Obbligazioni in default Obbligazioni SEAT PAGINE GIALLE 10,50% 2017

che roba...dopo 10 giorni riescoa trovare un collegamento traballante, non vi dico dove sono :down:
ovviamente non ho letto praticamente nulla vedo però che le quotazionoo sono calate...un msg mi dice ora 25/25.5 prezzi errati o un timido segnale di ripresa?
Amor, capt e chi altro se ci siete battete un colpo prima che qui frani nuovamente tutto :help:
 
che roba...dopo 10 giorni riescoa trovare un collegamento traballante, non vi dico dove sono :down:
ovviamente non ho letto praticamente nulla vedo però che le quotazionoo sono calate...un msg mi dice ora 25/25.5 prezzi errati o un timido segnale di ripresa?
Amor, capt e chi altro se ci siete battete un colpo prima che qui frani nuovamente tutto :help:
Tob, dovremmo essere su quei livelli, o porco...
 
Concordato Seat al vaglio dei giudici

Più volte in questi anni il destino di Seat Pagine Gialle è stato appeso a un filo. Questa volta sarà il Tribunale di Torino ad essere decisivo sul futuro della società. Secondo fonti vicine alla società entro il fine settimana i giudici si pronunceranno sull'ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità a cui l'ex monopolista delle Pagine Gialle è stata costretta a far ricorso perché schiacciata dal debito "monstre" risultato insostenibile nonostante la maxi ristrutturazione conclusa l'anno scorso.
Il pronunciamento del Tribunale riguarda la presenza dei requisiti giuridici e fattuali per l'ammissione alla procedura fallimentare. Criteri che, stando all'articolo 186 bis della legge fallimentare, riguardano, tra le altre cose, una dettagliata indicazione dei costi e dei ricavi attesi dalla prosecuzione dell'attività di impresa prevista dal piano, le risorse finanziarie e le relative modalità di copertura.
Il via libera dei giudici è tutt'altro che scontato e un'eventuale bocciatura avrebbe l'effetto inevitabile di comportare l'insolvenza della società. Un "game over" che chiaramente rappresenta l'opzione peggiore. Un eventuale pronunciamento in senso positivo da parte del Tribunale non significherebbe in ogni caso un via libera alla procedura concordataria. Per la definitiva "omologa" è infatti indispensabile l'approvazione del 51% delle diverse tipologie di creditori interessate che, in caso di ok incondizionato dei giudici, dovrebbe presumibilmente arrivare dopo l'estate.
Numeri precisi sui rimborsi proposti alle parti non sono ancora stati resi noti in attesa della pronuncia dei giudici. La società in ogni caso ha fatto sapere che la proposta prevede «l'integrale rimborso dei creditori privilegiati non degradati», cioè i fornitori. Il grosso del fardello ricadrà quindi sui creditori finanziari: banche e bondholders che sono titolari rispettivamente di circa 515 e 815 milioni di euro tra crediti bancari e obbligazioni "senior secured". Per loro si prospetta una perdita pesante dato che l'obiettivo comunicato da Seat Pagine Gialle nella nota sul bilancio è quello di abbattere l'indebitamento di circa un miliardo di euro.
La procedura del concordato preventivo in continuità peraltro li pone nella scomoda posizione del prendere o lasciare, dove il lasciare significa inevitabilmente il fallimento di un'azienda il cui patrimonio netto (a livello di holding) si è ridotto a soli 18,6 milioni di euro dopo le ultime pesanti svalutazioni. Anche per questo la decisione della società, che lo scorso 6 febbraio ha presentato la domanda in bianco di concordato preventivo in continuità, poi accettata dal Tribunale, è stata accolta con un forte malumore. Soprattutto da parte delle banche che pochi mesi prima avevano accettato di riscadenziare i debiti dell'ex monopolista delle Pagine gialle. Meno chiara la posizione dei bondholders, platea composta soprattutto da fondi hedge.
 
