Obbligazioni societarie Obbligazioni oltre 7% in tempi di tassi all'1%: indicazioni operative su titoli HY (4 lettori)

Imark

Forumer storico
GIE PSA TRES.33 6 : -6.27%, 73.06 Le ho nella WatchList... Cosa succede ? Qualcuno sa di news in merito ?

Un titolo lungo HY (come già scritto in passato sul Monitor dell'automotive) espone ad un duplice rischio: le difficoltà dell'emittente in caso di peggioramento delle condizioni di liquidità sui mercati, le difficoltà del titolo in caso in cui il miglioramento delle condizioni di liquidità recasse aspettative di risalita dei tassi... :cool:

L'unica carta giocabile è quella di una stasi prolungata dei tassi su livelli bassi alla quale dovrebbe tuttavia accompagnarsi un miglioramento (non invece un peggioramento) prospettico del merito di credito dell'emittente.

Ergo qui il sentiero è molto stretto... e, in qualunque direzione si rompa lo status quo attuale ...
 

ddp

Nuovo forumer
Bellissimo Questo Forum ...
Specialmente La Sezione Obbligazionario che secondo me batte 2 a 0
quella di Piazza Affari. (Senza Offesa eh?).

Per Quanto riguarda le aspettative sui tassi ...
Non Sono Un esperto Ma la opzione di stasi 1/2 anni Mi e' suffragata dal fatto
Che Ho Visto Nei Book dei corporate Bancari casi in cui c'erano Ordini in Acq.
di 500M con prezzo che era superiore ad analoghi titoli (della stessa emittente)
e con rendimenti (cedole) anche leggermente superiori.

Ripeto Non Sono un esperto, Ma mi ha fatto pensare che un investitore non fosse
Ma che invece Le stesse Banche Ricomprassero i titoli emessi in periodo di maretta
a livelli prestabiliti in prospettiva appunto che non risalendo a breve i tassi la
cosa Gli conveniva.

Grazie.
 

Imark

Forumer storico
Discreta giornata anche quella di ieri, che ha visto titoli in ulteriore crescita (Bombardier 7,25% 2016 ha riguadagnato quota 95), assestamenti dei prezzi con beneficio per i bid (è il caso del Nordic Telephone 2016 TF, riportatosi in bid in prossimità di 104).

Del PE Paper 2014 si è già detto, lo Stora Enso 2014 ha visto ancora leggero un rialzo su ICMA, mentre è fermo su Francoforte (con 1.999.000 euro scambiati ieri...) Alcatel Lucent in leggera risalita a Francorforte (e volumi in raddoppio a 404.000 euro ieri) e in leggero calo all'ICMA.

Sul fronte dei titoli iperdistressed (per i quali valgono le raccomandazioni di cautela già fatte più volte), INEOS 2016 passa sopra i 50 con ripresa di scambi significativi anche a Francoforte, mentre NXP 2015 ha fatto un grosso passo in avanti (ICMA 52,95 - 54,95 ... last 55,5)
 

Marco1974

Nec spe nec metu
Ciao Marco, non la seguo così da vicino... con l'ultimo aumento di capitale hanno giocato una buona carta sul piano della liquidità, però, a quanto leggo, è difficile che basti, dovranno ancora ristrutturare il debito e nel mentre ridurre il leverage (dichiarato a quota 6x a fine 2008). Dunque hanno guadagnato un po' di tempo, ma è da vedere come gli tornerà utile, visto che la parte più profittevole del business delle directories è quella della vendita pubblicitaria alle piccole aziende (qui da noi in fortissima sofferenza) e della gestione database per il direct marketing (settore in crisi già prima della crisi, e che per sua natura è piuttosto ciclico) ...

La situazione è aggravata dalla presenza di consistente debito bancario sovraordinato rispetto al bond, e con stime di recupero delle agenzie (che di solito sono di manica larga) inferiore alla pari. Ergo, in caso di default con ristrutturazione del debito, qui si paga dazio molto severo.

Recupero l'ultima rating action di S&P in portafoglio: a qualcosa serve, almeno per fare il punto... A maggio 2009, questa agenzia prospettava aulteriori operazioni di consolidamento di liquidità e di riduzione del leverage nei successivi 18 mesi

SEAT PagineGialle SpA Issuer Ratings Affirmed At 'BB-' After Rights Issue; Off CreditWatch Negative; Outlook Negative

LONDON (Standard & Poor's) May 12, 2009--Standard & Poor's Ratings Services said today that it affirmed its 'BB-' long-term corporate credit ratings on Italy-based classified directories publisher SEAT PagineGialle SpA (SEAT). The outlook is negative. We also affirmed the 'BB-' rating on the second lien notes issued by SEAT's Luxembourg-based subsidiary Lighthouse International Co. S.A.

