Rispondo a Capirex e Mark insieme,
a mio modesto avviso il drive lo danno gli istituzionali. Quindi il mercato da prendere a riferimento è Londra e Francoforte dove il 2011 e il 2013 sono a quotazioni da CCC+ o giù di lì.
Detto questo, in quanto possessore del 2010, sono anch'io osservatore dei due sopraccitati. Ma ho l'impressione che la furbata che ho in mente: vendere da qui a tre-sei mesi il 2010 e saltare sul 2011 o 2013, mi possa costare cara. Vale a dire pagare 70-75-80 ciò che potrebbe soffrire (come quotazione) addirittura a 2010 iniziato, esponendomi ad un rischio molto maggiore di quello che correrei oggi a switcciare.
Infatti la situazione debitoria di Fiat è pesante adesso e, come dite giustamente voi, lo sarà per tutto il 2009, ma potrebbe esserlo ancor più a 2010 inoltrato.
Paradossalmente mi sembra quasi meno rischioso cambiare oggi da 101 a 70 (il 2011) che magari in primavera o estate, quando forse il flusso di dati e/o notizie potrebbero viceversa, spingere il mercato al rimbalzo.
Non so se riesco a spiegarmi.
ladiga
Il punto è che oggi non scontano univocamente uno scenario ... la sensazione è che sui bond di piccola pezzatura ci sia una movimentazione con acquisti che sostengono i corsi (retail cassettista, forse - mi chiedo - anche trading spicciolo ?), mentre dove si muovono i calibri più grossi, lo scenario è inverso: il movimento che c'è è verso il basso...
I mercati professionali, intendo ICMA e Bloomberg, (su cui sono quotati tutti questi bond, sia i tagli da 1 k che quelli da 50k) ad oggi seguono pedissequamente il retail, e valutano molto i bond a piccole pezzature e poco quelli a grosse pezzature.
Quindi la prima domanda è: qual'è lo scenario giusto ? Quello che implica la conservazione del rating, quello che sconta un suo calo di molti livelli in un paio di anni, uno scenario intermedio fra i due ?
Se almeno il mercato la pensasse univocamente, avremmo già fatto un passo avanti...
Poi c'è il discorso del cosa fare, sul quale ripeto, se tutti i bond di pari caratteristiche dessero un rendimento omogeneo, si potrebbe dire: il mercato è troppo ottimista, oppure, al contrario, è troppo pessimista.
Ma qui il mercato è insieme troppo ottimista e troppo pessimista ...
Fra tre-sei mesi credo che ci sarà stata una convergenza in una direzione o nell'altra... e temo sarà nella direzione dei bond di grossa pezzatura... per cui, se avessi un bond di piccola taglia, venderei e resterei cash, con l'idea di rientrare più basso, anche nell'ipotesi in cui la convergenza fra il rendimento dei grossi tagli e quello dei piccoli tagli avvenisse, per così dire, a metà strada....