Nuovi minimi ASSOLUTI parte 2 ( quella vera )

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Lo ripeto ... " La liquidità iniettata artificialmente, verra' ritirata e questo porterà ad un aumento improvviso dei tassi d'interesse. Se la bce o la fed ritirano in un’unica operazione la liquidità ( o + operazioni ma massicce) rischierebbe di distruggere nuovamente il settore finanziario e peggiorare la crisi. Questo lo dico perchè ci sono tanti problemi che verrano a capo e serviranno i soldi...... e non possono permettersi il lusso di stampare e stampare lo sanno benissimo anche loro. Un vero casino.... poi mi sbaglio... è una mia opinione!! "

Ormai hanno le ore contate... i grafici da mesi anzi da 1 anno a questa parte parla chiaro.... quindi è possibile un ritiro di liquidità ( una parte ) per far crollare i mercati.....
 
Jp morgan e citigroup cominciano a dire hold,neutral,overnight........ stesso scenario pre crisi.... lo fanno apposta cosi' loro vendono ancora di +!

il fattore RISCHIO, legato al fattore DEBITI, continua e continuerà a pesare nei mercati finanziari per qualche tempo. Questo porta con se una pressione sul valore di EUR, TITOLI, e spinge al rialzo DOLL, BONDS, e in particolare il CHF, YEN, e collateralmente anche ORO, e altri valori rifugio/ qualità. Ad innescare questo ritorno all'avversione al rischio è stato l'articolo relativo al fattore STRESS TEST, che lo rimette in discussione, e in concomitanza alla riunione ECOFIN in atto. Vari commenti hanno ulteriormente sottolineato che la crisi non è passata, che la ripresa resta debole, incerta, disuguale, e regionale, e che i maggiori rischi restano sulle aree periferiche, e per i Paesi maggiormente esposti al DEBITO.
Questo debito è comunque detenuto dai Paesi valutati AAA. Con i TASSI ai record minimi, con l'aiuto finanziario alle imprese già attuato, e una condizione di elevato debito che frena o blocca ogni ulteriore azione, la situazione diventa maggiormente difficile da gestire. Le incertezze sono elevate, la fiducia o non, nei mercati finanziari, si basa su speranze e fattori di brevissimo termine, innescando una attività all'unisono, di masse attivate su singoli prodotti e settori, allo stesso momento, in un mercato con scarse o ridotte contropartite, o comunque indebolite dalla crisi finanziaria di questi ultimi 2 anni.
 

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