Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca

Scusate ho una domanda: nel caso in cui venga estesa, tramite emendamento, la data al 01/02/2016 io che ho comprato nel dicembre 2015 al prezzo di 85 la BPVI xs0336683254 allo sportello di Unicredit (non online ma direttamente in filiale) per quale motivo non dovrei essere rimborsato?
Ho letto nel decreto di questo "rapporto diretto" ovvero che andrebbero a rimborsare solo i clienti che hanno acquistato allo sportello delle Venete.
Ma che cavolo di differenza c'è tra me e un cliente che ha comprato allo sportello delle Venete? Non è che il mercato è diverso....perchè tutte e due per acquistare si deve passare dal mercato secondario TLX (essendo l'obbligazione stata collocata nel lontano 2007).
Sandrino o altri esperti potete chiarirmi le idee? Grazie

- Non hanno ESTESO alcuna data, rimane 12 giugno 2014

quindi NON fasciarti la testa per la storia del " rapporto diretto " che tu hai avuto con Unicredit e non con le Venete, perchè tanto NON hanno modificato quel 12 giugno 2014

Misure di ristoro

1. Gli investitori che siano persone fisiche, imprenditori individuali, nonché imprenditori agricoli o coltivatori diretti o i loro successori mortis causa che, al momento dell’avvio della liquidazione coatta amministrativa di cui al presente decreto, detenevano strumenti finanziari di debito subordinato emessi dalle Banche e acquistati nell’ambito di un rapporto negoziale diretto con le medesime Banche emittenti, possono accedere alle prestazioni del Fondo di solidarietà previsto dall’articolo 1, comma 855, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, secondo quanto stabilito dall’articolo 1, commi 856, 857, 858, 859, 860 e 861, e successive modificazioni, della medesima legge. Ai fini di cui al periodo precedente si intendono per investitori anche il coniuge, il convivente more uxorio e i parenti entro il secondo grado in possesso dei predetti strumenti finanziari a seguito di trasferimento con atto tra vivi. Il presente comma si applica solo quando gli strumenti finanziari di debito subordinato sono stati sottoscritti o acquistati entro la data del 12 giugno 2014; in caso di acquisto a titolo gratuito si fa riferimento al momento in cui lo strumento e’ stato acquistato dal dante causa.

2. Agli investitori di cui al comma 1 si applicano le disposizioni in materia di accesso al Fondo di solidarietà con erogazione diretta di cui all’articolo 9 del decreto-legge 3 maggio 2016, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 giugno 2016, n. 119. L’istanza di erogazione dell’indennizzo forfettario di cui al comma 6 del citato articolo 9 deve essere presentata, a pena di decadenza, entro il 30 settembre 2017.
 
Umile parere di un somaro: dovete martellare intesa, questo per due motivi.

1. Sto governo inutile parlarne
2. Anche avessimo avuto Berlinguer Pertini e Aldo Moro in carica, nulla avrebbero potuto contro le tre ladies Koenig - Vestager - Nouy.

Il provvedimento è stato autorizzato previo coinvolgimento azioni e debito subordinato: senza di esso avremmo avuto un bail-in classico, nudo e puro.

Ipotizzare cambi date etc etc sono sciocchezze e questo i signori del Pd lo sanno bene. Hanno fatto tutti la classica propaganda elettorale.
Da lì non si sgarra, come vi ho detto il massimo che potrebbero concedere e' un arbitrato da cui comunque non ricavereste nulla, probabilmente neanche sareste ammessi.

Martellare Intesa: costituire gruppi numerosi di obbligazionisti, nominare vostri rappresentanti ed andare a fare trattative.

Intesa, se vuole, può fare qualcosa.
 
Umile parere di un somaro: dovete martellare intesa, questo per due motivi.

1. Sto governo inutile parlarne
2. Anche avessimo avuto Berlinguer Pertini e Aldo Moro in carica, nulla avrebbero potuto contro le tre ladies Koenig - Vestager - Nouy.

Il provvedimento è stato autorizzato previo coinvolgimento azioni e debito subordinato: senza di esso avremmo avuto un bail-in classico, nudo e puro.

Ipotizzare cambi date etc etc sono sciocchezze e questo i signori del Pd lo sanno bene. Hanno fatto tutti la classica propaganda elettorale.
Da lì non si sgarra, come vi ho detto il massimo che potrebbero concedere e' un arbitrato da cui comunque non ricavereste nulla, probabilmente neanche sareste ammessi.

Martellare Intesa: costituire gruppi numerosi di obbligazionisti, nominare vostri rappresentanti ed andare a fare trattative.

Intesa, se vuole, può fare qualcosa.

sandrino qui c'è una lca con dentro svariati miliardi
basterebbe darci il nostro negli anni, la vedi così impossibile come cosa? l'europa non centrerebbe nulla e intesa neanche (solo cogli npl si possono coprire i 5 miliardi dati pronta cassa, per le garanzie se la vedrà lo stato! a noi le partecipazioni bastano e avanzano inoltre banca nuova e apulia dovrebbero seguire il perimetro del fallimento ho letto, solo che qui hanno buttato i libri nel cesso....)
 