Concordato Seat al vaglio dei giudici

Più volte in questi anni il destino di Seat Pagine Gialle è stato appeso a un filo. Questa volta sarà il Tribunale di Torino ad essere decisivo sul futuro della società. Secondo fonti vicine alla società entro il fine settimana i giudici si pronunceranno sull'ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità a cui l'ex monopolista delle Pagine Gialle è stata costretta a far ricorso perché schiacciata dal debito "monstre" risultato insostenibile nonostante la maxi ristrutturazione conclusa l'anno scorso.
Il pronunciamento del Tribunale riguarda la presenza dei requisiti giuridici e fattuali per l'ammissione alla procedura fallimentare. Criteri che, stando all'articolo 186 bis della legge fallimentare, riguardano, tra le altre cose, una dettagliata indicazione dei costi e dei ricavi attesi dalla prosecuzione dell'attività di impresa prevista dal piano, le risorse finanziarie e le relative modalità di copertura.
Il via libera dei giudici è tutt'altro che scontato e un'eventuale bocciatura avrebbe l'effetto inevitabile di comportare l'insolvenza della società. Un "game over" che chiaramente rappresenta l'opzione peggiore. Un eventuale pronunciamento in senso positivo da parte del Tribunale non significherebbe in ogni caso un via libera alla procedura concordataria. Per la definitiva "omologa" è infatti indispensabile l'approvazione del 51% delle diverse tipologie di creditori interessate che, in caso di ok incondizionato dei giudici, dovrebbe presumibilmente arrivare dopo l'estate.
Numeri precisi sui rimborsi proposti alle parti non sono ancora stati resi noti in attesa della pronuncia dei giudici. La società in ogni caso ha fatto sapere che la proposta prevede «l'integrale rimborso dei creditori privilegiati non degradati», cioè i fornitori. Il grosso del fardello ricadrà quindi sui creditori finanziari: banche e bondholders che sono titolari rispettivamente di circa 515 e 815 milioni di euro tra crediti bancari e obbligazioni "senior secured". Per loro si prospetta una perdita pesante dato che l'obiettivo comunicato da Seat Pagine Gialle nella nota sul bilancio è quello di abbattere l'indebitamento di circa un miliardo di euro.
La procedura del concordato preventivo in continuità peraltro li pone nella scomoda posizione del prendere o lasciare, dove il lasciare significa inevitabilmente il fallimento di un'azienda il cui patrimonio netto (a livello di holding) si è ridotto a soli 18,6 milioni di euro dopo le ultime pesanti svalutazioni. Anche per questo la decisione della società, che lo scorso 6 febbraio ha presentato la domanda in bianco di concordato preventivo in continuità, poi accettata dal Tribunale, è stata accolta con un forte malumore. Soprattutto da parte delle banche che pochi mesi prima avevano accettato di riscadenziare i debiti dell'ex monopolista delle Pagine gialle. Meno chiara la posizione dei bondholders, platea composta soprattutto da fondi hedge.

Allegria...
 
Facendo seguito a quanto reso noto in data 28 giugno scorso, si comunica
che, con provvedimento depositato in data odierna, il Tribunale di Torino ha dichiarato aperte ex art. 163 del R.D. 267/1942 le procedure di concordato preventivo di Seat Pagine Gialle Italia S.p.A. e di Seat Pagine Gialle S.p.A.
 
Adunanza dei creditori convocata per il 30/1/2014. Campa cavallo...

[FONT=Calibri,Bold]
AMMISSIONE ALLA PROCEDURA DI CONCORDATO PREVENTIVO IN CONTINUITÀ​
[/FONT]
Torino, 10 luglio 2013 - Facendo seguito a quanto reso noto in data 28 giugno scorso, si comunica
che, con provvedimento depositato in data odierna, il Tribunale di Torino ha dichiarato aperte ex
art. 163 del R.D. 267/1942 le procedure di concordato preventivo di Seat Pagine Gialle Italia S.p.A.
e di Seat Pagine Gialle S.p.A..
Con il medesimo provvedimento, il Tribunale di Torino, disposta la riunione delle due procedure,
ha nominato Giudice Delegato la Dott.ssa Giovanna Dominici e Commissario Giudiziale il prof.
Enrico Laghi di Roma.​
Le adunanze dei creditori sono state fissate per il giorno il 30 gennaio 2014.
 
