Obbligazioni societarie Obbligazioni MPS - Monte dei Paschi di Siena (2 lettori)

tommy271

Forumer storico
Mps, tre derivati costano 730 milioni su patrimonio 2012

giovedì 7 febbraio 2013 07:33


di Stefano Bernabei e Silvia Aloisi







SIENA, 6 febbraio (Reuters) - Il cda di Mps ha valutato in 730,3 milioni l'impatto negativo sul patrimonio della banca dei tre derivati Santorini, Alexandria e Nota Italia che erano stati erroneamente rappresentati in bilanci precedenti, tra il 2006 e il 2009.

Questa cifra, che è al lordo di un eventuale recupero fiscale, determinerà una correzione del patrimonio netto nel bilancio del 2012, ha detto la banca in un comunicato al termine di sei ore di cda.

"Chiude la verifica sul portafoglio finanza", spiega la nota della banca, che ha deciso di fare pulizia e gettarsi alle spalle lo scandalo su passate operazioni finanziarie ad alto rischio, oggetto di indagine da parte della Procura di Siena.

Mps, per fare fronte a questi impatti patrimoniali, lo scorso 28 novembre aveva alzato di 500 milioni la richiesta di aiuti di stato portando a 3,9 miliardi il totale di Monti Bond che ha chiesto di sottoscrivere al Tesoro.

La banca segnala anche che il Core Tier 1 proforma al 30 settembre 2012, inclusivo dei nuovi strumenti finanziari che emetterà il Tesoro (Monti Bond), si attesta a circa il 12,1%.

Inoltre al 31 gennaio 2013 la riserva AFS, secondo i calcoli previsti dall'Autorità bancaria europea, era negativa per 2 miliardi di euro, spiega la nota. Un livello sensibilmente più basso degli oltre 3 miliardi di rosso calcolati alla fine del terzo trimestre 2012 grazie alla riduzione dello spread tra i Btp e i Bund.

La banca ha detto che l'esame ha riguardato anche altre operazioni, oltre ai tre strutturati già menzionati, inclusa una denominata Patagonia, ma nessun altra ha comportato errori e quindi non ci saranno ulteriori impatti negativi.

L'effetto sul conto economico di queste correzioni non viene menzionato in quanto dipenderà dal criterio di contabilizzazione che verrà seguito con la redazione del bilancio 2012, che comunque già risente della svalutazione degli avviamenti con una perdita al terzo trimestre di 1,66 miliardi di euro.

L'analisi che oggi ha portato al calcolo finale dell'impatto patrimoniale di queste operazioni, fa seguito, spiega la banca, al ritrovamento, nel corso del mese di ottobre 2012, "di un accordo relativo all'operazione "Alexandria" (il "Mandate Agreement"), dal quale emerge il legame tra la ristrutturazione del titolo Alexandria avvenuta nel 2009 e il valore finanziario per Nomura delle operazioni eseguite nello stesso frangente (due repurchase transactions)".

Dopo le analisi su Alexandria, simili problematiche sono state riscontrate con Santorini, dando luogo ad analoghe correzioni degli effetti dei pronti contro termine a lunga scadenza (Long Term Repo) legate a quei prodotti, mentre "Nota Italia", ha avuto una revisione per ragioni differenti.
 

blackmac

Forumer storico
Banca Monte dei Paschi di Siena comunica che, in relazione ai titoli MPS Capital Trust I 7.990% Noncumulative Trust Preferred Securities (liquidation preference Euro1,000 per Trust Preferred Security) representing a corresponding amount of 7.990% Noncumulative Company Preferred Securities of MPS Preferred Capital I, L.L.C. (ISIN: XS0121342827), l’emittente non effettuerà il pagamento dei dividendi alla relativa Data di Pagamento del 7/02/2013 in quanto non dovuti ai sensi del regolamento dei titoli.

