L'ho letto sul 3d delle cv di la', e' un articolo sulla nuova cv BP:

L'Arena.it – Economia – Economia
«Banco Popolare, prestito attento ai soci»
RISPARMIO. Maurizio Faroni, responsabile della Finanza spiega le caratteristiche del prodotto. Attese cedole semestrali con rendimenti superiori al mercato monetario
Sabato 30 gennaio assemblea straordinaria per il via all'emissione del prestito denominato «soft mandatory» che rafforza il patrimonio
21/01/2010
Un rafforzamento del patrimonio con l'emissione di un prestito di nuova formula rivolto a tutti gli investitori, ma con attenzione ai piccoli azionisti. È l'intedimento dei vertici del Banco Popolare che chiedono il via libera definitivo all'emissione del «soft mandatory» (questo il nome del prodotto) ai soci nell'assemblea convocata in forma straordinaria sabato 30 gennaio a Veronafiere.
Un'assemblea anticipata rispetto alla parte ordinaria per l'approvazione dei conti 2009, che quest'anno si terrà a Novara a fine aprile, proprio per poter avere mezzi freschi a disposizione rapidamente.
Nel 2009 il Banco Popolare, come tutte le banche italiane, si è dato l'obiettivo di rafforzare progressivamente i propri ratios patrimoniali per far fronte alla congiuntura negativa e poter continuare a sostenere la crescita degli impieghi alle economie locali.
Si tratta di obbligazioni convertibili della specie «soft mandatory» che, configurando un potenziale incremento del patrimonio, richiedono il consenso di un'assemblea straordinaria. «Rinviare la decisione all'assemblea di approvazione del bilancio avrebbe dilatato troppo i tempi, riducendo il potenziale competitivo del Gruppo», spiega Maurizio Faroni, chief financial officer del Banco Popolare, cioè il capo della finanza. «Inoltre questa tempistica», aggiunge, «consente di valutare con più tranquillità l'opportunità di dismettere alcuni asset non strategici del Gruppo, in un contesto più favorevole».
Quali sono le caratteristiche del prestito obbligazionario convertibile?
«L'emissione combina le caratteristiche tipiche dell'obbligazione convertibile con la possibilità per l'emittente di richiedere la conversione in capitale alla scadenza o anticipatamente, ma solo ai prezzi borsistici rilevati in un breve intervallo temporale successivo alla decisione e, nel caso ciò avvenga in anticipo rispetto alla scadenza, corrispondendo un premio aggiuntivo rispetto al valore nominale dell'obbligazione».
Perché viene utilizzato in particolare nel mondo delle banche popolari e cooperative?
«Credo che l'attenzione per questo strumento da parte di alcune banche popolari si spieghi proprio con le sue caratteristiche tecniche, molto "amichevoli" per l'azionista, sia per la stretta correlazione delle condizioni di conversione all'andamento dei prezzi borsistici che per il rendimento cedolare normalmente è associato a queste emissioni».
Che durata avrà? Il rendimento, sulla base delle esperienze già attivate, potrebbe essere superiore a quello del mercato monetario? E la cedola con che cadenza?
«La durata presumibilmente sarà di quattro anni. Il rendimento verrà deciso dal consiglio di gestione una volta avuta la delega. La cedola probabilmente sarà annuale».
Cosa significa l'espressione «soft mandatory»?
«Questa emissione si distingue dal "mandatory convertible bond" ("convertendo" in italiano) in quanto l'emittente, cioè il Banco, potrà decidere di rimborsare a scadenza il prestito in denaro e/o in azioni in linea con il valore nominale dell'obbligazione convertibile. Nel "convertendo" il rimborso avviene solo attraverso la consegna di azioni e sulla base di un prezzo di conversione e di un rapporto di conversione prestabilito al momento dell'emissione».