Da La Stampa di oggi


"La verità di Consoli: così Bankitalia faceva pressioni per le nozze con Vicenza
I verbali dell’ex direttore generale di Veneto Banca chiamano in causa via Nazionale


Pubblicato il 07/07/2017
GIANLUCA PAOLUCCI
INVIATO A VICENZA
«Consoli lei non ha capito: Zonin deve essere incontrato immediatamente». E’ il 18 dicembre del 2013 e a rivolgere con durezza questo ordine all’allora amministratore delegato di Veneto Banca è Carmelo Barbagallo, capo del dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria di Bankitalia. A raccontare l’episodio è lo stesso Consoli, nell’ottobre scorso, in un interrogatorio di sette ore durante il quale ha ripercorso le vicende della banca finita il liquidazione e salvata, insieme alla Vicenza di Gianni Zonin, con i soldi pubblici.

La ricostruzione di Consoli, per il quale la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio nei giorni scorsi per una serie di reati tra i quali l’ostacolo alla vigilanza, va presa per quello che è: la difesa di un indagato che cerca durante tutto l’interrogatorio di alleggerire la propria posizione. Ma è estremamente dettagliata. Nel verbale dell’interrogatorio e in una memoria depositata dallo stesso Consoli, ripercorre quasi un decennio di rapporti con Banca d’Italia, concentrandosi nel periodo tra 2013 e 2015.



Prima, i rapporti con Bankitalia erano piuttosto buoni. L’ispezione del 2009 si è chiusa con esito “parzialmente favorevole” e Veneto Banca è stata a lungo “soggetto aggregante”, con Palazzo Koch che ha autorizzato senza rilievi le acquisizioni di Bim, Carifac e BancApulia. A inizio 2013 a Montebelluna arrivano gli ispettori di Bankitalia guidati da Biagio De Varti. L’ispezione dura dal 7 gennaio al 12 aprile e si concentra sul credito deteriorato. Il 23 luglio la relazione conclusiva viene portata al consiglio della banca. Oltre a De Varti, per Bankitalia c’è anche Mauro Parascandolo e Angelo Gramegna, direttore della sede di Venezia.



A parlare è Parascandolo che, ricorda Consoli, spiega come «dagli accertamenti ispettivi non siano emerse gravi evidenze, bensì la necessità per un gruppo di rilievo nazionale - quale era Veneto Banca - di risolvere alcune problematiche con soluzioni che fossero adeguate. Il giudizio è parzialmente sfavorevole e non viene avviata la procedura sanzionatoria». Nel frattempo però, il 15 aprile, è partita una seconda ispezione, condotta dallo stesso team di De Varti, focalizzata su governance e crediti in bonis che si chiuderà appena qualche giorno dopo il cda del 23 luglio.



L’esito arriverà il 6 novembre ed è radicalmente diverso dalla prima. Allegata alla relazione c’è una lettera del governatore, Ignazio Visco. Che, nel racconto di Consoli ai pm, «dice: cari signori, non siete capaci, le cose non vanno, quindi andate tutti a casa e vi trovate un partner di adeguato standing».



A dire che il partner doveva essere proprio la Vicenza, a detta di Consoli, sono ancora gli ispettori Bankitalia in occasione della consegna della memoria. Si arriva a metà dicembre, quando prima l’allora presidente Flavio Trinca (il 17) poi Consoli (il 18) incontrano Barbagallo. Ripete con vigore che Veneto Banca deve fondersi con Vicenza e che deve incontrare immediatamente Zonin.



L’appuntamento viene fissato ad Aquileia, in una delle tenute di Zonin, per il 27 dicembre. Nel racconto di Zonin, il presidente della Vicenza tiene a far sapere ai suoi ospiti (oltre a Consoli c’è Trinca e l’ex ad della Vicenza, Sorato) di essere stato al telefono oltre un’ora «con il governatore» e detta le condizioni: nessun rappresentante di Montebelluna in consiglio, il prezzo deciso da Vicenza: «I concambi li faccio io». Alle resistenze di Consoli, Zonin replica secco: «Se lei si frappone io informo il governatore».



Consoli ribalta su Visco anche la responsabilità dell’ultimo aumento di capitale, quello del 2014. «Perché facciamo gli aumenti? Oh, perché c’è una lettera dispositiva del governatore che ci impone di farlo, (...) di convertire immediatamente il bond, ce lo impone (..)». Si tratta di un bond convertibile emesso appena un anno prima. 350 milioni di euro che qualche mese dopo verranno “azzerati”."
 
Ernesto,
hai letto l'articolo di ieri sul Sole sui malumori di Enria e di tutta la casta burocratica UE per la loophole all'italiana ?
 
anche perchè non portano da nessuna parte ,si subisce un ulteriore perdita in tempo e danaro.
Vi sembra facile dire a chi sta perdendo 50k "non fate niente perché è tutto inutile"?!?
Senza fare troppo i professori credo sia normale e umano provare tutte le strade possibili per avere qualche speranza. Poi chi è un genio della finanza e non un risparmiatore ingenuo truffato ovvio che fa bene a trovare altri modi per recuperare.
Se viene creato un altro 3d per azioni giudiziarie potete comunucarlo anche qui per favore?
 

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