualche presunta riforma? A mali estremi, estremi rimedi: cancellare le grandi opere inutili ancora in fase embrionale, dal Tav Torino-Lione al Terzo Valico; cacciare ogni inquisito dai governi locali e nazionali; radiare dai contratti pubblici tutte le imprese coinvolte in storie di tangenti; introdurre gli agenti provocatori per saggiare la correttezza dei pubblici amministratori (come negli Usa); imporre a chi vuole concorrere ad appalti una dichiarazione in cui accettano di essere intercettati, a prescindere da ipotesi di reato (come fece Rudy Giuliani sindaco di New York); piantarla con le “svuotacarceri” (l’ultima è a pag. 7), costruire nuovi penitenziari e, nell’attesa, riattare caserme dismesse per ospitare i delinquenti che devono stare dentro; radere al suolo tutte le leggi contro la giustizia targate destra, centro e sinistra degli ultimi 20 anni. Tutto il resto non è inutile: è complice.
 
La frase di sopra - post 101 - l'ha detta un politico, mi sembra della lega.....
quanti di voi sono d'accordo su questo punto ?
 
Tatteo siamo noi tutti colpevoli di menefreghismo.. aspettiamo il messia di turno che ci faccia soffrire meno senza muovere un dito.. va tutto bene basta che nessuno ci tocchi..possono rubarsi tutta l'italia ma io ho una fetta di pane va tutto bene..
nessuno ama il proprio paese.. se ognuno di noi lo amasse a qs'ora dovremmo stare tutti in piazza e mandare via a kalci in kulo questi parassiti e qua non si parla più di dx e sx... si parla di onestà e stop...

lasciamo perdere... ognuno pensi per se e come uscirne indenne.. tanto bene non finirà.. ogni fine mese è sempre peggio... non c'è una lira anzi un euro bucato ..è tutto fermo immobile...la gente sta raschiando il fondo anzi sono già oltre il fondo...
 
La frase di sopra - post 101 - l'ha detta un politico, mi sembra della lega.....
quanti di voi sono d'accordo su questo punto ?

spogliamoci delle bandiere e iniziamo a lottare per il bene del ns paese...

io sono d'accordo sulla ns sovranità ma noi dovremmo essere i primi a mostrare al mondo intero l'onestà della ns classe politica senza quella è difficile :wall::wall:
 
alle 15,30 altra sorpresa... renzie e draghi regaleranno soldi a tutti :-o:D

Roma, 5 giu. (TMNews) - La Banca centrale europea ha rotto gli indugi e deciso un nuovo taglio ai tassi di interesse dell'area euro: il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento è stato abbassato di 10 punti base allo 0,15 per cento, nuovo minimo storico. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamenti marginali è stato tagliato di 35 punti base allo 0,40 per cento.L'ultima variazione dei tassi risaliva al novembre del 2013. Provvedimenti che entreranno in vigore dall'11 giugno prossimo e decisi in risposta alla persistente debolezza dell'inflazione, che a maggio, moderandosi allo 0,5 per cento su base annua, si è nuovamente allontanata dall'obiettivo dell'istituzione monetaria: inferiore ma vicina al 2 per cento. Ora per eventuali ulteriori misure di supporto a credito e economia l'attenzione si sposta sulla consueta conferenza stampa esplicativa del presidente Mario Draghi, alle 14 e 30. La Bce ha peraltro precisato che con un comunicato separato, alle 15 e 30 verranno annunciate ulteriori misure decise per favorire la corretta trasmissione dei meccanismi di politica monetaria.
 

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