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Cape Live: Simone Cimino accusato di manipolazione finanziaria | ilJournal.it
Fondi Cape Live: i motivi dell’arresto di Simone Cimino
Di simone ricci • 02 giu, 2011 • Categoria: Primo piano L’ennesimo  nome della finanza italiana ha visto bruscamente interrotta la propria  carriera: si tratta di Simone Cimino, fondatore di Cape Live  e ora accusato di manipolazione di mercato. Ma chi è realmente Cimino e  a danno di chi sono andate le proprie manovre illecite? Non si tratta  di una questione di poco conto, visto che Cape Natixis, la società  coinvolta, è presente in molti altri capitali aziendali, tra cui quello  di Arkimedica  (celebre per la sua attività nel settore dell’health care) e Screen  Service. Qualche sentore c’era già comunque, visto che il ministero  dell’Economia aveva provveduto a disporre l’amministrazione  straordinaria del gruppo già due mesi fa. L’avviso di garanzia è  scattato a causa di una obbligazione convertibile, con lo stesso Cimino  accusato di aver inciso sul prezzo della stessa e delle azioni  ordinarie, diffondendo in questo modo la notizia di una raccolta  finanziaria falsa e improponibile. Inoltre, per non farsi mancare nulla  il finanziere siciliano ha deciso anche di non rendere noto agli organi  preposti un pegno sul deposito di circa due anni fa, un’altra operazione  che ha minato l’attività operativa di Cape Live. Questo ci insegna che  quando si sottoscrive un prodotto finanziario bisogna sempre informarsi  nella maniera più dettagliata possibile: Cimino è stato spesso visto  come uno dei possibili salvatori dello stabilimento Fiat di Termini  Imerese, ma questa sua società di gestione del risparmio, Cape Natixis,  si è caratterizzata soltanto per irregolarità e partecipazioni  rischiose, tanto che gli investimenti ne hanno risentito parecchio. La  creatività finanziaria è stata sbalorditiva, addirittura gli incassi  della compagnia sono più che raddoppiati grazie a una sconosciuta banca  del Belgio, Degroof Banque Privée. Ora che il finanziere è  impossibilitato ad agire, si potrà fare maggiore chiarezza e si potrà  capire quanti risparmiatori e clienti si sono effettivamente affidati alla sgr in questione, oltre a quanto denaro può essere stato perso in occasione di investimenti poco mirati.
L’ennesimo  nome della finanza italiana ha visto bruscamente interrotta la propria  carriera: si tratta di Simone Cimino, fondatore di Cape Live  e ora accusato di manipolazione di mercato. Ma chi è realmente Cimino e  a danno di chi sono andate le proprie manovre illecite? Non si tratta  di una questione di poco conto, visto che Cape Natixis, la società  coinvolta, è presente in molti altri capitali aziendali, tra cui quello  di Arkimedica  (celebre per la sua attività nel settore dell’health care) e Screen  Service. Qualche sentore c’era già comunque, visto che il ministero  dell’Economia aveva provveduto a disporre l’amministrazione  straordinaria del gruppo già due mesi fa. L’avviso di garanzia è  scattato a causa di una obbligazione convertibile, con lo stesso Cimino  accusato di aver inciso sul prezzo della stessa e delle azioni  ordinarie, diffondendo in questo modo la notizia di una raccolta  finanziaria falsa e improponibile. Inoltre, per non farsi mancare nulla  il finanziere siciliano ha deciso anche di non rendere noto agli organi  preposti un pegno sul deposito di circa due anni fa, un’altra operazione  che ha minato l’attività operativa di Cape Live. Questo ci insegna che  quando si sottoscrive un prodotto finanziario bisogna sempre informarsi  nella maniera più dettagliata possibile: Cimino è stato spesso visto  come uno dei possibili salvatori dello stabilimento Fiat di Termini  Imerese, ma questa sua società di gestione del risparmio, Cape Natixis,  si è caratterizzata soltanto per irregolarità e partecipazioni  rischiose, tanto che gli investimenti ne hanno risentito parecchio. La  creatività finanziaria è stata sbalorditiva, addirittura gli incassi  della compagnia sono più che raddoppiati grazie a una sconosciuta banca  del Belgio, Degroof Banque Privée. Ora che il finanziere è  impossibilitato ad agire, si potrà fare maggiore chiarezza e si potrà  capire quanti risparmiatori e clienti si sono effettivamente affidati alla sgr in questione, oltre a quanto denaro può essere stato perso in occasione di investimenti poco mirati.