In addition, we removed all of the ratings on SEAT and on the second lien notes from CreditWatch, where they were placed with negative implications on Dec. 4, 2008. At the same time, we assigned a 'BB' rating to the first lien debt issued by SEAT for an original amount of €2.6 billion, one notch higher than the corporate credit rating. We also assigned to this debt a recovery rating of '2', indicating our expectation of substantial (70%-90%) recovery in the event of a payment default.

The rating actions followed the group's recent completion of a €200 million rights issue, which was announced in December 2008. The rights issue formed part of the group's agreement with its bank lenders to modify some of the terms of its original €2.6 billion credit facilities due in 2012 and 2013, most notably maintenance covenant thresholds.

On Dec. 31, 2008, SEAT reported gross consolidated debt of £3.4 billion, including about £76 million of deferred financing fees.

"We consider the timely execution and size of the rights issue as a key rating support because it should provide an adequate liquidity cushion for the group in the next few quarters, in the context of the tough operational environment for SEAT's classified directories publishing," said Standard & Poor's credit analyst Manuela Gabetta.

In our view, the risks that the steep economic downturn might affect SEAT's 2009 operating performance beyond the group's recent market guidance are substantial.

We therefore see the need for some additional comfort on liquidity for the next 18 months. SEAT has indicated it has an EBITDA target of €560 million for 2009. "The negative outlook reflects the operating risks for SEAT in 2009 and 2010 and the possible implications for leverage and cash flow measures," added Ms. Gabetta.

Rating pressures would mount if EBITDA were to turn materially weaker than expected, renewing pressures on covenant headroom.

In particular, any indication of covenant headroom dipping to less than 15% or of weaker-than-expected discretionary cash flow generation (which we estimate at more than €100 million) could lead to a downgrade.

In addition, we could lower the ratings if the group were unable to reduce gross debt to EBITDA from its peak of about 6.0x at year-end 2008 to about 5.5x by Dec. 31, 2009. Equally, we could revise the outlook to stable if the company were to preserve its healthy cash flow generation capacity, despite the cyclical downturn, while continuing to deleverage

Grazieì98:up:
 

Imark

Forumer storico
Bellissimo Questo Forum ...
Specialmente La Sezione Obbligazionario che secondo me batte 2 a 0
quella di Piazza Affari. (Senza Offesa eh?).

Per Quanto riguarda le aspettative sui tassi ...
Non Sono Un esperto Ma la opzione di stasi 1/2 anni Mi e' suffragata dal fatto
Che Ho Visto Nei Book dei corporate Bancari casi in cui c'erano Ordini in Acq.
di 500M con prezzo che era superiore ad analoghi titoli (della stessa emittente)
e con rendimenti (cedole) anche leggermente superiori.

Ripeto Non Sono un esperto, Ma mi ha fatto pensare che un investitore non fosse
Ma che invece Le stesse Banche Ricomprassero i titoli emessi in periodo di maretta
a livelli prestabiliti in prospettiva appunto che non risalendo a breve i tassi la
cosa Gli conveniva.

Grazie.

In questi giorni siamo ad un test molto importante (e molto atteso, almeno dal sottoscritto) in termini di andamento dell'HY rispetto all'equity. L'equity è su livelli di ipercomprato per cui non può non stornare... se l'HY continua ad andare con questa forza, vuol dire che l'equity sta solo stornando (e riprenderà a risalire) e che stiamo avendo un'altra fase di ritorno all'HY, a due anni di distanza dalla chiusura di quella precedente.

Il vero problema è che questa fase è pericolosissima, e presumibilmente di durata molto inferiore alla precedente (che iniziò ad inizio 2003 e si concluse a metà 2007).
 

lorenzo63

Age quod Agis
In questi giorni siamo ad un test molto importante (e molto atteso, almeno dal sottoscritto) in termini di andamento dell'HY rispetto all'equity. L'equity è su livelli di ipercomprato per cui non può non stornare... se l'HY continua ad andare con questa forza, vuol dire che l'equity sta solo stornando (e riprenderà a risalire) e che stiamo avendo un'altra fase di ritorno all'HY, a due anni di distanza dalla chiusura di quella precedente.

Il vero problema è che questa fase è pericolosissima, e presumibilmente di durata molto inferiore alla precedente (che iniziò ad inizio 2003 e si concluse a metà 2007).

