Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 1

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mi trovavo con uno short day che ha fatto si il max, ma che mi chiude basso, il giorno dopo sul buy day mi apre sotto il minimo del giorno prima e mi chiude sotto l'apertura.
Il taylor comincia a scivolare a ribasso.
Il 07 dic, il giorno dell'sucita, apriamo sotto il minimo del buy day.
Certo non so se mi fa variante 4, ma non vado a target. In chiusura recuperiamo bene, ma non sono andato a target.
Non posso dire con certezza che quello è giorno di minimo.
E sono andato alle 14:00 sotto la tl rossa.
Alle 14:00 del 07 dic, cosa ho in mano per dire che il ribasso è finito?
Niente.
E li sarei uscito sui 15.600.
E dunque avrei comunque portato a casa la pagnotta.
 
Lo avevamo già visto con De santillana, quando si parlava di destino in contrapposizione al fato.
Esiodo, nel suo linguaggio arcaico, dice che "tutti gli dei sono stati generati dal Caos originario".
Platone considera il Chaos come sinonimo di mescolanza, magma, disordine. E gli contrappone il Kosmos: l'insieme delle cose che è uscito dal disordine del Chaos.
Cosa dunque è il caos?
 
E' innanzitutto l'immensità dello spazio originario, l'apertura immensa, cioè non misurabile e illimitata.
Tutti gli dei e tutti mondi si generano al suo interno.
Il chaos è la dimensione più ampia che l'uomo possa pensare.
E' in contrapposizione al Tutto. Ovvero il motivo in base al quale possiamo escludere che una cosa si trovi dentro al caos.
 
Oggi viviamo nella frammentarierà del sapere. Nella suddivisione del tempo. Nello smembramento dell'esistenza umana. Nella sua alienazione.
E non rilflettiamo su cosa sia il Tutto.
 
Ci occupiamo di ambiti troppo particolari. Le stesse relazioni umane sono fatte a pezzi. La coppia fondamentale non resiste alla pressione della schizzofrenia della società imperante.
Eppure l'ambiante fisico sociale, il lavoro gli svaghi gli affetti il mondo religioso e spirituale il nostro corpo la successione del piacere e del dolore
 
si trovano in una unica regione, costituita appunto dalla totalità delle cose: essa contiene il passato e il futuro, le cose visibile e invisibili, corporee e incorporee, il mondo umano e quello divino, le cose reali e possibili, i sogni e le fantasie, le illusioni e la veglia, il contatto con la realtà e le delusioni...ogni nostra speranza
 
con la nascita dela filosofia l'uomo è riuscito a rivolgersi al Tutto. Ovvero a percorrere l'estremo confine oltre il quale non esiste "niente" e riuscire a scorgere il raccogliersi insieme delle cose più differenti e più antitetiche: il loro raccogliersi in una "unità".
[Emanuele Severino. Filosofia 1. Ed. Sansoni 1991. Vedi anche: La filosofia antica. Rizzoli 1984]
 
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