Banca Monte dei Paschi di Siena rende noto che, in virtù delle disposizioni di cui al Decreto Legge 95/2012 e degli impegni previsti nell’ambito dell’emissione dei nuovi strumenti finanziari, non saranno corrisposti interessi su altri strumenti finanziari subordinati il cui contratto preveda la facoltà per la banca emittente di non corrispondere la remunerazione in caso in cui, inter alia, non vi siano profitti distribuibili sulla base dell’ultimo bilancio approvato ovvero di andamenti negativi della gestione, ad esclusione dei casi ove sussista un obbligo legale di procedere al pagamento anche in assenza di utili distribuibili o vi sia solo la possibilità di differire il pagamento.

Per ulteriori informazioni relativamente ai titoli MPS Capital Trust I 7.990% Noncumulative Trust Preferred Securities si rinvia al relativo prospetto di quotazione consultabile sul sito della Luxembourg Stock Exchange www.bourse.lu.


Presa informazione dal forum delle perpetue grazie a chi ha postato la news.
 

franco causio

Nuovo forumer
Obbligazioni MPS 08/18 tv (isin IT0004352586)

Quindi, se capisco bene, essendo le mie Obbligazioni MPS 08/18 tv (isin IT0004352586) subordinate, quest'anno non pagheranno interessi o meglio il pagamento degli interessi è sospeso e verranno pagati in seguito (se MPS non salta..):rolleyes:
 

Fernando'S

Forumer storico
Quindi, se capisco bene, essendo le mie Obbligazioni MPS 08/18 tv (isin IT0004352586) subordinate, quest'anno non pagheranno interessi o meglio il pagamento degli interessi è sospeso e verranno pagati in seguito (se MPS non salta..):rolleyes:
si sta piu' tranquilli quando nel regolamento c'è scritto:
"L'obbligazione non è subordinata (obbligazione ordinaria, senior)"
 

andrea82

Nuovo forumer
Buonasera,

sono socio di ALtroconsumo e quindi avevo rivolto la stessa domanda alla rivista (vendere o tenere i titoli).

Ecco la risposta:


Il nostro consiglio per tutte le emissioni di MPS è vendere. Di seguito può leggere la nostra analisi, in cui abbiamo trattato la situazione attuale di Monte dei Paschi.
Mps: prendi i soldi e scappa!
25 gen 2013
Questa analisi viene pubblicata mentre è ancora in corso l'assemblea straordinaria. Il prezzo di Borsa del titolo registrato alle 13.14 del 25 gennaio è di 0,2602 euro, in rialzo di oltre il 10% sul prezzo di chiusura della sera precedente.
Scoppia la bufera su Monte Paschi di Siena: Rocca Salimbeni è accusata di aver "nascosto in un cassetto" importanti informazioni ai mercati e ora nessuno si fida più della società. Noi neppure. Vendi. Vendi le obbligazioni. Se sei correntista vai altrove.
Settimana da dimenticare per Monte Paschi che ha perso terreno in Borsa dopo che molti investitori le hanno ritirato la loro fiducia e hanno deciso di vendere.
 
I fatti: ci sono buchi nascosti nei conti
·   Sono "saltati fuori" buchi (inizialmente si è parlato di 220 milioni di euro, poi di oltre 700) legati ad alcune operazioni finanziarie condotte dai vecchi dirigenti della banca per abbellire i bilanci. Queste operazioni sono state taciute ai mercati e - forse – anche alle autorità di vigilanza.
· La banca ha fatto sapere che le operazioni incriminate sono sotto esame da alcuni mesi – ma perché non l’hanno detto subito? - e che i 500 milioni di euro di Monti bond chiesti in più rispetto ai 3,4 miliardi inizialmente preventivati (vedi Soldi Sette n° 1009), son sufficienti a assorbire le conseguenze del make up di bilancio.
 
