21.02.2013 Corriere della Sera pag.49
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Cagnoli, l'azionista solitario di Seat: «Non vendo»
Cagnoli, l'azionista solitario di Seat: «Non vendo» (fr.bas.) È rimasto solo lui. n finanziere bergamasco Giovanni Cagnoli: ha il 2,195% di Seat Pagine Gialle da settembre, da quando cioè è stato ristrutturato il debito e c'è stata la fusione con Lighthouse. Gli altri fondi se ne sono andati uno dopo l'altro. L'ultimo di cui la Consob ha dato notìzia è Owl Creek Asset Management, che fra il 6 e il 12 febbraio ha azzerato la partecipazione del 9,3% iniziale. Cagnoli, invece, non ha alcuna intenzione di vendere: «Gli azionisti che non fanno trading devono essere stabili — spiega —. Io sono fermo. Non intendo andarmene come hanno fatto i fondi. Poi si vedrà cosa sarà deciso con il concordato, potrebbero azzerare le mie quote. Ma io credo in questa azienda come sei mesi fa, ha le potenzialità per farcela e credo nel management, il business di Seat è ancora positivo con potenzialità, il problema è che i precedenti azionisti hanno caricato di debito la società», il 5 febbraio scorso Seat Pg ha annunciato che avrebbe chiesto il concordato preventivo per garantire la continuità aziendale. E il Tribunale di Torino ha concesso 120 giorni per elaborare il piano. Ieri il titolo ha chiuso con un rimbalzo del 76% a 0,0019 euro. Nel frattempo procede la causa promossa da sette piccoli azionisti che hanno perso circa un milione di euro, seguiti dagli avvocati Ugo e Nicola Scuro. Hanno chiamato in giudizio la Consob «ma non si è presentata», racconta Scuro. E il giudice ha rinviato l'udienza al 5 marzo.