Quindi praticamente cosa avviene?
«In sostanza, il "soft mandatory" non impegna emittente e sottoscrittore alla conversione e, soprattutto, non ne predetermina il prezzo a prescindere dagli andamenti del mercato borsistico. Di più, qualora la conversione venga decisa dall'emittente in via anticipata rispetto alla scadenza, non solo la stessa avviene ai prezzi di Borsa pro-tempore scambiati sul mercato, ma si assicura al sottoscrittore anche un premio di conversione».
Quali potrebbero essere i vantaggi per soci e azionisti che sottoscrivono il prodotto?
«Intanto mette a disposizione di tutti gli azionisti uno strumento efficiente, liquido e quotato in Borsa, con un buon rendimento e un'elevata protezione rispetto agli andamenti azionari, che potrà peraltro beneficiare di un migliore andamento dell'economia reale e delle quotazioni borsistiche del nostro Gruppo».
E il Banco come si rafforzerà?
«L'emissione creerà una potenziale disponibilità di capitale aggiuntivo per l'operativà del Banco Popolare, nell'interesse non solo dei nostri
territori ma in definitiva dei nostri stessi azionisti».
Ma in sostanza cosa avviene?
«L'emissione costituisce una riserva di capitale che, decorsi i primi 18 mesi dall'emissione, può essere generato in qualunque momento lo si ritenga opportuno. Supponendo per semplicità di calcolo che l'emissione sia pari ad un miliardo di euro, l'eventuale conversione in capitale del prestito consentirebbe di oltrepassare il 7% nel nostro core tier1, anche senza dismissioni di asset».
L'assemblea è chiamata ad attribuire al consiglio di gestione del Banco, di concerto con il consiglio di sorveglianza, la responsabilità di definire le condizioni dell'emissione. Poi che succederà?
«Posso dire fin d'ora che il consiglio sarà molto attento alle condizioni di mercato ed alle attese dei propri soci, definendo un profilo di sicuro interesse per gli azionisti, cui il prestito sarà offerto in opzione. Tenuto conto degli iter autorizzativi delle autorità di Vigilanza è ragionevole prevedere che la struttura del prestito verrà definita nel mese di febbraio».
L'eventuale aumento di capitale al servizio della conversione quando dovrebbe essere effettuato?
«L'emissione delle azioni a servizio della conversione potrà realizzarsi con tre modalità: la pirma mano a mano che le obbligazioni vengono convertite dai sottoscrittori; la seconda alla data di esercizio dell'opzione di rimborso anticipato da parte della società; la terza alla scadenza del prestito, nel caso in cui venga deciso di rimborsare il prestito in azioni. In ogni caso la conversione (e quindi l'aumento di capitale) non potrà essere effettuata prima che siano trascorsi 18 mesi dall'emissione».
La Banca garantisce un premio agli obbligazionisti nel caso di rimborso anticipato delle obbligazioni mediante pagamento in azioni. Che significa?
«Significa che il numero di azioni da consegnare in caso di esercizio dell'opzione di riscatto anticipato verrà determinato non solo in funzione del valore di mercato corrente delle azioni Banco Popolare (o del prezzo di conversione stabilito all'atto dell'emissione se più basso del valore borsistico), ma anche in modo tale da garantire al sottoscrittore un premio rispetto al valore nominale dell'obbligazione convertibile».
Cioè?
«In sostanza, nel caso di conversione anticipata, l'azionista riceverà un numero aggiuntivo di azioni pari alla percentuale definita nel prospetto di emissione. Il valore di mercato delle azioni sarà determinato sulla base della media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni Banco Popolare rilevata in un determinato periodo di riferimento, come verrà definito nel regolamento del prestito». L.Bu.
 
