Il contratto sull’S&P500 mostra infatti un progresso dell’1,2%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che procede in maniera più vigorosa con un rialzo di quasi l’1,7%.
Le prime indicazioni dal fronte macro sono state contrastanti visto che l’indice Empire State Manufacturing si è attestato a -0,55 punti, in netto recupero dai -9,41 dell’ultima lettura e al di sopra delle stime degli analisti che puntavano ad una risalita a -4,75 punti.
A deludere è stato invece l‘aggiornamento sull’inflazione che a giugno ha evidenziato una crescita dello 0,7%, rispetto allo 0,6% atteso, mentre la versione “core” è salita dello 0,2% in confronto allo 0,1% messo in conto dal mercato.
Gli operatori attendono ancora di conoscere il dato relativo alla produzione industriale di giugno che sarà diffuso alle 15.15 ora italiana e per il quale si prevede una variazione negativa dello 0,6%, in recupero rispetto alla flessione dell’1,1% precedente, mentre la capacità di utilizzo degli impianti dovrebbe scendere dal 68,3% al 67,9%.
Alle 16.30 si guarderà ai prezzi del petrolio in vista della diffusione del report sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell’energia statunitense. In serata invece l’attenzione sarà catalizzata dalle minutes del FOMC, ossia dai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve che forniranno ulteriori indicazioni sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce.
Per quanto riguarda invece le novità dal fronte societario, i riflettori saranno puntati su Intel che ieri a mercati chiusi ha presentato una trimestrale migliore delle attese. Per la prima volta