Prima domanda: Monte Paschi fallirà?
· A guardare i Cds (il costo per assicurarsi dal fallimento di un soggetto) il Monte Paschi ha una probabilità su quattro che tagli del 20% i pagamenti dei suoi debiti, in special modo le sue obbligazioni, da qui al… 2023! Sarebbe comunque un fallimento controllato. 
· A prendere sul serio le parole dell’attuale management e a guardare quanto c’è nell’ultima informazione di bilancio disponibile, quella di settembre, dove il patrimonio ammonta a circa 10 miliardi, cui andrebbero aggiunti i quasi 4 miliardi di Monti bond: la risposta invece è no, i buchi sono coperti.
·   Pure senza prendere sul serio queste parole non riteniamo probabile un fallimento. Si tratta della terza banca italiana, è molto diffusa sul territorio ed è senz’altro di interesse per lo Stato: un fallimento porterebbe a altri a catena e lo sconquasso sociale. Stato e Banca centrale, ma anche altre banche interverrebbero per tenere in piedi Mps. Inoltre i probabili vincitori delle prossime elezioni hanno nella Toscana e nel senese uno dei loro maggiori feudi elettorali. Lo sforzo, tra l’altro è alla portata dello Stato italiano, visto che si tratta comunque di "pochi" miliardi di euro.
 
Seconda domanda: l’azione è un buon investimento?
·   Il 2012 si è chiuso in perdita: 1,6 miliardi di rosso nei primi 9 mesi, dovrebbero salire a 2 miliardi ora di fine anno. Il che fa un una perdita di 0,17 euro per azione.
· Per gli anni a venire 2013 e 2014 stimiamo che Mps riesca a portarsi in pareggio azzerando le perdite. Perché ciò avvenga abbiamo ipotizzato che la Fondazione, principale azionista del Montepaschi, ma a corto di quattrini, vuoi trovi i soldi, vuoi faccia "un passo indietro" nel controllo permettendo un grosso aumento di capitale. Abbiamo stimato un importo di 4,5 miliardi di euro. Non entriamo nel tecnicismo, ma questo super aumento di capitale per gli azionisti (la Fondazione e voi) equivale a un forte ribasso del prezzo dell’azione in Borsa.
· Con questi "numeri" l’azione, anche se il prezzo è sceso, passa da conveniente a correttamente valutato. Quindi il consiglio dovrebbe passare da acquistare a mantenere. Già, ma oltre al fatto che il rischio del titolo Montepaschi ha, da tempo, il livello massimo 5, c’è il fatto che il vecchio management ha mentito e che quello nuovo ha fatto melina – anche comprensibilmente per carità - sulla diffusione delle informazioni sulla patacca rinvenuta in cassaforte. Non ci fidiamo più.
· Siamo consci che un passo indietro della Fondazione nell’aumento di capitale potrebbe rendere il titolo, qualora la pulizia di bilancio sia effettiva, un preda facile e scatenare gli appetiti degli speculatori favorendo un rapido rialzo in Borsa, ma preferiamo consigliarti di vendere. Ci sono ancora troppe cose poco chiare.
 
Terza domanda: che rischi ci sono per i conti?
Ovviamente visto che non ci aspettiamo che la banca fallisca non c’è nessun rischio per i correntisti. Però è assai probabile che i correntisti siano gli altri finanziatori del risanamento di Montepaschi. Come? Attraverso gli alti costi per i servizi: "spremere" la clientela con prodotti cari potrebbe essere una soluzione. Già oggi Mps tosa bene bene i suoi clienti. Come ben sai monitoriamo con costanza circa 400 conti correnti italiani, ebbene facendo una classifica, per un correntista che usa il conto per investire in azioni italiane e estere i prodotti Monte Paschi non compaiono mai tra i primi 50. Nel caso di normali esigenze familiari si scende ulteriormente e Monte Paschi non è mai tra i primi settanta. In entrambi i casi il costo del miglior conto di Monte Paschi ci risulta più del doppio rispetto al costo del miglior conto corrente: stiamo parlando di una somma che in media è 400 euro in più l’anno. Quindi anche indipendentemente dai rischi della banca non vediamo perché tu debba fare il donatore di sangue a Montepaschi. Cogli l’occasione e scegli il miglior conto per te utilizzando il nostro calcolatore che trovi qui Area di registrazione - Soldi.it.
 
