NON POSSIAMO MAI GIUDICARE LE VITE DEGLI ALTRI, PERCHE' OGNI PERSONA CONOSCE SOLO IL SUO DOLORE

Mai un presidente in scadenza si era comportgto come questo essere .....cosa cosa riuscirà a fare nei prossimi 2 giorni .....

Per le centinaia di cubani con in testa gli Stati Uniti e finora con la certezza di acquistare libertà,
naturalizzazione e sussidio semplicemente poggiando il piede a terra sul suolo dello zio Sam il sogno si è spezzato bruscamente.
Sia per chi contava di partire ma anche per chi, dall’altra parte, aspettava con ansia, magari da anni, il ricongiungimento.

Sotto accusa finisce Barack Obama
, lo stesso presidente che nel dicembre del 2015 insieme a Raúl Castro
aveva annunciato un passo storico per Cuba: l’inizio del disgelo ed il ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra Washington e l’Avana.

Un vero e proprio choc per migliaia di cubani ora rimasti bloccati a Panama, in Costa Rica e in Messico,
l’abrogazione fatta da Obama qualche giorno fa del decreto firmato da Bill Clinton nel 1995 e noto a tutti come la legge “dei piedi asciutti e dei piedi bagnati”.

“quella di Obama, per il timing sospetto visto che il 20 gennaio se ne va, sembra a molti una vendetta verso la comunità cubana della Florida,
che non ha votato per Hillary Clinton, come si attendeva Barack, ma per Trump e dunque merita di venire castigato”.

Secondo altri osservatori, tra cui lo stesso Santa María,
“un’altra possibile spiegazione alla decisione sorprendente di Obama è quella di creare un’altra crisi a Trump”,
in aggiunta quella dei rapporti con la Russia. Come?
“Facendo aumentare alle stelle la pressione sulle Corti migratorie Usa, che saranno prevedibilmente inondate
di richieste di asilo politico da parte dei cubani che, anche senza la legge del piede asciutto e bagnato, continueranno a scappare dall’isola caraibica”

Se c’era qualcuno che i cubani in fuga dal “paradiso” comunista temevano potesse eliminare la legge clintoniana, comunque, questi era Donald J Trump.

Invece a farlo è stato il Nobel per la pace, dal quale nessuno si aspettava una mossa del genere,
a parte forse le autorità del regime dell’Avana, particolarmente felici
perché Obama ha anche chiuso il programma “Parole”, con cui gli Stati Uniti accoglievano,
inserendoli nelle loro strutture ospedaliere, i tanti medici cubani in fuga dal “paradiso” castrista.
 
:d:

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Buondì. Con tutti i problemi che ci sono.......

Ormai è noto anche ai gatti (e alle gatte) che la Boldrini ha dato il via alla sua crociata ponendo la questione di genere sopra ogni altra battaglia politica.
Ad ognuno le sue priorità, certo.

Non è bastato per dissuaderla nemmeno il monito di un uomo che la presidenta rispetta moltissimo, ovvero Giorgio Napolitano.
A dicembre Re Giorgio disse di voler "reagire alla trasformazione di dignitosi vocaboli della lingua italiana nell’orribile appellativo di “ministra” o dell’abominevole appellativo di “sindaca”".
Ma Boldrini non si tirò indietro e infatti va avanti come un Caterpillar.

Al suo fianco peraltro può vantare un compagno d'armi (pardon, compagna) del calibro di Maria Elena Boschi,
la quale dopo essere stata retrocessa al ruolo di sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio,
emanò una circolare per imporre a tutti di chiamarla sottosegretaria.

Peccato dopo alcuni giorni si accorse che, in qualità di Segretario del Consiglio dei Ministri, gli onorevoli le avrebbero affibbiato il titolo di segretaria,
sostantivo che deve averle fatto venire in mente tacchi a spillo, occhiali neri e fotocopie. Poco dignitoso per una della sua statura istituzionale.

Tanto da spingerla a scrivere una nuova circolare in cui precisare che deve essere chiamata "sottosegretaria di Stato".
 
Mi vien da pensare ....8 in ginnastica 4 in italiano ......avanti popolo.

ROMA – Otto in Latino e quattro in Matematica al quinto anno?
Alla maturità 2018 si potrà essere ammessi lo stesso.

Lo schema del decreto sugli esami di stato (Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato),
sottoposto al Parlamento, stabilisce, infatti per l’ammissione alle future Maturità una votazione media non inferiore a 6, condotta inclusa.
 
La leva militare è ancora obbligatoria? Sì, anche se è stata sospesa oltre 10 anni fa, non è stata abolita.