questo warrant ha un rischio assimilabile a delle semplici azioni, anzi forse è un po' meno rischioso.

Certo se il mercato si mettesse a scendere deciso non sarebbe una bella cosa e se le azioni arrivasssero in zona 4€ il rischio del warrant aumenterebbe in maniera esponenziale!

Ma ancora siamo molto lontani dalla soglia di allarme.

Ciao Stefanog, grazie per l'intervento, si soffre un po' ma naturalmente non si vende nulla :D
 
L'ho letto sul 3d delle cv di la', e' un articolo sulla nuova cv BP:

L'Arena.it – Economia – Economia
«Banco Popolare, prestito attento ai soci»
RISPARMIO. Maurizio Faroni, responsabile della Finanza spiega le caratteristiche del prodotto. Attese cedole semestrali con rendimenti superiori al mercato monetario
Sabato 30 gennaio assemblea straordinaria per il via all'emissione del prestito denominato «soft mandatory» che rafforza il patrimonio
21/01/2010
Un rafforzamento del patrimonio con l'emissione di un prestito di nuova formula rivolto a tutti gli investitori, ma con attenzione ai piccoli azionisti. È l'intedimento dei vertici del Banco Popolare che chiedono il via libera definitivo all'emissione del «soft mandatory» (questo il nome del prodotto) ai soci nell'assemblea convocata in forma straordinaria sabato 30 gennaio a Veronafiere.
Un'assemblea anticipata rispetto alla parte ordinaria per l'approvazione dei conti 2009, che quest'anno si terrà a Novara a fine aprile, proprio per poter avere mezzi freschi a disposizione rapidamente.
Nel 2009 il Banco Popolare, come tutte le banche italiane, si è dato l'obiettivo di rafforzare progressivamente i propri ratios patrimoniali per far fronte alla congiuntura negativa e poter continuare a sostenere la crescita degli impieghi alle economie locali.
Si tratta di obbligazioni convertibili della specie «soft mandatory» che, configurando un potenziale incremento del patrimonio, richiedono il consenso di un'assemblea straordinaria. «Rinviare la decisione all'assemblea di approvazione del bilancio avrebbe dilatato troppo i tempi, riducendo il potenziale competitivo del Gruppo», spiega Maurizio Faroni, chief financial officer del Banco Popolare, cioè il capo della finanza. «Inoltre questa tempistica», aggiunge, «consente di valutare con più tranquillità l'opportunità di dismettere alcuni asset non strategici del Gruppo, in un contesto più favorevole».
Quali sono le caratteristiche del prestito obbligazionario convertibile?
«L'emissione combina le caratteristiche tipiche dell'obbligazione convertibile con la possibilità per l'emittente di richiedere la conversione in capitale alla scadenza o anticipatamente, ma solo ai prezzi borsistici rilevati in un breve intervallo temporale successivo alla decisione e, nel caso ciò avvenga in anticipo rispetto alla scadenza, corrispondendo un premio aggiuntivo rispetto al valore nominale dell'obbligazione».
Perché viene utilizzato in particolare nel mondo delle banche popolari e cooperative?
«Credo che l'attenzione per questo strumento da parte di alcune banche popolari si spieghi proprio con le sue caratteristiche tecniche, molto "amichevoli" per l'azionista, sia per la stretta correlazione delle condizioni di conversione all'andamento dei prezzi borsistici che per il rendimento cedolare normalmente è associato a queste emissioni».
Che durata avrà? Il rendimento, sulla base delle esperienze già attivate, potrebbe essere superiore a quello del mercato monetario? E la cedola con che cadenza?
«La durata presumibilmente sarà di quattro anni. Il rendimento verrà deciso dal consiglio di gestione una volta avuta la delega. La cedola probabilmente sarà annuale».
Cosa significa l'espressione «soft mandatory»?
«Questa emissione si distingue dal "mandatory convertible bond" ("convertendo" in italiano) in quanto l'emittente, cioè il Banco, potrà decidere di rimborsare a scadenza il prestito in denaro e/o in azioni in linea con il valore nominale dell'obbligazione convertibile. Nel "convertendo" il rimborso avviene solo attraverso la consegna di azioni e sulla base di un prezzo di conversione e di un rapporto di conversione prestabilito al momento dell'emissione».