Quarta domanda: che faccio delle obbligazioni?
·   La risposta è vendile. Abbiamo detto che la banca molto probabilmente non fallirà, quindi, gli obbligazionisti possono dormire sonni tranquilli perché le obbligazioni in loro possesso verranno rimborsate alla scadenza. E questo è vero, tanto più che fino a oggi il prezzo dei bond Mps, con l’eccezione dei due titoli particolari che hanno scadenza 2020 – vedi il riquadro - non ha patito grossi scivoloni.
·  Ricordiamoci però dei Credit default swap, i Cds, di cui abbiamo parlato poc’anzi. Il mercato stima una probabilità che Mps tagli del 20% i pagamenti sui suoi BTp doppia rispetto a quella dello Stato italiano (oltre il 21% contro l’11% attribuito al Bel Paese). Ma il rendimento tra titoli del Mps e titoli del Tesoro non è molto diverso. Perché quindi prendersi un rischio maggiore?
· Se hai bond Mps che scadono oltre il 2015 vendili e scegli un BTp con scadenza analoga, ottenendo un rendimento simile, ma dimezzando, così, il rischio legato all’emittente. Se i tuoi bond Mps scadono entro il 2015 vendi e reinvesti in un conto di deposito vincolato come il vincolato di Banca Marche in promozione a 12 mesi, che ti darà il 5% lordo annuo, 4% netto, o i depositi vincolati di Banca Sistema, che ti daranno dal 4,6% lordo (3,68% netto) per 12 mesi fino al 5,2% lordo annuo (4,16% netto) per vincoli a 36 mesi, accollandosi il bollo.
 
Attenzione ai subordinati Mps!
Le due obbligazioni Mps 5% 21/04/2020 (isin XS0503326083) e Mps 5,6% 9/09/2020 (isin XS0540544912) sono titoli subordinati lower tier 2. In parole povere, prevedono penalizzazioni per chi le possiede nel caso di insolvenza della banca. I possessori di queste ultime, per esempio, verranno rimborsati dopo gli obbligazionisti che possiedono bond con maggiori garanzie, i cosiddetti senior, che rappresentano la maggior parte delle obbligazioni in circolazione. Non farti ingolosire dal rendimento dei titoli, giustificato da un rischio decisamente elevato. Non acquistarli e, se li possiedi, vendili per puntare su titoli più sicuri.
 
VENDI I BOND MPS QUOTATI A PIAZZA AFFARI
Isin ScadenzaCedola %Consiglio
XS0173287516 30/07/20134,375Vendi e punta su un conto deposito
IT0003510119 01/09/20132 Vendi e punta su un conto deposito
XS0625353262 11/11/20134,125Vendi e punta su un conto deposito
IT0001296133 14/01/20143 Vendi e punta su un conto deposito
XS0426505102 30/04/20144,75Vendi e punta su un conto deposito
XS0754795739 03/07/20144,5Vendi e punta su un conto deposito
XS0830811393 19/09/20144,875Vendi e punta su un conto deposito
XS0210918123 02/02/20153,875Vendi e punta su un conto deposito
IT0004739576 29/09/20174,4 Vendi e punta su un BTp
IT0004761356 27/10/20175,5 Vendi e punta su un BTp
IT0004771710 30/11/20175,3 Vendi e punta su un BTp
XS0503326083 (*)21/04/20205Vendi e punta su un BTp
XS0540544912 (*)09/09/20205,6Vendi e punta su un BTp
IT0001302733 01/02/20290 Vendi e punta su un BTp
IT0001308508 15/02/20290 Vendi e punta su un BTp

(*) titolo subordinato


cosa ne dite?


Penso questo: sono risposte pre-confezionate, senza valore aggiunto rispetto alla lettura di qualsiasi supplemento finanziario (Plus24, Corriere economia)

Io terrei le obbligazioni senior, specie se a breve scadenza (1 / 2 anni) senza alcun problema.

Che consiglio del captus è vendere obbligazioni senior in scadenza tra 4 mesi e puntare su un conto deposito (prima riga) ?????? :down:
Probabilità di perdita su obbligazioni senior a 4 mesi di MPS --> 0% :up:

Altroconsumo :down::down::down:
 

nochicco

Forumer attivo
io ho lt2

Penso questo: sono risposte pre-confezionate, senza valore aggiunto rispetto alla lettura di qualsiasi supplemento finanziario (Plus24, Corriere economia)

Io terrei le obbligazioni senior, specie se a breve scadenza (1 / 2 anni) senza alcun problema.

