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Forumer storico
Alerion neutralizza l'offerta di Erg su Enertad, ma non è detta l'ultima parola
28/06/2006 18.30
Seduta pesante per Enertad a Piazza Affari all'indomani dell'acquisto delle quote di Luigi Agarini da parte di Alerion che lancerà un'offerta residuale a circa 3 euro per azione. Il titolo ha perso l'1,50% a 3,15 euro, dopo essere scivolato nell'intraday fino a 3,09 euro. Il mercato infatti scometteva su una contro mossa, ma a un prezzo più elevato. Non a caso il titolo era salito fino a 3,36 euro incamerando nell'ultimo mese il 13,5%.
Nella tarda serata di ieri il gruppo Alerion (+3,58% a 0,434 euro), guidato dall'ex manager Montedison Giuseppe Garofano, ha rilevato dalla famiglia Agarini il 51% della società attiva nel settore dell'energia da fonti rinnovabili a un prezzo complessivo di 144 milioni di euro. In pratica 3 euro per azione, lo stesso prezzo che Erg (+0,75% a 19 euro) si è detta disposta a pagare nel prospetto dell'opa pubblicato oggi, operazione che si svolgerà dal 6 luglio al 9 agosto prossimi.
Ma 3 euro è anche il valore minimo attribuito ai titoli nella convenzione siglata da Agarini con le banche creditrici che hanno in pegno le sue azioni Enertad. Il prezzo di cessione concordato con Fintad e Tadfin, le due società che fanno capo ad Agarini, sarà quindi corrisposto per oltre il 90% alle banche che hanno in pegno la gran parte della partecipazione. Fintad e Tadfin si sono quindi impegnate a non aderire all'opa annunciata a inizio mese da Erg. L'operazione, che porta la quota di Alerion al 68% di Enertad, è dunque una chiara contromossa tesa a neutralizzare l'offerta di Erg, vincolata al raggiungimento del 51% del capitale.
Naturalmente il raggiungimento del 68% del capitale comporterà l'obbligo per Alerion di lanciare a sua volta un'offerta pubblica d'acquisto totalitaria su Enertad che rimarrà quotata dopo l'opa, il cui prezzo è stato fissato a 3,045 euro per azione. Valore che nasce dalla media tra il prezzo medio di mercato degli ultimi 12 mesi di Enertad pari a 3,090 euro e il prezzo delle azioni di Fintad e Tadfin, acquistate a 3 euro.
"L'intera operazione sarà effettuata da Alerion tramite mezzi propri per 40 milioni di euro e un finanziamento bancario per 300 milioni da parte di Antonveneta. Sta di fatto che "l'accordo trovato con Agarini pone Alerion in una posizione di vantaggio rispetto a Erg, che non ha ottenuto una simile concessione", ha spiegato Gabriele Gambarova, analista di RasBank.
Va ricordato ancora peraltro che le azioni di Agarini sono state date in pegno alle banche a garanzia di debiti per 250 milioni di euro. Di conseguenza spetta alle banche dare il loro assenzo o diniego alla cessione di azioni ad Alerion (un incontro tra Agarini e gli istituti dovrebbe avvenire venerdì). Tutto è quindi condizionato all'autorizzazione delle banche creditrici. A questo punto si attende la risposta di Erg che potrebbe rilanciare o passare la mano.
In caso di rilancio, Alerion sarebbe obbligata a rivedere a sua volta il prezzo. "Riteniamo che Erg possa incrementare l'offerta economica prevista dall'opa", ha ipotizzato l'analista di RasBank. Infatti, "le banche creditrici non potranno essere insensibili a una tale iniziativa, dato che l'offerta a 3 euro avanzata da Alerion non garantisce il ripianamento di tutti i debiti di Luigi Agarini, mentre un'offerta anche marginalmente più alta si tradurrà in minori writeoff di crediti verso l'imprenditore", ha spiegato Gambarova.
Ma se le banche dovessero dare il via libera ad Alerion, "non ci aspettiamo una contro offerta da parte di Erg", hanno detto a Intermonte (outperform su Erg con un target a 25 euro). In alternativa, Erg potrebbe concentrarsi sulle altre operazioni di M&A. "Riteniamo più probabile questa seconda opzione", ha affermato Roberto Ranieri di Caboto che consiglia di comprare (buy) Erg con un target a 26,5 euro.
In generale, però, la notizia è negativa per Erg perchè comporterà un rilancio "se, come crediamo, il gruppo genovese è seriamente determinato ad acquisire gli asset di Enertad", ha concluso Gambarova che su Erg mantiene il rating di underperform (sottoperformerà il mercato, ndr) con un target price a 19 euro. A quale prezzo, allora, il possibile rilancio? Il nuovo business plan di Enertad implica, secondo le stime di Centrosim, un fair value del titolo a 3,3 euro e giustificherebbe pertanto un rilancio da parte di Erg fino a questo livello. Ma il mercato non ci crede fino in fondo.
