I.Net (INE) Opa I.Net - Si va allo scontro frontale? (1 Viewer)

epol

Forumer attivo
epol ha scritto:
Su Fineco alla sezione "Operazione Societarie in corso" non c'è nulla.
Oltretutto mi sembra ci sia anche una serie di documenti da produrre...

Giusto, Giuseppe che fine ha fatto?

Le istruzioni sono ora comparse su Fineco, ma sono inesatte.
Si parla infatti di:
Il diritto di recesso potra' essere esercitato mediante invio di una lettera raccomandata (da far pervenire a I.NET S.p.A. entro il 09 Ottobre 2007) contenente:

mentre entro il 09 ottobre deve essere INVIATA la lettera raccomandata.

Inoltre, sul sito di INET (http://www.inet.it/it/content/view/1096/2896/) c'è il form per il recesso in word (e non in pdf come su Fineco).

Che pensate di fare?
 

calmau

Forumer attivo
aspettiamo chi è + esperto di noi: in realtà ho solo un problema
a) se recedo e poi fanno PRIMA DELLA FUSIONE un 'opa volonaria potremo parteciparvi oppure varrà il recesso?
 

epol

Forumer attivo
calmau ha scritto:
aspettiamo chi è + esperto di noi: in realtà ho solo un problema
a) se recedo e poi fanno PRIMA DELLA FUSIONE un 'opa volonaria potremo parteciparvi oppure varrà il recesso?

Da quello che ho capito, se confermi il recesso alla tua banca, le azioni sono bloccate e non poi più fare nulla. Non capisco bene perché pensi a un'OPA volontaria? Io invece non capisco cosa accade a chi non accetta il recesso?
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Sono arrivate le istruzioni per esercitare il diritto di recesso I.Net a 52.75.

Come in altri casi passati, non mi porto dietro le azioni non quotate perché sono invendibili e si rischia di rimanere dentro anche per anni prima di vedere i risultati. Queste cose le possono fare gli istituzionali, che poi hanno a disposizioni anche altre armi per farsi pagare di più (buonuscita personalizzata, posto in CdA, ecc.).

Iniziamo col domandare il certificato alla banca, poi prepariamo il modulo da inviare per il recesso.
La richiesta va inviata ad I.Net entro il 9 ottobre, il certificato (se la banca tardasse) entro il 15 ottobre.

Occorre domandare alla banca una certificazione rilasciata dall’Intermediario la quale attesti:
(a) la titolarità delle azioni in relazione alle quali viene esercitato il diritto di recesso prima dell’apertura dell'assemblea straordinaria che ha deliberato la Fusione (che è avvenuta il 10 settembre 2007);
(b) il permanere della titolarità delle azioni I.NET al momento del rilascio della certificazione;
(c) l’assenza di pegno o di altri vincoli sulle predette azioni.


Come previsto dall’art. 2437-bis, comma 2, cod. civ. e dalle disposizioni regolamentari vigenti, il rilascio della certificazioni da parte dell’Intermediario sarà accompagnato dal blocco delle azioni I.NET oggetto di recesso ad opera dell’Intermediario medesimo. Tale blocco durerà sino al trasferimento delle azioni oggetto di recesso nell’ambito delle procedure di liquidazione di cui all’art. 2437-quater, fermo restando che il socio recedente sarà autorizzato ad esercitare il diritto di voto spettante alle azioni oggetto di recesso sino alla data di efficacia della Fusione.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Alcuni chiarimenti.

Chiedendo il certificato alla banca, le azioni sono bloccate e non vendibili.

Il recesso può chiederlo solo chi possedeva le azioni al 10 settembre.

Se si mantengono le azioni, a breve saranno delistate e si resta con un titolo fuso in BT Italia e non quotato.

Al massimo potrebbero avvenire spazzolate alla fin e alla fine per arrotondare le quote, ma non è detto che accada.
 

dodoale

Conero Trading & C.
giuseppe.d'orta ha scritto:
Alcuni chiarimenti.

Chiedendo il certificato alla banca, le azioni sono bloccate e non vendibili.

Il recesso può chiederlo solo chi possedeva le azioni al 10 settembre.

Se si mantengono le azioni, a breve saranno delistate e si resta con un titolo fuso in BT Italia e non quotato.

Al massimo potrebbero avvenire spazzolate alla fin e alla fine per arrotondare le quote, ma non è detto che accada.

La cosa non è così immediata e semplice, se si recede le azioni vengono bloccate e non si possono vendere ma se entro 60 g. dal giorno di deposito della delibera qualcuno fa ricorso il tutto viene bloccato, rimane in stand-by e la palla passa al tribunale di Milano, potrebbero quindi passare mesi prima che si realizzi il delisting di i.net sempre se il tribunale dia ragione a BT o se BT stessa non si decida a chiudere il tutto con una benedetta opa volontaria....comunque io non recedo, per me significa mettersi la camicia di forza e chissà fra quanto tempo si avrà il cash del recesso, per chi vuole mollare tanto vale vendere sul mercato, ciao.
 

calmau

Forumer attivo
stamattina ho parlato con l'ir di inet che mi ha detto che se non intervengno intoppi le azioni dovrebbero essere pagate alla finedi novembre..in caso di intoppi che sembrano a lui improbabili chiaramente le azioni saranno restituite.......
 

calmau

Forumer attivo
stamattina ho parlato con l'ir di inet che mi ha detto che se non intervengno intoppi le azioni dovrebbero essere pagate alla finedi novembre..in caso di intoppi che sembrano a lui improbabili chiaramente le azioni saranno restituite.......
 

dodoale

Conero Trading & C.
calmau ha scritto:
stamattina ho parlato con l'ir di inet che mi ha detto che se non intervengno intoppi le azioni dovrebbero essere pagate alla finedi novembre..in caso di intoppi che sembrano a lui improbabili chiaramente le azioni saranno restituite.......

le azioni verranno restituite solo nel caso di annullamento della delibera che ha originato il recesso, l'annullamento può avvenire o tramite sentenza del tribunale o tramite la stessa assemblea di i.net.
Nel caso che di ricorso, col capzo che ti ridanno le azioni subito! non so se ti ricordi di quei poverini di recedenti di autostrade che supplizio gli hanno fatto patire...recesso giu 2006 restituite dic 2006 senza cash.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Però il recesso serve per rimanere nella partita ma contemporaneamente avere il prezzo fisso in uscita.

Se arrivassero ricorsi e fossero accolti (vedi le rimostranze di Tamburi su un credito inserito male nel bilancio che porterebbe il valore di bilancio quasi a + 50%) ne beneficerebbero tutti, compreso chi ora esercita il recesso (perché lo ha fatto su una delibera non regolare), ma se non succede niente si ha l'uscita a 52.75 mentre chi resta col titolo in mano può solo sperare che non precipiti prima del delisting.

Chi vuole mollare adesso e non ne vuole sapere più fa bene a vendere sul mercato.
 

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