Che consiglio del captus è vendere obbligazioni senior in scadenza tra 4 mesi e puntare su un conto deposito (prima riga) ?????? :down:
Probabilità di perdita su obbligazioni senior a 4 mesi di MPS --> 0% :up:

Altroconsumo :down::down::down:
cedola 5,60 e non ci penso nemmeno di comprare un Btp con l'aria che tira sugli spred...tra l'altro ....forse da Mps usciro' ma non certo per comprare Btp ....a dire il vero in questo momento non vedo granche' in giro :up:
 

tommy271

Forumer storico
Mps, la garanzia segreta con Bank of NY per non perdere il Fresh- Gdf

lunedì 11 febbraio 2013 09:18

di Silvia Aloisi e Stefano Bernabei




SIENA, 9 febbraio (Reuters) - E' il marzo del 2009 e Monte dei Paschi, sotto pressione per ottenere il via libera dai titolari di una obbligazione convertibile Fresh da quasi un miliardo che serve per pagare parte dell'acquisto di Antonveneta, accetta di concedere all'emittente fiduciaria del titolo una garanzia "indemnity" che violerebbe gli accordi con Bankitalia.

E' quanto si legge in un documento degli investigatori, che in questo modo argomentano una delle ipotesi di reato segnalate alla Procura di Siena e che Reuters ha potuto visionare.

Il documento riservato di 28 pagine del Nucleo Speciale Polizia Valutaria - Gruppo Tutela Risparmio - della Guardia di Finanza di Roma è tecnicamente una Comunicazione di Notizia di Reato e ricostruisce cronologicamente i vari passaggi che dall'annuncio dell'acquisizione di Antonveneta di Mps di novembre 2007, passano attraverso la costruzione dei mezzi finanziari per pagare a Santander i 10 miliardi.

In questo passaggio si inserisce l'ipotesi accusatoria che il Fresh da 950 milioni, uno dei mezzi di finanziamento dell'operazione, autorizzato da Bankitalia a patto che rispettasse le caratteristiche di una emissione azionaria e solo così computabile nel capitale core di Mps, sia stato modificato per garantirne il collocamento nascondendo alla autorità di vigilanza quelle indemnity concesse.

Il Fresh è uno strumento allora inedito (la sigla sta per Floating Rate Equity-linked Subordinated Hybrid Preferred Securities) che consiste in titoli senza scadenza convertibili in azioni Mps che la banca americana J.P. Morgan emette per pagare l'aumento di capitale a lei riservato.

Questi titoli vengono venduti per JP Morgan da Bank of New York in qualità di emittente fiduciaria dell'operazione e li comprano investitori istituzionali, dopo che la Fondazione Mps ne ha già sottoscritto una quota del 50% circa per 490 milioni.


IL MALE MINORE


Il Nucleo speciale della Gdf, citando molte email scambiate tra dirigenti del Monte, sostiene che questa indemnity sia stata concessa pochi minuti prima di una assemblea dei titolari del Fresh, fatta nel marzo del 2009, dopo le pressioni della Bank of New York.

L'assemblea doveva votare le variazioni del regolamento dell'emissione che Mps aveva dovuto accettare per ottemperare alle richieste della Banca d'Italia, che subordinava la sua approvazione all'attuazione di queste modifiche.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, la Bank of New York avrebbe chiesto questa indemnity letter minacciando la sospensione dell'assemblea dei titolari del Fresh 2008 che doveva approvare quelle variazioni.

Il documento mostra che la banca americana aveva chiesto questa garanzia dopo che il fondo hedge Jabre Capital, aveva protestato per le modifiche imposte dalla Banca d'Italia.

Nel rapporto della Gdf si cita una e-mail del 12 marzo 2009 che l'allora responsabile tesoreria e capital market di Mps Massimo Molinari, invia a Raffaele Rizzi, ex responsabile legale della banca senese.

