New York - Dominique Strauss-Kahn e' stato vittima di un complotto ordito sull'asse New York-Parigi, da dove sarebbero partiti ordini alla volta del Sofitel, hotel di proprieta' del gruppo francese Accor, in cui l'ex direttore del Fondo monetario internazionale avrebbe avuto un rapporto sessuale con una cameriera, che lo ha poi denunciato per stupro. A chiamare in causa la "direzione" della catena alberghiera, il cui amministratore dal 15 gennaio di quest'anno e' Denis Hennequin, e' stato un deputato socialista francese, Francois Loncle.
La cameriera del Sofitel Hotel di Manhattan, che accusa di stupro l'ex direttore del Fondo Monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, e' in realta' una prostituta. La clamorosa rivelazione arriva dal
New York Post (leggi articolo), secondo cui l'accusatrice dell'economista francese non solo e' "una bugiarda patologica",
ma anche una donna che - oltre a pulire le stanze - offriva servizi particolari ai clienti uomini. Il Post ha scoperto anche che la donna era al centro di un giro di prostituzione riguardante proprio le immigrate dalla Nuova Guinea, come e' lei.
E' stata un'intercettazione telefonica a far nascere i dubbi della Procura distrettuale di New York sulla credibilità di Nafissatou Diallo, l'accusatrice di Dominique Strauss-Kahn: solo mercoledì scorso tuttavia gli inquirenti sono riusciti ad averne una trascrizione, dato che la cameriera del Sofitel e il suo interlocutore - che parlava da un carcere in Arizona - utilizzavano un particolare dialetto guineano.
Come riporta il quotidiano statunitense The New York Times, il contenuto della conversazione si poteva riassumere in "non ti preoccupare, so quello che sto facendo: questo tizio ha un sacco di soldi", affermazione che ha fatto scattare tutti i campanelli di allarme dato che sembrerebbe indicare che la donna cercava di trarre profitto da quanto accaduto nella suite 2086. Dai successivi interrogatori secondo la Procura è inoltre emerso che Diallo avrebbe mentito sotto giuramento sia nella presentazione della richiesta di asilo alle autorità statunitensi - raccontando delle persecuzioni che non sarebbero avvenute - sia nella ricostruzione della vicenda con Strauss Kahn.
La donna continua a accusarlo di stupro ma ha ammesso che non ha dato subito l'allarme come aveva detto anche al gran giurì sotto giuramento; invece avrebbe pulito un'altra stanza dopo la presunta violenza, e solo in seguito avrebbe avvertito i colleghi. Per lei il rischio è di venire espulsa dal Paese per aver rilasciato dichiarazioni false alle autorità per l'immigrazione. Secondo il suo legale le menzogne della donna sono ben comprensibili: sarebbe stata così ansiosa di lasciare la Guinea da aver "abbellito" la sua storia personale in occasione della richiesta di asilo, includendovi particolari drammatici - come la distruzione della sua casa o la morte in carcere del marito - ma privi di fondamento.
L'ultimo interrogatorio negli uffici della Procura, è durato oltre sei ore ed è qui che gli inquirenti hanno presentato a Diallo dei documenti bancari ottenuti nelle ultime settimane che dimostravano dei versamenti per migliaia di dollari e provenienti da diversi stati americani sul suo conto corrente; la donna aveva sempre affermato che il suo stipendio del Sofitel era la sua unica fonte di reddito.
Tutto ciò - come nota il legale della donna, Kenneth Thompson - non vuol dire che lo stupro non sia avvenuto. Tuttavia, costituisce di fatto una quasi sicura sconfitta per la Procura perché in un eventuale processo la credibilità dell'accusa rappresenta l'arma principale. Per questo è probabile che dopo il rilascio di Strauss-Kahn deciso ieri dal giudice sarà la stessa procura a chiedere il ritiro delle imputazioni, ancora formalmente valide.
la prima parte in rosso: eccallà...
la seconda: ma vaffa ncu.lo...