Quindi praticamente cosa avviene?
«In sostanza, il "soft mandatory" non impegna emittente e sottoscrittore alla conversione e, soprattutto, non ne predetermina il prezzo a prescindere dagli andamenti del mercato borsistico. Di più, qualora la conversione venga decisa dall'emittente in via anticipata rispetto alla scadenza, non solo la stessa avviene ai prezzi di Borsa pro-tempore scambiati sul mercato, ma si assicura al sottoscrittore anche un premio di conversione».
Quali potrebbero essere i vantaggi per soci e azionisti che sottoscrivono il prodotto?
«Intanto mette a disposizione di tutti gli azionisti uno strumento efficiente, liquido e quotato in Borsa, con un buon rendimento e un'elevata protezione rispetto agli andamenti azionari, che potrà peraltro beneficiare di un migliore andamento dell'economia reale e delle quotazioni borsistiche del nostro Gruppo».
E il Banco come si rafforzerà?
«L'emissione creerà una potenziale disponibilità di capitale aggiuntivo per l'operativà del Banco Popolare, nell'interesse non solo dei nostri
territori ma in definitiva dei nostri stessi azionisti».
Ma in sostanza cosa avviene?
«L'emissione costituisce una riserva di capitale che, decorsi i primi 18 mesi dall'emissione, può essere generato in qualunque momento lo si ritenga opportuno. Supponendo per semplicità di calcolo che l'emissione sia pari ad un miliardo di euro, l'eventuale conversione in capitale del prestito consentirebbe di oltrepassare il 7% nel nostro core tier1, anche senza dismissioni di asset».
L'assemblea è chiamata ad attribuire al consiglio di gestione del Banco, di concerto con il consiglio di sorveglianza, la responsabilità di definire le condizioni dell'emissione. Poi che succederà?
«Posso dire fin d'ora che il consiglio sarà molto attento alle condizioni di mercato ed alle attese dei propri soci, definendo un profilo di sicuro interesse per gli azionisti, cui il prestito sarà offerto in opzione. Tenuto conto degli iter autorizzativi delle autorità di Vigilanza è ragionevole prevedere che la struttura del prestito verrà definita nel mese di febbraio».
L'eventuale aumento di capitale al servizio della conversione quando dovrebbe essere effettuato?
«L'emissione delle azioni a servizio della conversione potrà realizzarsi con tre modalità: la pirma mano a mano che le obbligazioni vengono convertite dai sottoscrittori; la seconda alla data di esercizio dell'opzione di rimborso anticipato da parte della società; la terza alla scadenza del prestito, nel caso in cui venga deciso di rimborsare il prestito in azioni. In ogni caso la conversione (e quindi l'aumento di capitale) non potrà essere effettuata prima che siano trascorsi 18 mesi dall'emissione».
La Banca garantisce un premio agli obbligazionisti nel caso di rimborso anticipato delle obbligazioni mediante pagamento in azioni. Che significa?
«Significa che il numero di azioni da consegnare in caso di esercizio dell'opzione di riscatto anticipato verrà determinato non solo in funzione del valore di mercato corrente delle azioni Banco Popolare (o del prezzo di conversione stabilito all'atto dell'emissione se più basso del valore borsistico), ma anche in modo tale da garantire al sottoscrittore un premio rispetto al valore nominale dell'obbligazione convertibile».
Cioè?
«In sostanza, nel caso di conversione anticipata, l'azionista riceverà un numero aggiuntivo di azioni pari alla percentuale definita nel prospetto di emissione. Il valore di mercato delle azioni sarà determinato sulla base della media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni Banco Popolare rilevata in un determinato periodo di riferimento, come verrà definito nel regolamento del prestito». L.Bu.


