baleng
Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Geniale osservazione, cui si possono aggiungere il cesso d'oro, il quadro di farfalle morte, le pillole di medicinali, che sono la barriera che tentiamo di erigere contro la morte, ecc.La verità è che il Nostro appartiene alla categoria degli shit artists (la definizione è mia). A ben guardare infatti le opere degli appartenenti alla corrente suddetta hanno i comune due cose: la morte e gli escrementi:
- Duschamp (o come diavolo si scrive) -> orinatoio rovesciato
- Manzoni -> mer** in scatola
- Hirst -> squalo imbalsamato, teschio ricoperto di diamanti
- Cattelan -> bambini di gomma impiccati
e così via.
Provai una punta di soddisfazione qualche anno fa quando Cattelan fece una mostra dal titolo Shit and die (letteralmente significa ca*a e muori) perchè capii che avevo dato a questa categoria di artisti proprio la definizione giusta.
Adesso la storia della banana. E lui starà sicuramente sghignazzando a guardare che il mondo parla delle sue trovate della cui inutilità è convinto lui stesso.
Vorrei condirla di una "spiegazione". Rotti i tabù, per contraccolpo si esagera nella volgarità. In realtà morte ed escrementi rappresentano la vita senza più ideali, senza spirito, senza l'uomo. Siccome la massa non capisce o non apprezza (=paga) il sublime, l'artista non è più una guida, ma, al contrario, si pone lui a rincorrere il popolo stesso nelle sue peggiori caratteristiche, e così facendo dichiara "di rappresentare il suo tempo". Persino il papa colpito da meteorite o Hitler che rappresenta le morti e preega, o i cavalli imbalsamati ... tutto ciò trasuda morte, e soprattutto trasuda mancanza di speranza. Si tratta in ogni caso di semplici inversioni meccaniche di valori, tra l'altro elementari in maniera sconcertante.. E il gesto corrispondente è quello del dito medio ...quello rimasto delle altre 4 dita morte.
Ma rappresenta il suo tempo chi lo fa avanzare, non chi lo rincorre.
Grazie dello spunto, Red
Nella falsariga di tutto ciò stanno gli aerei precipitati, gli appesi a testa in giù, il cartello INRI piantato su un asino. Mi permetto di suggerire alcuni nuovi soggetti al Nostro: un pianista che piscia su una gamba del piano a coda; un bancomat che chiede affetto (vocina registrata), un nonnino centenario che vince i cento metri e via invertendo - e invertendo si condanna ad attingere dall'attualità in modalità dipendenza. Per lo stesso motivo le sobrie pagine della Settimana Enigmistica meriterebbero una mostra a Palazzo Reale.
Resta da vedere il fenomeno Jeff Koons che, essendo americano, non può narrare la morte. Piuttosto, cavalca un ronzino che è nipote della Pop Art, ed ingrandisce gli oggetti proprio come quella. La parte comune con i shittanddaisti starebbe allora in questo rendersi schiavi della materia al massimo grado. Con l'originalità di un gato tuerto.
PS dimenticavo la banana. E l'adesivo che serve a metterla quasi in collezione, come un insetto o ... un critico d'arte.. Che muoia là, peciosa e putrida,invece di venir conservata con cura nella sua linda buccia.