Onorato Armatori 7,75% 2016-23 (XS1361301457)

Siamo vicini ad una inversione di tendenza. Piu di così non può scendere

Si ma solo in presenza di notizie positive, altrimenti penso che rimarrà in zona fino alla prossima trimestrale, di cattive notizie non dovrebbero essercene per un pò, è stato un continuo da sei mesi a questa parte, indubbiamanete i 50 dovrebbero essere un bel muro.
 
Purtroppo le logiche di cartello sono vietate. Il settore marittimo è da un pò di anni che soffre. Io resto convinto di una discesa del titolo in area 30/40

Certo che ufficialmente sono vietate, spero però che tu non creda veramente che in certe situazioni non si raggiungano degli accordi sottobanco, la libera concorrenza è in molti casi una utopia. Il settore marittimo è da sempre in sofferenza, però da un paio di anni a questa parte si diceva che era in ottima ripresa, causa anche il petrolio basso, del resto io ho comprato anche per questo. Quando il petrolio era sui 30 dollari si diceva che non sarebbe più salito a prezzi alti e che difficilmente sarebbe andato oltre i 50 dollari, causa l'inondazione americana di petrolio da scisto e invece guarda un pò è risalito anche piuttosto rapidamente e rischia di tornare a 100 dollari. Una discesa pesante ulteriore certo è possibile, anche se dubito, se non in presenza di notizie molto negative.
 
Giovedi, 27 Set, 2018 a 14:29

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Infatti l'ASK è a 55,80....

Si, se rimane così probabilmente chiuderà sui 53,50, ben poca cosa rispetto alla chiusura di ieri a 53. Ragazzi non ci esaltiamo per queste sciocchezze, alcuni salti, anche di alcuni punti percentuali capiteranno certamente, non è che può piovere per sempre. Ma una vera inversione l'avremo solo in presenza di buone notizie. Inoltre, ragioniamo, una lenta ma consistente discesa in area 30, senza la presenza di notizie, farebbe il nostro gioco. Lo so che ci stareste male e anch'io a vedere calare la quotazione, ma a questo livello non ci serve a nulla, di certo non vendiamo e almeno io non compro.
 
Cari compagni di viaggio, vi propongo una ipotesi, con delle considerazioni in parte da me già esposte, ma che ho voluto espandere, spero scuserete se in alcuni passaggi risulterò un pò ripetitivo. Sono graditi pareri, vista la mia limitata esperienza, magari il mio ragionamento presenta lacune o vere e proprie castronerie che renderebbero la mia ipotesi irrealizzabile.
La Onorato Armatori, attualmente, ha circa 680 milioni di debito, dei quali 500 senior garantiti ed all'ultimo bilancio circa 200 milioni di cassa, quindi una situazione finanziaria netta di circa 480 milioni. Ora a dar retta a S&P si prevede un EBITDA di non più di 80 milioni (magari) e aggiungo io, a quel punto, una molto probabile perdita di esercizio, magari non elevatissima, ma significativa. Con questi dati, a fine anno, i covenant finanziari salterebbero alla grande e si avrebbe un rapporto debito-netto/EBITDA attorno a 6, quindi oltre il 5,5 consentito, valore massimo già ricontrattato l'anno scorso, tra l'altro oltre il 5 aumenterebbero anche i costi da interessi bancari, quindi sarebbe bene evitare il superamento di tale soglia.
Ora, S&P scrive che senza la vendita di navi la situazione risulterà insostenibile, tutto giusto e condivido ampiamente e direi soluzione scontata, questo in mancanza dell'ingresso di un nuovo socio e se non si vuole andare verso eventi di default.
Ora, qualche settimana addietro, un noto politico sardo, ha svelato un presunto accordo tra la Onorato Armatori ed un non definito fondo giapponese, per la vendita, seguito dal noleggio, di tre dei principali traghetti Tirrenia per un corrispettivo di circa 200 milioni, se fosse vero e si concretizzasse, questo aumento di cassa porterebbe il rapporto sopra indicato a 3,5 che presumibilmente si manterrebbe costante anche il prossimo anno, UE permettendo.
A questo punto bisognerebbe capire cosa vorranno fare di 400 milioni di cassa, dei quali almeno 200 generati dalla vendita di beni oggetto di garanzia per il debito senior e che fino a prova contraria non credo sia possibile utilizzare, se non per ridurre quello stesso debito e non altro. Il Security Agent ci starà pure per un motivo e dovrebbe tutelare le garanzie e i suoi beneficiari.
La mia ipotesi e che si utilizzeranno quei 200 milioni per pagare la prossima rata di debito bancario (50 milioni), cosa già prevista e richiameranno la metà del bond (150 milioni), cosa possibile da febbraio 2019 al valore di 103 e passa. Con 400 milioni in cassa, in teoria, sarebbe possibile anche richiamare l'intero bond, cosa che però ritengo improbabile, vista la necessità di saldare anche la rata bancaria e ciò lascerebbe la cassa con soli 50 milioni (anche meno), chiaramente sto facendo i conti con la cassa della semestrale, la situazione attuale non mi è dato conoscerla. Teniamo presente che il solo bond costa di interessi, ogni anno più di 23 milioni e che se si vendono le navi e le noleggiano questo comporterà dei costi che non sarebbe male compensare, almeno in parte, con minori interessi sul debito.
A quel punto cosa succederebbe, con la forte riduzione del debito, forse il rating ne risentirebbe positivamente, ma soprattutto penso che la quotazione dovrebbe tornare attorno agli 80, dubito oltre nel caso di una call parziale.
Magari mi sto facendo dei viaggi assurdi, però l'ipotesi non mi sembra troppo campata in aria, l'unico vero dubbio e se vorranno ridurre il debito, ottenendo dei risparmi notevoli, oppure tenere tutto in cassa, viste le sfide del prossimo anno e visto che difficilmente la situazione migliorerà, a meno di improbabili grossi cali del petrolio e decisioni favorevoli della UE.
 