Ciao Mark,

Nella mia poca dimestichezza con cio' di cui parli, essendo ben esposto su bond molto lungo alle avvisaglie di stamani di cui peraltro c'è sentore da un po' ho preferito vendere; mi tengo per il momento le scadenze con max 2012 come traguardo in quanto penso che queste non stornino piu' di tanto e se anche andassero giu' stante il comparto molto difensivo in realtà dovrebbe riprendersi; Il punto pero', forse, è un' altro: leggevo ieri che solo in UE sono stati emessi nel 2009 (primi sei mesi) 1100 miliardi di $ di bond...come mai? perchè preferiscono indebitarsi a tassi decisamente meno favorevoli rispetto alle banche? perchè nn glieli danno? (le banche) o cosa?! Scusa l' ovvietà (per Te chiaramente) dei quesiti ma sono articoli che mi danno un po' da' pensare; Inoltre: ho letto che esiste /ono degli indici che fungono a mo' di rifrimento circa le quotazioni dei bond (iboxx -o qualcosa del genere .. ) perpetual, iboxx hy etc. etc. ne sai qualcosa?
 

Imark

Forumer storico
Ciao Mark,

Nella mia poca dimestichezza con cio' di cui parli, essendo ben esposto su bond molto lungo alle avvisaglie di stamani di cui peraltro c'è sentore da un po' ho preferito vendere; mi tengo per il momento le scadenze con max 2012 come traguardo in quanto penso che queste non stornino piu' di tanto e se anche andassero giu' stante il comparto molto difensivo in realtà dovrebbe riprendersi; Il punto pero', forse, è un' altro: leggevo ieri che solo in UE sono stati emessi nel 2009 (primi sei mesi) 1100 miliardi di $ di bond...come mai? perchè preferiscono indebitarsi a tassi decisamente meno favorevoli rispetto alle banche? perchè nn glieli danno? (le banche) o cosa?! Scusa l' ovvietà (per Te chiaramente) dei quesiti ma sono articoli che mi danno un po' da' pensare; Inoltre: ho letto che esiste /ono degli indici che fungono a mo' di rifrimento circa le quotazioni dei bond (iboxx -o qualcosa del genere .. ) perpetual, iboxx hy etc. etc. ne sai qualcosa?

Ciao Lorenzo, io ho la mia esposizione più lunga su un bancario europeo (fra i pochi a rating corporate AAA) subordinato a scadenza 2019 e per il resto sto fra 2012 e 2016, per il fisso. Le nuove emissioni hanno consentito un bilanciamento corretto fra esigenza di un flusso cedolare interessante, duration non elevate e qualità degli emittenti.

La domanda che poni ce la siamo posta in tanti, e la risposta, secondo me, non è univoca. Alla base, c'è il desiderio delle società di incrementare la dotazione di liquidità disponibile, soprattutto in vista di possibili periodi di difficoltà dei mercati a recepire nuove emissioni (le crisi potenzialmente innescate dal deleverage sono tante...) e contestualmente della possibilità di dover "bruciare cassa" (specie in alcuni comprati industriali) per periodi prolungati.

Alcune emittenti, specie USA, si sono poi collocate in uscita dal mercato della commercial paper (fra i più sensibili a reazioni di panico); altre hanno dovuto confrontarsi con l'indisponibilità delle banche ad incrementare la propria esposizione nei loro confronti. Non dimentichiamo che pochi mesi fa la Fiat (per restare ad un caso domestico) negoziò con le banche prima 5, poi 3 miliardi di euro, per portare a casa alla fine quanto ? ... 1 mld euro.

Poi è venuta la riapertura del mercato primario all'HY e chi ha potuto - giustamente - si è abbeverato e si sta abbeverando...

Le banche hanno avuto oltre 500 mld di euro di rifinanziamenti a 12 mesi dall BCE a giugno, e tempo poche settimane e la gran parte di quei soldi erano tornati alla BCE in forma di depositi a basso rendimento. Quindi le banche si fidano poco ancora oggi a prestarsi i soldi fra loro. Segno che la crisi rischia di essere più prolungata di quanto ci si aspetta oggi.

Circa gli indici ai quali ti riferisci, i principali sono operati da Markit. Peridicamente (annualmente, se ben ricordo) viene aggiornato il basket degli emittenti di riferimento per questi indici, vedo che oggi (sono tornato sul sito di Markit dopo molto tempo) c'è forse la possibilità di monitorarli un po' meglio che in passato sulla rete, anche per utenti non professionali, a pagamento tuttavia (ed il target mi sembra restare quello delle utenze professionali)

http://www.indexco.com/

Il basket è molto importante... per un certo periodo sul FOL, facendo riferimento al monitoraggio giornaliero fatto da Jyske bank sull'andamento del ITraxx Crossover (che monitora emittenti corporate a cavallo fra l'HY e l'IG).
 

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