Buongiorno a tutti.
Nella vita a volte ci troviamo in difficioltà nel rapportarci con le persone. Non siamo in grado di capirne il comportamento o di decidere quale a nostra volta tenere.
Così nella borsa così nella vita.
Non sappiamo con certezza dove quella persona che ora ci sta parlando vuole portarci. Così nella borsa non sappiamo con certezza dove andrà il book. Poiché la borsa è il regno del tempo, e la velocità una sua espressione relata ai prezzi, non lo sappiamo nemmeno per i prossimi cinque minuti.
Or dunque, in borsa adottiamo delle tecniche per cercare di capire l'andamento futuro leggendo l'andamento passato. Così con le opzioni guardiamo alla volatilità put call di ieri per leggere l'andamento probabile di oggi.
E nella vita?
Tralasciamo per il momento guru e santoni. Alcuni sicuramente sono eccezionali. Ma sono rari. Qui la possibilità di entrare controtrend e prendersi una bella legnata è alta.
Che fare allora?
Cerchiamo qualcosa di più utilizzabile.
La filosofia etica e\o morale?
provateci...auguri
Un bel corso di teologia?
che facciamo, rimettiamo in voga i manuali dei confessori?
Potrebbe essere. Ma chi ci assicura che il periodo oscurantista che val dal 1.300 al 1.700\800 circa non sia frutto di quella impostazione? Nessuno.
Comunque come linea guida potrebbe anche essere.
Cerchiamo una etica laica? Che so, quella di Edgard Moren e la sua epistemologia? Gregory Batason per una ecologia della mente? Sukodosky?
Potrebbe essere.
Ma abbiamo bisogno di qualcosa di più semplice.
Il suggerimento potrebbe trovarsi nei quarantasei voti ausiliari.
Sostanzialmente si è visto che nel rapporto sociale e nel rapporto con sé stessi vi sono degli atteggiamenti della mente che possono essere divisi in negativi e positivi: l'ottica è semplicemente quella dello stare bene. Del provare felicità nella vita. Con sé stessi e in relazione.
Facendola breve possiamo individuare delle aree che racchiudano i comportamenti umani: generosità, saggezza, pazienza, considerazione di chi ci sta accanto e via dicendo.
Prendiamone qualcuno:
cercare di evitare di:
- tradurre in azioni egoistiche pensieri di desiderio per ottenere possedimenti materiali o una buona reputazione;
- non rispondere a domande poste con sincerità ed alle quali siamo in grado di rispondere
- accettare cose ottenute da noi stessi o da altri con uno dei qualsiasi dei mezzi scorretti per procurarsi da vivere, quali l'adulazione, l'insinuazione, la corruzione, la coercizione o l'inganno
- essere distratti a causa di, ed avere un forte attaccamento per i divertimenti; o, senza alcun motivo salutare, spingere altri ad unirsi a noi in attività di distrazione
- non abbandonare azioni negative che ci procurano una cattiva reputazione
- ricambiare insulti, odio, percosse o critiche con insulti i simili
- trascurare coloro che sono in collera con noi, non cercando di placare la loro rabbia
- rifiutarsi di accettare delle scuse
- tradurre in azioni pensieri di collera
- sprecare il proprio tempo parlando a vanvera e scherzando, spinti dall'attaccamento
- lodare sé stessi e schernire gli altri, spinti da orgoglio
sono alcuni esempi di cosa posso cercare nel comportamento mio e di chi mi sta accanto.
Troppo pretenziosi? Forse.
Consideriamo che queste parole provengono da un tempo molto lontano. Veramente tanto lontano.
Ma chi non ci legge il presente attuale?
Che forse se dico "politico" quei comportamenti non li abbiamo riscontrati in chi ci ha governato nel recente passato e in chi vuole governarci domani?
E' un suggerimento che può portare ad una utile discussione.
L'alternativa?
Imparare a memoria il programma di Prodi per le elezioni, se non ricordo male, del 2006. L'ultimo governo Prodi. Tutto ovviamente.
La cosa più imortante xò è l'autonalisi che possiamo fare sul nostro agire e pensare:
- quando compiamo un pensiero o un'azione come la cosideriamo? Se fosse negativa siamo in grado di
- abbandonare il pensiero di compierla ancora?
- di non gioirne e non provare soddisfazione per averla fatta?
- e di avere vergogna o considerazione a riguardo a ciò che si è fatto?
esiste un comportamento che viene definito "quarto Dharma nero" (roba assai brutta dal nome sembra essere
):
- non agire con pura motivazione altruistica, ma con simulazione e disonestà...
Ecco, il politico di oggi (
e, passatemelo includendo
me stesso,
il suo elettore) è tutto in questo comportamente giustamente definito "nero".
Sopra una cartina di tornasole per accorgerne in tempo.
Ce ne son altre di cartine, ma con i soldi si fa presto a "far finta di".
La proposta è questa: fare un osservatorio dell'azione politica dei governanti rapportata ad un comportamento approvato da tutti.
Questo per Dark che potrebbe proporlo al MCS.
Si Dark, persone in grado di portarci fuori non ne vedo. Ma sinceramente ce ne sono state poche in tutte le epoche.
A mio avviso una sicura e certa: Ghandi.
Perché? Per il suo sguardo: un fiero uomo convinto di essere al servizio degli altri per portare il massimo benefici a tutti (inglesi compresi).
Il fiero umile!