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Cari compagni di viaggio, vi propongo una ipotesi, con delle considerazioni in parte da me già esposte, ma che ho voluto espandere, spero scuserete se in alcuni passaggi risulterò un pò ripetitivo. Sono graditi pareri, vista la mia limitata esperienza, magari il mio ragionamento presenta lacune o vere e proprie castronerie che renderebbero la mia ipotesi irrealizzabile.
La Onorato Armatori, attualmente, ha circa 680 milioni di debito, dei quali 500 senior garantiti ed all'ultimo bilancio circa 200 milioni di cassa, quindi una situazione finanziaria netta di circa 480 milioni. Ora a dar retta a S&P si prevede un EBITDA di non più di 80 milioni (magari) e aggiungo io, a quel punto, una molto probabile perdita di esercizio, magari non elevatissima, ma significativa. Con questi dati, a fine anno, i covenant finanziari salterebbero alla grande e si avrebbe un rapporto debito-netto/EBITDA attorno a 6, quindi oltre il 5,5 consentito, valore massimo già ricontrattato l'anno scorso, tra l'altro oltre il 5 aumenterebbero anche i costi da interessi bancari, quindi sarebbe bene evitare il superamento di tale soglia.
Ora, S&P scrive che senza la vendita di navi la situazione risulterà insostenibile, tutto giusto e condivido ampiamente e direi soluzione scontata, questo in mancanza dell'ingresso di un nuovo socio e se non si vuole andare verso eventi di default.
Ora, qualche settimana addietro, un noto politico sardo, ha svelato un presunto accordo tra la Onorato Armatori ed un non definito fondo giapponese, per la vendita, seguito dal noleggio, di tre dei principali traghetti Tirrenia per un corrispettivo di circa 200 milioni, questo aumento di cassa porterebbe il rapporto sopra indicato a 3,5 che presumibilmente si manterrebbe costante anche il prossimo anno, UE permettendo.
A questo punto bisognerebbe capire cosa vorranno fare di 400 milioni di cassa, dei quali almeno 200 generati dalla vendita di beni oggetto di garanzia per il debito senior e che fino a prova contraria non credo sia possibile utilizzare, se non per ridurre quello stesso debito e non altro. Il Security Agent ci starà pure per un motivo e dovrebbe tutelare le garanzie e i suoi beneficiari.
La mia ipotesi e che si utilizzeranno quei 200 milioni per pagare la prossima rata di debito bancario (50 milioni), cosa già prevista e richiameranno la metà del bond (150 milioni), cosa possibile da febbraio 2019 al valore di 103 e passa. Con 400 milioni in cassa, in teoria, sarebbe possibile anche richiamare l'intero bond, cosa che però ritengo improbabile, vista la necessità di saldare anche la rata bancaria e ciò lascerebbe la cassa con soli 50 milioni (anche meno), chiaramente sto facendo i conti con la cassa della semestrale, la situazione attuale non mi è dato conoscerla. Teniamo presente che il solo bond costa di interessi, ogni anno più di 23 milioni e che se si vendono le navi e le noleggiano questo comporterà dei costi che non sarebbe male compensare, almeno in parte, con minori interessi sul debito.
A quel punto cosa succederebbe, con la forte riduzione del debito, forse il rating ne risentirebbe positivamente, ma soprattutto penso che la quotazione dovrebbe tornare attorno agli 80, dubito oltre nel caso di una call parziale.
Magari mi sto facendo dei viaggi assurdi, però l'ipotesi non mi sembra troppo campata in aria, l'unico vero dubbio e se vorranno ridurre il debito, ottenendo dei risparmi notevoli, oppure tenere tutto in cassa, viste le sfide del prossimo anno e visto che difficilmente la situazione migliorerà, a meno di improbabili grossi cali del petrolio e decisioni favorevoli della UE.
a rigor di logica e seguendo il tuo ragionamento (corretto a rigor di logica) se realizzassero la vendita di tre navi con conseguente leasing back l'opzione migliore sarebbe quella di pagare i 50 milioni alle banche, ridurre di almeno 1/3 il debito bond e reinvestire a fronte di nuove sfide commerciali

lo faranno?????
 
a rigor di logica e seguendo il tuo ragionamento (corretto a rigor di logica) se realizzassero la vendita di tre navi con conseguente leasing back l'opzione migliore sarebbe quella di pagare i 50 milioni alle banche, ridurre di almeno 1/3 il debito bond e reinvestire a fronte di nuove sfide commerciali

lo faranno?????

La vendita di navi risulta obbligatoria a meno dell'ingresso di nuovi soci, cosa ne faranno dei soldi è una bella incognita, anche se il mio è il percorso più logico.
Anche se non me ne intendo abbastanza, penso che se ricavano 200 milioni dalla vendita di beni posti a garanzia del debito senior, quei soldi dovranno utilizzarli tutti per ripagare quel debito e non utilizzarli per altro, altrimenti che garanzie ipotecarie sarebbero mai potendole vendere e farci quello che gli pare, anche solo parzialmente, sarebbe un sottrarre le garanzie ai finanziatori e contravvenire al patto obbligazionario.
 
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