Difficile commentare senza cadere nella retorica, che detesto.
Con la sua uscita di scena perdiamo un riferimento assoluto del panorama artistico, artefice e guida dell'Arte Povera nella sua affermazione internazionale e grande curatore della Fondazione Prada, un protagonista della generazione della ricostruzione, del sacrificio, del fermento intellettuale, della creatività rispetto a un oggi tanto scialbo, asfittico e depresso. Un vero peccato.