Quel che è certo, invece, è che il primo di gennaio di ogni anno i Sindaci di tutti i Comuni italiani devono pubblicare nell’albo pretorio comunale un manifesto,
con il quale rende noto l’obbligo di iscrizione nella lista di leva militare per i giovani che abbiano compiuto i 17 anni di età,
laddove per – leva – si intende classe ovvero anno di nascita del complesso di giovani, nati in quell’anno, che viene chiamato alle armi.

L’ultimo anno chiamato al servizio militare obbligatorio è stato il 1985. Ora dovrebbe toccare alla classe 1986.

Occorre stare molto attenti, avverte Mauro Finguerra, su Punto Sanremo,
perché l’iscrizione è automatica per tutti i giovani della classe chiamata alle armi , ma i giovani e i loro genitori e/o tutori,
hanno l’obbligo di controllare se il nome del giovane è presente nella lista.

Se il nome non c’è, anche se per errore di genere o per mero errore materiale, per trasferimento all’estero, ecc.
– coloro che non fossero iscritti pur avendone l’obbligo commetterebbero un reato, quello di renitenza alla leva, punita con un anno di reclusione.

Chiariamoci bene, come hanno fatto i giudici della Corte di Cassazione (sezione prima penale, sentenza n. 517/2016)
confermando una condanna per renitenza. Il servizio di leva militare non è stato abolito,
anche perché la soppressione di tale obbligo sarebbe in contrasto con l’art. 52, comma 2,
della Costituzione secondo cui “Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge”.
 
ROMA – Solo pagamenti con le carte di credito (perchè deve essere tutto tracciato) e massimo 10 coperti
(perchè se continuerà ad essere “a nero” almeno la somma non sarà troppo alta).
E’ la stretta di legge per i ristoranti in casa, un fenomeno che negli ultimi anni ha preso sempre più piede

Salvo modifiche e ritocchi che possono essere introdotti con qualche emendamento, la legge stabilisce che l’attività di home restaurant “
si avvale di piattaforme tecnologiche che possono prevedere commissioni sul compenso di servizi erogati” su cui vigilerà il ministero dell’Economia.

Occorre registrarsi almeno 30 minuti prima di fruire del pasto e pure la cancellazione del servizio prima della sua fruizione deve rimane tracciata.
Idem i pagamenti, ammessi esclusivamente attraverso sistemi elettronici e “modalità di registrazione univoche dell’identità”. Quindi occorre il pos.

Un altro vincolo, ricorda Paolo Baroni per La Stampa, riguarda la dimensione di questo tipo di attività:
è infatti fissato un tetto giornaliero di coperti, al massimo 10, ed un tetto annuale (non oltre 500).

La legge prevede anche che i compensi non possano superare i 5mila euro all’anno,
importo sul quale trattandosi di attività saltuaria non si pagano tasse.
Se però questa soglia viene superata scatta l’obbligo di dotarsi di partita Iva e di iscrizione all’Inps e poi ovviamente si entra nel normale regime fiscale.
 
1000 e passa euro per mantenere un clandestino che bigollona per la città con lo smartphone in mano e come dicevano ieri sera da Vespa
....garantiti 150 grammi di carne al giorno......mentre ad un anziano 500 euro per mamtenersi, magari affitto incluso e la carne....la vede al supermercato.

ROMA – Nessuna perequazione per le pensioni nel 2016 e nel 2017:
lo fa sapere l’Inps con una circolare in cui spiega che il decreto del ministero delle Finanze fissa nello “0,0% l
’aumento di perequazione automatica da attribuire alle pensioni, in via definitiva, per il 2016″.

A seguito di tale conferma, scrive l’Inps, nessun conguaglio è stato effettuato rispetto alla rivalutazione attribuita in via previsionale per il 2016″.
Il trattamento minimo resta di 501,89 euro. I valori provvisori del 2017 sono identici a quelli definitivi del 2016.

Non solo: l’Inps recupererà a partire da aprile in quattro rate lo 0,1% sulle pensioni a fronte dell’inflazione più bassa registrata nel 2015 rispetto a quella prevista.
“Il recupero del differenziale negativo pari allo 0,1%, relativamente ai ratei corrisposti nel 2015 – scrive l’Inps –
viene effettuato in massimo quattro rate, dalla mensilità di aprile 2017, con il limite minimo di 1 euro per ciascuna rata.
Gli importi inferiori a 1 euro vengono recuperati in unica soluzione”. Il recupero era stato bloccato nel 2016 e rinviato al 2017.
 

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