Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 1 (5 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Mila

Mila
Come ci si sente quando siamo in collera? Cerchiamo di recuperare le sensazioni che ci pervadono nei momenti di collera. Riflettiamo su questo punto.
E chiediamoci: ma la mente umana è della natura della rabbia? Siamo noi "esseri rabbiosi e collerici"? Se si, ci piacerebbe che qualcuno ci definisse "sei un cane rabbioso"?
Guardiamo allora alla sequenza che si mette in atto ogni qual volta ricevo un torto (ovvero praticamente ogni giorno, a intensità variabile)
 

Mila

Mila
1. Ricevo un torto; subisco un attacco; succede qualcosa che non mi piace
2. reagisco con avversione, collera e rabbia
3. rendersene conto subito e bloccare
4. cercare di avere pazienza, come prima risposta
5. analizzare perché ho subito questa collera; perché ho risposto così
6. nell’analizzare cercare di espandere lo spazio\scudo della pazienza
7. nell’analizzare la situazione iniziare ad applicare gli antidoti, di cui la pazienza è il primo. Poi, sempre nell’analisi, pensare che quella persona prima era da me accettata; o che ad altri risulta simpatica. Ovvero che non è della natura che mi ha fatto arrabbiare
8. Pensare che un nemico diventerà un amico e viceversa
9. Trasformare la Collera in Pazienza prima e in Amore poi
 

Mila

Mila
Il punto 7 è abbastanza sconvolgente. Ce la prendiamo anche con chi mettiamo al centro della nostra vita. Un giorno l'amiamo, il giorno dopo lo distruggiamo xè non ha comprato il latte.
Ma siamo veramente così instabili?
 

Mila

Mila
E quante volte poi cerchiamo di convincere gli altri che quella persona che abbiamo attaccato è veramente ignobile e merita il pubblico ludibrio.
Eppure ai nostri occhi è cattiva, ma agli occhi degli altri potrebbe anche non esserlo.
E' dunque chi mi ha fatto arrabbiare è o non è in torto (cattivo) visto che non sempre è della natura che mi ha fatto arrabbiare.
Se recuperiamo questi ragionamenti nell'attimo della collera la mente ha uno STOP immediato: "attento che se continui su questa strada la tua rabbia non trova più l'oggetto a cui attaccarsi e fai la figura del fesso\collerico, vuoi proprio questo?"
 

Mila

Mila
Sapete cosa facciamo in ogni momento della nostra vita? Giudichiamo!
Sempre dovunque con chiunque. Soprattutto in borsa.
Facciamo un esempio comune: la barba in uomo
 

Mila

Mila
1. Una persona con la barba. Un monaco per esempio
2. Giudizio: non va bene. Non è un bravo monaco
3. Perché? Perché io so che non va bene e quindi in questo modo io mi sento meglio, migliore di lui. Io so, lui no quindi io sposso giudicare = INVIDIA
4. Chiedersi:
- E’ proprio così.
- E se invece stava male per cui non ha potuto farsela?
- E’ sempre con la barba lunga?
- E se avesse delle realizzazioni?
- Chi dice che sia giusto tagliarsi la barba?
- Questo giudizio non mi allontanerà da lui?
- Cosa ottengo con questo giudizio?
5. Soluzione: è un chiacchiericcio inutile della mente. La chiacchiera è tale quando è senza scopo, senza finalità. Quando si parla non per la Verità o per essere utili agli altri.
6. E’ una perdita di tempo. Si consuma il tempo.
 
Ultima modifica:

Mila

Mila
sostituiamo all'oggetto barba\monaco qualsiasi altra cosa è il risultato è il medesimo.
Molto interessante queste due domande:

- se io lo giudico mi allontanerò da lui\lei?

figurati...cosa posso mai sperare quando dico a mia moglie che quel taglio di capelli ultima moda costato tantissimo fa proprio schifo? Che mi salti al collo e mi riempia di baci?
O quando vedo l'amico inciampare e finire steso per terra cosa posso mai sperare se mi metto a ridere e gli do dell'imbecille, che mi porti in pasticceria e mi offra un caffé con torta?
Ogni giudizio comporta una conseguenza.
 

Mila

Mila
Noi ci sentiamo liberi di giudicare, ma poi ci dimentichiamo delle possibili conseguenze e così diciamo alla moglie\amico "eh come sei permalosa".
Ecco, la colpa non è nostra, ma sua. Del resto è lei che ha scelto quel taglio. E' lui che è inciampato (come se noi non inciampassimo mai). Se loro non avessero fatto quelle scelte noi non avremo espresso quei giudizi.
E quindi ci assolviamo.
Ora e per sempre.
Ahahahah.
 

Mila

Mila
L'altra è proprio quello appena descritto:

- cosa ottengo con quel giudizio?

Di solito otteniamo che noi ci siamo sfogati e che l'altro si è o depresso o incazzato ancora di più.
Molti mi dicono: "sono una persona schietta e diretta perché dico sempre quello che penso"
 

Mila

Mila
Ovvero diventa una virtù dire quello che si pensa.
Peccato che il pensiero non sia mai completo fino in fondo e non arrivi a considerare anche le conseguenze che comporterà: che prima o poi gli eventi si ritorceranno contro colui che lo ha espresso.
Il quale non capirà il perché di tale ritorsione e se la prenderà con l'esterno convincendosi ancora di più che lui è nel giusto (dice sempre quello che pensa e non si nasconde dietro il silenzio) e che gli altri non lo apprezzano e non meritano la sua compagnia.
Ovvero il risultato sarà = l'isolamento
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto