Che dire Yunus, osservando i prezzi di questi giorni mi sembra che il mercato ritenga ormai che tutto sia possibile, dal fallimento di grosse banche ed assicurazioni, a quello di alcuni stati membri, alla scomparsa di diversi settori industriali...
La BEI in teoria è garantita dai paesi aderenti all'Unione Europea (che ne sono azionisti, con un capitale sociale di 164,8 mld €).
E' una banca molto solida, che per statuto può erogare prestiti non superiori di due volte e mezzo al capitale versato.
E' evidente che le quotazioni riflettono il deterioramento attuale e prospettico del profilo finanziario di molti paesi, dall'Irlanda alla Gran Bretagna, passando per la Germania e la Spagna.
La mia convinzione è che lo scioglimento dell'unione europea sia allo stato attuale una ipotesi fantascientifica.
Mi chiedo fra l'altro come farebbe la Germania a sopravvivere da sola, dato che il suo sistema bancario è fortemente esposto verso tutte le altre economie della UE, e non solo UE.
Se ad esempio si decidesse di lasciare al suo destino l'Austria, siamo sicuri che il sistema tedesco sarebbe in grado di reggere da solo?
Hai ragione da vendere quando dici che la costruzione della UE non sta in piedi, essendosi limitata in gran parte ad unificare solo la moneta e la politica monetaria, ma credo che proprio da questa crisi nascerà una forte spinta ad integrare sempre di più anche le politiche economiche e i sistemi di controllo.
Non è un caso che proprio ora la Germania, che si è sempre rifiutata di inserire esplicitamente nei trattati delle clausole di "mutuo soccorso", nel timore di incoraggiare politiche lassiste da parte degli stati meno virtuosi, si trovi ora costretta ad ammettere che in caso di crisi di un singolo paese gli altri interverrebbero a suo sostegno.
Quanto ai disallineamenti di cui parli, quindi, peccato che riguardino titoli che non mi interessano in questo momento, perchè se no non ci penserei un attimo a switchare dallo stato italiano alla BEI.