da qualche tempo su un bond --su qualsiasi bond--entro solo se il suo rendimento effettivo lordo è abbastanza superiore al CDS dell'emittente. E ,per quanto riguarda i BTP, il loro prezzo corrente è corretto rispetto al fair value che devono avere basandosi appunto su iRS e CDS Italia; se dico che è corretto intendo dire che il prezzo corrente è lontano dal loro fair value del +/-0,5%-0,75%. Ad esempio il BUND 2021 ai prezzi di ieri è a premio del 12% cioè è carissimo se parametrato ai CDS GERMANIA e all'IRS 10 anni. Quindi secondo il mio metodo un BUND tedesco sarebbe ORA da vendere a meno di sperare che il CDS GERMANIA vada a 20 (da poco oltre 100 che è oggi) o che l'IRS vada a 1%.E che il BUND sia oggi stra caro è frutto del fly to quality cioè di gente che compra bund oppure oro senza fare dei semplici calcoli che aiutano a capire che per ogni cosa c'è un prezzo equo . Cioè --in ultima analisi-- è inutile strapagare una cosa (BUND) per stare tranquilli se ci sono sul mercato centinaia di titoli che a fronte di un rischio un filino più alto (CDS poco maggiori rispetto alla Germania ) ti fanno guadagnare come rendimento effettivo ben di più del BUND e sopattutto sono a sconto e non a strapremio come lo è il BUND .
Secondo questa metodologia avevo giorni addietro preso ad esempio delle Barclays Rev Floater 2021 a 91 vendute ieri a 100,50 e sempre giorni fa avevo preso delle Barclays 6% 2019 a 103,50 vendute ieri a 106,50. Le avevo comprate perchè a quel tempo erano a sconto rispetto al loro fair value del 5/7% e ieri le ho vendute non perchè ci ho gudagnato ma perchè lo sconto si era affievolito.
Tornando all'Italia ,chi compra ora BTP li paga fair cioè sic rebus stantibus non è che faccia un grande affare ma potrebbe farlo se in un domani i CDS Italia scendessero .