Molinari, secondo quanto riportato nella mail, dice di aver dato una "indemnity" a Bank of New York tre minuti prima che iniziasse l'assemblea, definendo la decisione come "il male minore".

Nel documento Bank of New York è citata con l'acronimo BoNY.

"Caro Raffaele, ti giro per cc l'indemnity che alla fine ho dato a BoNY. So che non eri d'accordo nello specifico ma alle 13:57 con l'assemblea alle 14:00 [dei titolari del FRESH] e gli obbligazionisti già arrivati, BoNY non cominciava se non si risolveva il punto", dice Molinari secondo questa mail riportata nel documento della Gdf.

In questa mail Molinari critica il comportamento della banca americana dicendo che non è stato professionale.

"La necessità di indemnities ci è stata rappresentata solo dopo le lamentele di Jabre e non come pre-condizione per iniziare il processo assembleare, tenere in 'ostaggio' un'assemblea mi sembra un comportamento da 'pirati' e non da professionisti", prosegue Molinari secondo la mail riportata.

E ancora, sempre Molinari: "Detto questo ho valutato [] che il male minore per BMPS [Monte dei Paschi] fosse rappresentato da una indemnity visto che non avrei potuto ri-ottenere il consenso degli obbligazionisti in una seconda occasione e andava chiuso tutto prima della nostra approvazione del bilancio".


FORIERO DI GUAI


A questo punto è lo stesso Molinari che dà atto all'avvocato della banca di aver già valutato questa operazione del Fresh come una fonte di guai, ma che ormai questa indemnity non può peggiorare di molto le cose.

"Del resto sono convinto che aver dato 'copertura' al broker BoNY su chi ha votato no, e su Jabre non peggiori troppo la situazione di un'operazione che già consideri foriera di molti guai giuridici come l'altro Fresh".

Reuters non ha visto il contenuto di questa cosiddetta 'indemnity' che secondo la Gdf e la Procura è stata mandata alla Bank of New York.
Bank of New York non commenta, così pure Jabre Capital e neppure JP Morgan.

Molinari finora non ha risposto a una mail di Reuters che gli chiedeva un commento e al telefono ha detto di rivolgersi all'area comunicazione della banca.
Rizzi non ha voluto fare commenti.

Monte dei Paschi aveva bisogno che il Fresh fosse collocato perché senza quel miliardo nel capitale core, non avrebbe avuto patrimonio sufficiente per ottenere dalla Banca d'Italia l'autorizzazione a comprare per 10 miliardi da Santander la banca Antonveneta.

Per gli investigatori, nelle conclusioni di quel rapporto inviato alla Procura, quella acquisizione coincide con "il lento e progressivo declino che dal novembre 2007 ha caratterizzato il prezzo dell'azione Mps".

Dice Molinari chiudendo la mail che invia a Rizzi, secondo quanto riportato nel documento della Gdf:
"Dal mio punto di vista ti assicuro che non vedo l'ora che questa banca riesca ad avere una dotazione di capitale tale da non dover ricorrere a 'costruzioni giuridico-finanziarie' così innovative".

La Banca d'Italia, basandosi sulle informazioni conclusive che ha ricevuto il 3 ottobre del 2008 dagli organi della banca senese preposti, il 27 ottobre del 2008 permette a Mps di inserire il Fresh 2008 tra gli strumenti di capitale di migliore qualità, alzando il livello patrimoniale sopra la soglia che le consente il via libera per comprare Antonveneta.

Secondo gli inquirenti quella clausola segreta avrebbe invece garantito il pagamento della cedola del Fresh - che avrebbe dovuto avere lo stesso rischio che ha la remunerazione di una azione - trasformando la natura di quello strumento da capitale in debito.

Non è chiaro comunque se la contestata indemnity sia poi stata in qualche modo esercitata.
La Fondazione Mps che ha sottoscritto 490 milioni di quel Fresh, nel 2001 lo registra in bilancio con una perdita di 376 milioni.
Una fonte che ha avuto una diretta conoscenza della materia esclude che la Fondazione abbia beneficiato di quella garanzia.
 
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