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AMMISSIONE ALLA PROCEDURA DI CONCORDATO PREVENTIVO IN CONTINUITÀ​
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Torino, 10 luglio 2013 - Facendo seguito a quanto reso noto in data 28 giugno scorso, si comunica
che, con provvedimento depositato in data odierna, il Tribunale di Torino ha dichiarato aperte ex
art. 163 del R.D. 267/1942 le procedure di concordato preventivo di Seat Pagine Gialle Italia S.p.A.
e di Seat Pagine Gialle S.p.A..
Con il medesimo provvedimento, il Tribunale di Torino, disposta la riunione delle due procedure,
ha nominato Giudice Delegato la Dott.ssa Giovanna Dominici e Commissario Giudiziale il prof.
Enrico Laghi di Roma.​
Le adunanze dei creditori sono state fissate per il giorno il 30 gennaio 2014.

E' possibile chiedere una proroga? :lol:
 
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AMMISSIONE ALLA PROCEDURA DI CONCORDATO PREVENTIVO IN CONTINUITÀ​
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Torino, 10 luglio 2013 - Facendo seguito a quanto reso noto in data 28 giugno scorso, si comunica
che, con provvedimento depositato in data odierna, il Tribunale di Torino ha dichiarato aperte ex
art. 163 del R.D. 267/1942 le procedure di concordato preventivo di Seat Pagine Gialle Italia S.p.A.
e di Seat Pagine Gialle S.p.A..
Con il medesimo provvedimento, il Tribunale di Torino, disposta la riunione delle due procedure,
ha nominato Giudice Delegato la Dott.ssa Giovanna Dominici e Commissario Giudiziale il prof.
Enrico Laghi di Roma.​
Le adunanze dei creditori sono state fissate per il giorno il 30 gennaio 2014.

Vuoi dire che la procedura durera' 6 mesi e che dovra' essere sottoposta al vaglio di bondholders e banche il 30 Gennaio 2014?
 
Vuoi dire che la procedura durera' 6 mesi e che dovra' essere sottoposta al vaglio di bondholders e banche il 30 Gennaio 2014?

Il 30 Gennaio i creditori voteranno la proposta di concordato. Poi, se tutto va bene, dopo 3-4 mesi ci sarà l'omologa del tribunale. Poi, se tutto andrà ancora bene, si metterà in opera il recovery, ma non è detto che sarà immediato, magari toccherà aspettare ancora. Questa è l'Italia dove la giustizia non funziona, è incivile e barbara, anzi... fa letteralmete schifo! Intanto i soldi il Tribunale se li cucca subito :up:

Comunque vada a finire, due cose rimangono certe: a) non c'era necessità di ricorrere al concordato con 200 milioni in cassa, b) la svalutazione è esagerata e gli azionisti dovrebbero bocciare il bilancio 2012
 
Il 30 Gennaio i creditori voteranno la proposta di concordato. Poi, se tutto va bene, dopo 3-4 mesi ci sarà l'omologa del tribunale. Poi, se tutto andrà ancora bene, si metterà in opera il recovery, ma non è detto che sarà immediato, magari toccherà aspettare ancora. Questa è l'Italia dove la giustizia non funziona, è incivile e barbara, anzi... fa letteralmete schifo! Intanto i soldi il Tribunale se li cucca subito :up:

Comunque vada a finire, due cose rimangono certe: a) non c'era necessità di ricorrere al concordato con 200 milioni in cassa, b) la svalutazione è esagerata e gli azionisti dovrebbero bocciare il bilancio 2012

Quindi si parla di un anno d'attesa...:(
 

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