Dico la mia, pur sapendo che nessuno ha la sfera di cristallo, che SICURAMENTE non mancheranno altre occasioni di scossoni, anche forti, e che chi avrà avuto ragione, come sempre, lo si saprà solo dopo.
Prendo ad esempio proprio le famose Fiat 2011 (maggio quotata al Mot e novembre sull'euromercato).
A mio parere c'è stato un eccesso di panico da "crisi finale" qualche mese fa, in seguito al fallimento di Lehman ed al conseguente gigantesco sell off di titoli delle settimane successive, che ha portato in generale le quotazioni (e per converso i rendimenti) dei titoli corporate e bancari a degli evidenti eccessi.
Da qualche mese il mercato obbligazionario sta registrando che, pur scontando una congiuntura difficile ed un aumento dei tassi di default importante, i rendimenti sul mercato (o meglio, gli spread) sono eccessivi, persino negli scenari più pessimistici.
Tornando a Fiat: non c'è dubbio che quella sul Mot (ai prezzi attuali rende poco più del 5% netto) è sopravvalutata (ed infatti da stamattina mi sono messo in vendita intorno a 102,50
![Big Grin :D :D](https://cdn.jsdelivr.net/joypixels/assets/8.0/png/unicode/64/1f600.png)
) perchè la percezione media che l'italiano ha del rischio Fiat è inferiore alla situazione reale.
Ma io non ho dubbi che quella sull'euromercato (che rende più del 13%) probabilmente sopravvaluta pesantemente il rischio Fiat, rispetto alle reali possibilità che il gruppo ha per fare fronte alla situazione nei prossimi tre anni.
Concludendo, se si è d'accordo a questo punto nell'escludere un effetto domino tale da travolgere prima le principali banche mondiali, poi alcuni stati dell'Est Europa, a seguire alcuni stati fondatori dell'UE, passando per la dissoluzione di alcuni dei maggiori gruppi industriali mondiali, bisogna riconoscere che i rendimenti offerti dalle obbligazioni corporate sono ancora molto alti e presentano ancora delle buone opportunità di acquisto, soprattutto quelle in emissione, ma spesso anche sull'euromercato.