mi pare ricordi la Creval cv, no?
 
Potrebbe essere come la Creval o come la UBI, a seconda che ci sia uno strike massimo fissato (i 12,50€ per UBICV) oppure no.
 
Potrebbe essere come la Creval o come la UBI, a seconda che ci sia uno strike massimo fissato (i 12,50€ per UBICV) oppure no.
dalle chiacchere della conferenza stampa, secondo me, la stanno vendendo come la UBI cv... poi, sappiamo che le chiacchere non contano... vedremo il prospetto... speriamo che sia come la UBI !

ciao

surfista
 
dalle chiacchere della conferenza stampa, secondo me, la stanno vendendo come la UBI cv... poi, sappiamo che le chiacchere non contano... vedremo il prospetto... speriamo che sia come la UBI !

ciao

surfista



Popolari, ultimo quarto in linea Occhi puntati sui business plan

Quarto trimestre 2009 in linea con le attese per Ubi Banca e il Banco Popolare, entrambe alle prese con il nuovo piano industriale. Nel quarto trimestre «non ci sono cattive sorprese, è in linea con le attese», ha detto ieri il consigliere delegato di Ubi Banca Victor Massiah, a margine della conferenza «Italian financial services» di Ubs. Ci vorrà invece del tempo per la presentazione del business plan. «C’è un’enorme incertezza sui mercati e sull’evoluzione dei tassi. Non se ne parlerà fino a quando non ci sarà maggior stabilità», ha risposto Massiah, che nel corso del 2010 non prevede operazioni straordinarie, se non l’annunciata cessione delle attività di banca depositaria a Rbc Dexia «entro il primo semestre», che darà al gruppo «una plusvalenza netta di circa 80 milioni». Il consigliere delegato ha poi spiegato che la banca è «pronta per Basilea 3», perché «è una di quelle meglio patrimonializzate non solo in Italia, ma anche in Europa». Dalla conferenza è emerso che il core tier 1 potrebbe salire nel 2011 di 150 punti base, dal 7,33%, grazie alla conversione del bond da 640 milioni e all’esercizio di warrant convertibili per 400 milioni. Nessuna novità, invece, su Arca sgr, mentre la cessione di una quota di minoranza della controllata Popolare di Ancona ad Aviva sarà di scarso impatto sui bilanci della banca. Se Ubi è ancora in alto mare sul piano industriale, per il Banco Popolare è questione di pochi mesi. Il direttore finanziario Maurizio Faroni ha detto che il business plan 2010-2012 sarà presentato al mercato dopo l’assemblea del 24 aprile che licenzierà il bilancio 2009 e che il focus sarà sul core business. Faroni (che ha parlato di un quarto trimestre 2009 in linea con le aspettative) ha poi ricordato l’emissione del bond convertibile da un miliardo, che sarà lanciato tra febbraio e marzo, mentre tra marzo e aprile l’istituto procederà all’Opa residuale e al delisting di Italease. Passando al risparmio gestito, Ennio Doris, ad di Mediolanum, si è detto «fiducioso in un ottimo risultato per la chiusura del 2009», anche se il secondo e il terzo trimestre risulteranno i migliori dell’esercizio grazie alle commissioni di performance. Il quarto, però, ha visto buone componenti ricorrenti. Mediolanum stima di chiudere il 2009 con masse gestite in crescita del 35% a 40 miliardi e una raccolta di 5,8 miliardi (+122%). Lo scudo ha portato nelle casse dell’istituto 709 milioni, a fronte dei 200 milioni incassati con gli altri due precedenti. Anche togliendo ai dati di raccolta l’effetto una-tantum dello scudo, Doris ha ricordato che gli afflussi netti ammontano a 5 miliardi. «Un dato eccezionale. Da soli abbiamo fatto i due terzi di tutti i competitori», ha spiegato l’ad che, interpellato su Banca Esperia, ha risposto che l’istituto «con lo scudo ha raccolto circa 1,5 miliardi». Infine, Banca Generali ha rivisto al rialzo la raccolta dal rientro di capitali, portandola da 1,5 a 2 miliardi.

da Finanza&Mercati del 22-01-2010
 
"La Banca garantisce un premio agli obbligazionisti nel caso di rimborso anticipato delle obbligazioni mediante pagamento in azioni. Che significa?
«Significa che il numero di azioni da consegnare in caso di esercizio dell'opzione di riscatto anticipato verrà determinato non solo in funzione del valore di mercato corrente delle azioni Banco Popolare (o del prezzo di conversione stabilito all'atto dell'emissione se più basso del valore borsistico), ma anche in modo tale da garantire al sottoscrittore un premio rispetto al valore nominale dell'obbligazione convertibile».
Cioè?
«In sostanza, nel caso di conversione anticipata, l'azionista riceverà un numero aggiuntivo di azioni pari alla percentuale definita nel prospetto di emissione. Il valore di mercato delle azioni sarà determinato sulla base della media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni Banco Popolare rilevata in un determinato periodo di riferimento, come verrà definito nel regolamento del prestito»"




Quello che mi lascia un po' perplesso con queste soft mandatory è che l'opzione di rimborso anticipato verrebbe utilizzata nel caso la banca dovesse rafforzare il capitale. In tal caso però probabilmente non navigherebbe in acque buone....
Nel momento in cui prendesse tale decisione l'azione a mercato potrebbe anche deprezzarsi prima che un convertibilista venga in possesso delle azioni stesse (a seconda di come è fatto il regolamento).
Inoltre tutti i convertibilisti tenderebbero a vendere non appena in possesso delle azioni mettendo ulteriore pressione ai corsi azionari.
Sbaglio qualcosa nel mio ragionamento o è tutto oro quello che luccica?
 
L'andamento dei corsi secondo me dipenderà anche dalla possibilità di shortare le azioni corrispondenti in quel periodo.
Se sarà possibile, interverrebbero gli arbitraggisti a mantenere allineate le quotazioni di azione e cv (almeno fino al momento del rimborso), se non lo sarà è possibile che la cv si mantenga fino all'ultimo a sconto rispetto al teorico proprio per compensare questo rischio.

Interessante la news su UBI, sembra che diano per scontata la call (con floor di 110... :D) nel 2011. Tra un annetto, insomma.
Nel caso, non mi stupirei di vedere le quotazioni andare almeno a 113, anche con azione ferma ;)
 

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