				
			Fondi Cape Live: i motivi dell’arresto di Simone Cimino
Di simone ricci • 02 giu, 2011 • Categoria: Primo piano
 L’ennesimo  nome della finanza italiana ha visto bruscamente interrotta la propria  carriera: si tratta di Simone Cimino, fondatore di Cape Live  e ora accusato di manipolazione di mercato. Ma chi è realmente Cimino e  a danno di chi sono andate le proprie manovre illecite? Non si tratta  di una questione di poco conto, visto che Cape Natixis, la società  coinvolta, è presente in molti altri capitali aziendali, tra cui quello  di Arkimedica  (celebre per la sua attività nel settore dell’health care) e Screen  Service. Qualche sentore c’era già comunque, visto che il ministero  dell’Economia aveva provveduto a disporre l’amministrazione  straordinaria del gruppo già due mesi fa. L’avviso di garanzia è  scattato a causa di una obbligazione convertibile, con lo stesso Cimino  accusato di aver inciso sul prezzo della stessa e delle azioni  ordinarie, diffondendo in questo modo la notizia di una raccolta  finanziaria falsa e improponibile. Inoltre, per non farsi mancare nulla  il finanziere siciliano ha deciso anche di non rendere noto agli organi  preposti un pegno sul deposito di circa due anni fa, un’altra operazione  che ha minato l’attività operativa di Cape Live. Questo ci insegna che  quando si sottoscrive un prodotto finanziario bisogna sempre informarsi  nella maniera più dettagliata possibile: Cimino è stato spesso visto  come uno dei possibili salvatori dello stabilimento Fiat di Termini  Imerese, ma questa sua società di gestione del risparmio, Cape Natixis,  si è caratterizzata soltanto per irregolarità e partecipazioni  rischiose, tanto che gli investimenti ne hanno risentito parecchio. La  creatività finanziaria è stata sbalorditiva, addirittura gli incassi  della compagnia sono più che raddoppiati grazie a una sconosciuta banca  del Belgio, Degroof Banque Privée. Ora che il finanziere è  impossibilitato ad agire, si potrà fare maggiore chiarezza e si potrà  capire quanti risparmiatori e clienti si sono effettivamente affidati alla sgr in questione, oltre a quanto denaro può essere stato perso in occasione di investimenti poco mirati.
L’ennesimo  nome della finanza italiana ha visto bruscamente interrotta la propria  carriera: si tratta di Simone Cimino, fondatore di Cape Live  e ora accusato di manipolazione di mercato. Ma chi è realmente Cimino e  a danno di chi sono andate le proprie manovre illecite? Non si tratta  di una questione di poco conto, visto che Cape Natixis, la società  coinvolta, è presente in molti altri capitali aziendali, tra cui quello  di Arkimedica  (celebre per la sua attività nel settore dell’health care) e Screen  Service. Qualche sentore c’era già comunque, visto che il ministero  dell’Economia aveva provveduto a disporre l’amministrazione  straordinaria del gruppo già due mesi fa. L’avviso di garanzia è  scattato a causa di una obbligazione convertibile, con lo stesso Cimino  accusato di aver inciso sul prezzo della stessa e delle azioni  ordinarie, diffondendo in questo modo la notizia di una raccolta  finanziaria falsa e improponibile. Inoltre, per non farsi mancare nulla  il finanziere siciliano ha deciso anche di non rendere noto agli organi  preposti un pegno sul deposito di circa due anni fa, un’altra operazione  che ha minato l’attività operativa di Cape Live. Questo ci insegna che  quando si sottoscrive un prodotto finanziario bisogna sempre informarsi  nella maniera più dettagliata possibile: Cimino è stato spesso visto  come uno dei possibili salvatori dello stabilimento Fiat di Termini  Imerese, ma questa sua società di gestione del risparmio, Cape Natixis,  si è caratterizzata soltanto per irregolarità e partecipazioni  rischiose, tanto che gli investimenti ne hanno risentito parecchio. La  creatività finanziaria è stata sbalorditiva, addirittura gli incassi  della compagnia sono più che raddoppiati grazie a una sconosciuta banca  del Belgio, Degroof Banque Privée. Ora che il finanziere è  impossibilitato ad agire, si potrà fare maggiore chiarezza e si potrà  capire quanti risparmiatori e clienti si sono effettivamente affidati alla sgr in questione, oltre a quanto denaro può essere stato perso in occasione di investimenti poco mirati.
			
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