La settimana finisce con una giornata nera per le Borse: vendite diffuse e insistenti hanno affossato le Borse in Europa e in America. A Milano l'indice FtseMib è caduto del 3,1%, perdite del 3% anche per Parigi e Francoforte, Londra è scesa del 2,2%.
A Wall Street a metà seduta il Dow Jones e il Nasdaq perdono entrambi il 2,2%, l'indice S&P scende del 2,4%.Che cosa abbia scatenato un simile violento ribasso non è chiaro. Le notizie sull'economia americana, normalmente alla base dei movimenti dei mercati, sono da giorni positive. La campagna dei risultati aziendali del terzo trimestre si sta concludendo negli Usa con risultati per l'80% migliori delle attese.
Sul fronte macro, ieri c'è stata la bella sorpresa del Pil statunitense cresciuto nel terzo trimestre oltre le attese. Nella giornata di oggi abbiamo visto l'indice della fiducia dell'Università del Michigan perfettamente in linea con le previsioni, e anche il calo dello 0,5% dei consumi di settembre, annunciato oggi da Washington, è perfettamente allineato con la media delle stime degli economisti. Quindi? "Quindi ? azzarda un gestore ? potrebbe essere una reazione da eccesso di notizie positive. Se tutto si colora di rosa e l'economia mondiale non è più sull'orlo del baratro, potrebbe esserci un'accelerazione da parte delle autorità nel rivedere le politiche di sostegni e aiuti per uscire dalla crisi". E' la famosa exit strategy di cui tanto si discute e che nessuno immagina debba essere attuata prima del secondo trimestre 2010. Invece, se tutto va meglio delle attese, potrebbe diventare una necessità più urgente.
Se la formidabile ripresa dei mercati azionari degli ultimi sei mesi è stata sostenuto dalla liquidità creata dalle banche centrali, il rischio che la Bce e la Fed facciano marcia indietro può diventare un pericolo per le Borse.
Ma sono solo ipotesi. Così come sono solo ipotesi quelle avanzate da un altro operatore che, sottolineando la violenza del movimento di oggi in coincidenza con la fine del mese di ottobre, non esclude che la causa del forte ribasso siano vendite forzate di qualche investitore in difficoltà obbligato a liquidare posizioni.
Fatto sta che la Borsa di Milano ha chiuso la settimana con un calo del 6,1%: è la seconda settimana consecutiva di ribasso. Anche il mese di ottobre ha un bilancio negativo del 6%, ed è stato il primo mese in rosso da giugno. Per Piazza Affari il rialzo dall'inizio dell'anno si è ridotto al 13%.
La caduta delle Borse è stata accompagnata dalla discesa del petrolio, che ha perso il 3% finendo stasera a 77,4 dollari al barile. Il dollaro si è rafforzato a quota 1,473 contro l'euro.