Forse, Cris, ci si dimentica spesso che una nazione - non si sa come - è un organismo unico che agisce parimenti in tutte le sue componenti. Ossia non vi sono comparti in crescita e, contemporaneamente, comparti in flessione, bensì un percorso quasi omogeneo di tutte le parti.
Oggi l'Italia è un Paese triste che si raggomitola su se stesso e sui pochi o tanti fasti del passato, senza energie. E' un Paese che ha smesso di sognare per cui anche i settori in cui abbiamo storicamente una indiscussa eccellenza sono in crisi: prendi ad esempio il design ormai privo di idee. Il Salone del mobile è rimasto una stanca rappresentazione, sembra quasi una fortuna che la virulenza ne abbia impedito l'apertura.
L'arte segue lo stesso destino, non credo per mancanza di artisti ma per la mancanza di ideali dei medesimi.
p.s. - la pochezza quasi ridicola degli attuali politici sono diretta conseguenza di quanto sopra; sono la faccia dell'Italia di oggi.