Tutto aiuta, anche l'analisi ciclica, però è un peccato limitare le proprie conoscenza alla sola analisi ciclica, a gann, a elliot ed all'at in generale senza poi capire i meccanismi del perchè si verificano determinate "onde". Perchè certi livelli di supporto o resistenza sono così importanti e cosa succede nel momento della loro rottura. Cosa innesca un'accelerazione od un poderoso ritracciamento. Perchè in certe fasi è necessario, per avere le probabilità a favore, tradare controtrend ed in altre invece in trend. Che ruolo ha la volatilità degli indici relativamente a quella prezzata dalle opzioni. Secondo me è molto limitativo leggere tutto solo ed esclusivamente come ciclico, c'è ben altro dietro, non fermarsi alle apparenze e solo a ciò che fitta od ha fittato bene per un certo periodo di tempo, sennò la fine che ci aspetta è quella del tacchino.
Potevamo saper al 23 marzo che crollasse l'indice?
No. Per quanto ne so io.
Ma non dovevamo più essere a rialzo sul ciclo intermedio
Chiedo scusa per aver buttato aria al vento, vedo che non c'è la minima curiosità ad approfondire. Non entrerò più nel merito della questione.
Già, potevamo supporre qualcosa? Prova a domandarlo ad Umberto cosa stava succedendo "dietro le quinte" del mercato in quel periodo, credo che se lo ricordi perfettamente e se vuoi può riverificartelo visto che dietro c'è uno storico di tutto rispetto. Di certo i movimenti che stavano facendo non avevano nulla di ciclico, non puntavano nè alla chiusura di un t+1 nè alla partenza di un intermedio ma stavano semplicemente entrando pesantemente in hedging perchè loro, i pdn, usano difendere così le posizioni a mercato qualunque sia la direzione che prende il mercato.
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