No, non fai così.
La prima cosa che provi, la prima percezione, il primo pensiero è di diversità.
Lui non è me. E non lo è perché non è di colore bianco.
Su questa divisione poi la tua mente ci sale sopra.
Se sei contro l'immigrazione provi anche un moto di repulsione. Di rabbia. Ti vengono in mente gli articoli di giornale di televisione i furti gli omicidi lo spaccio della droga i discorsi dei politici a fine elettorali quanto hai ascoltato al bar sport quanto ti ha detto tua moglie mentre dormivi... e passi all'azione e puoi anche arrivare ad aggredirlo, ad offenderlo a picchiarlo.
E pensa che forse la persona che hai davanti è quella che ieri ha salvato un cagnolino in pericolo di vita e aiutato un'anziana donna bianca (tua sorella, se fa così dici...bravo) che era caduta uscendo dal supermercato. Puoi aver ferito un essere umano che invero è il più mite di questo mondo ma che il colore della sua pelle ti ha portato a giudicare in base al tuo passato ideale ergo del pensiero.
Se invece sei una persona impegnata nel sociale puoi provare un moto di simpatia. E ti vengono in mente tutti i soprusi che gli immigrati subiscono. Pensi alle persone che hanno meno, a come vivono a cosa devono andare in contro ogni giorno. E così la tua mente recupera tutti gli articoli di giornale i servizi televisivi dove le persone di colore hanno subito tori. Pensi ai film di denuncia. Pensi ai bei discorsi dei politici, fatti sempre per i voti ovviamente. E provi un moto di empatia. Non dico che vorresti abbracciarlo ma tutto questo diventa uno sguardo di condivisione un sorriso un cenno un rispetto per quella persona di colore.
In ogni modo tu hai percepito divisione, pollo!