quanto peso dai all'ac (che ci porterebbe senz'altro alle tue date) rispetto all'oi delle opzioni sulle varie scadenze e relativi prezzi?
in parole povere, mi sembra che l'economia monetaria (che tu credo conosca bene) neanche la consideri quandi pigi il tastino.
ma allora che guardi? conti come mila mi ha insegnato (credo anche a te, forse sbaglio) o scommetti sui volumi dell'oi?
ehhhh bella domanda
il discorso è abbastanza articolato, perché l'aspetto psicologico è importantissimo e da non sottovalutare
dall'aspetto psicologico, almeno x me, dipendono sia la gestione del trade (il money management, quando entrare e quando uscire in sostanza -> la disciplina, cosa che non ho assolutamente) sia l'attitudine a farsi un'opinione del mercato, a fare previsioni, cosa che da qualche mese a questa parte sto cercando di abbandonare, ma non ne sono del tutto "epurato"
nessun metodo è giusto o sbagliato a priori, purché lo si sappia gestire.
Il problema però dell'analisi ciclica (o dell'analisi tecnica) è che se tu metti 10 ciclisti in una stanza, ognuno di loro avrà una versione diversa, chi farà partire un movimento da un minimo, chi da un altro, chi ti dirà che due candele così danno origine a una salita, chi ti dirà "no si invalida perché", per non parlare poi dei fantomatici strumenti colorati di cui ci riempiono le piattaforme.. fibonacci e cose simili.. insomma... ipotesi, che vengono validate solo a posteriori, e più è lungo o confuso il time frame, più hai possibilità di errore.
La borsa è un gioco di probabilità, nient'altro. Facendo previsioni, si cerca di vedere ciò che si vuol vedere, e non ciò che accade.
L'osservazione degli oi e di quanto accade sul mercato delle opzioni e dei futures non è opinabile, sono dati relativi a contratti realmente scambiati, e quindi le ipotesi che si possono fare, a meno di interpretazioni non corrette, sono univoche, per tutti
tieni presente che gli istituzionali, quelli che movimentano il mercato, i pdn, le mani forti o come vuoi, sono anche market makers. Quelli che portano a spasso il mercato, sono anche quelli che decidono quanto prezzare le opzioni. Ad esempio il fatto di vedere a fine giornata che le call rispetto alle put sono state prezzate molto di più in un giorno che la borsa fa -6%, significa che è atteso un rimbalzo consistente, e il market maker se lo fa pagare. Questo è indubbio, e quindi è dalla lettura di questi movimenti, della vola, degli strike coinvolti, dell'oi eccetera, che si può costruire un modo di fare trading meno opinabile e con le probabilità dalla propria parte.
Va da sè che chi si astiene da fare previsioni, legge i movimenti delle mani forti e ha una disciplina rigorosa, è vincente. Tutti gli altri, ovvero il 95% di quelli che leggi, lossano, in questo momento me compreso.
Da questo, se ne deduce che il peso da dare all'analisi tecnica, PER ME, è il 5%, il 95% è altro.