Francesca Gerosa
28/06/2006 18.30
Seduta pesante per Enertad a Piazza Affari all'indomani dell'acquisto delle quote di Luigi Agarini da parte di Alerion che lancerà un'offerta residuale a circa 3 euro per azione. Il titolo ha perso l'1,50% a 3,15 euro, dopo essere scivolato nell'intraday fino a 3,09 euro. Il mercato infatti scometteva su una contro mossa, ma a un prezzo più elevato. Non a caso il titolo era salito fino a 3,36 euro incamerando nell'ultimo mese il 13,5%.
Nella tarda serata di ieri il gruppo Alerion (+3,58% a 0,434 euro), guidato dall'ex manager Montedison Giuseppe Garofano, ha rilevato dalla famiglia Agarini il 51% della società attiva nel settore dell'energia da fonti rinnovabili a un prezzo complessivo di 144 milioni di euro. In pratica 3 euro per azione, lo stesso prezzo che Erg (+0,75% a 19 euro) si è detta disposta a pagare nel prospetto dell'opa pubblicato oggi, operazione che si svolgerà dal 6 luglio al 9 agosto prossimi.
Ma 3 euro è anche il valore minimo attribuito ai titoli nella convenzione siglata da Agarini con le banche creditrici che hanno in pegno le sue azioni Enertad. Il prezzo di cessione concordato con Fintad e Tadfin, le due società che fanno capo ad Agarini, sarà quindi corrisposto per oltre il 90% alle banche che hanno in pegno la gran parte della partecipazione. Fintad e Tadfin si sono quindi impegnate a non aderire all'opa annunciata a inizio mese da Erg. L'operazione, che porta la quota di Alerion al 68% di Enertad, è dunque una chiara contromossa tesa a neutralizzare l'offerta di Erg, vincolata al raggiungimento del 51% del capitale.
Naturalmente il raggiungimento del 68% del capitale comporterà l'obbligo per Alerion di lanciare a sua volta un'offerta pubblica d'acquisto totalitaria su Enertad che rimarrà quotata dopo l'opa, il cui prezzo è stato fissato a 3,045 euro per azione. Valore che nasce dalla media tra il prezzo medio di mercato degli ultimi 12 mesi di Enertad pari a 3,090 euro e il prezzo delle azioni di Fintad e Tadfin, acquistate a 3 euro.
"L'intera operazione sarà effettuata da Alerion tramite mezzi propri per 40 milioni di euro e un finanziamento bancario per 300 milioni da parte di Antonveneta. Sta di fatto che "l'accordo trovato con Agarini pone Alerion in una posizione di vantaggio rispetto a Erg, che non ha ottenuto una simile concessione", ha spiegato Gabriele Gambarova, analista di RasBank.
Va ricordato ancora peraltro che le azioni di Agarini sono state date in pegno alle banche a garanzia di debiti per 250 milioni di euro. Di conseguenza spetta alle banche dare il loro assenzo o diniego alla cessione di azioni ad Alerion (un incontro tra Agarini e gli istituti dovrebbe avvenire venerdì). Tutto è quindi condizionato all'autorizzazione delle banche creditrici. A questo punto si attende la risposta di Erg che potrebbe rilanciare o passare la mano.
In caso di rilancio, Alerion sarebbe obbligata a rivedere a sua volta il prezzo. "Riteniamo che Erg possa incrementare l'offerta economica prevista dall'opa", ha ipotizzato l'analista di RasBank. Infatti, "le banche creditrici non potranno essere insensibili a una tale iniziativa, dato che l'offerta a 3 euro avanzata da Alerion non garantisce il ripianamento di tutti i debiti di Luigi Agarini, mentre un'offerta anche marginalmente più alta si tradurrà in minori writeoff di crediti verso l'imprenditore", ha spiegato Gambarova.
Ma se le banche dovessero dare il via libera ad Alerion, "non ci aspettiamo una contro offerta da parte di Erg", hanno detto a Intermonte (outperform su Erg con un target a 25 euro). In alternativa, Erg potrebbe concentrarsi sulle altre operazioni di M&A. "Riteniamo più probabile questa seconda opzione", ha affermato Roberto Ranieri di Caboto che consiglia di comprare (buy) Erg con un target a 26,5 euro.
In generale, però, la notizia è negativa per Erg perchè comporterà un rilancio "se, come crediamo, il gruppo genovese è seriamente determinato ad acquisire gli asset di Enertad", ha concluso Gambarova che su Erg mantiene il rating di underperform (sottoperformerà il mercato, ndr) con un target price a 19 euro. A quale prezzo, allora, il possibile rilancio? Il nuovo business plan di Enertad implica, secondo le stime di Centrosim, un fair value del titolo a 3,3 euro e giustificherebbe pertanto un rilancio da parte di Erg fino a questo livello. Ma il mercato non ci crede fino in fondo.
Francesca Gerosa